Assicurazioni

Tutto quello che c’è da sapere sull’assicurazione degli scooter elettrici per disabili

Scopri perché per questi mezzi atipici non è necessario stipulare una polizza.

Lo scooter elettrico per disabili rappresenta una grande comodità per tutte quelle persone che hanno una mobilità ridotta e con questo mezzo riacquistano l’indipendenza di muoversi per fare la spesa, sbrigare delle commissioni o semplicemente fare una passeggiata all’aperto.

Per circolare con la massima sicurezza, alcuni disabili in possesso di scooter elettrico hanno provato a stipulare una polizza assicurativa, ma senza riuscirci. La normativa sugli scooter per disabili è molto lacunosa quindi proviamo a fare chiarezza per capire come procedere.


Niente assicurazione per gli scooter elettrici per disabili

I mezzi elettrici usati da anziani e disabili non possono essere assicurati, sebbene li vediamo spesso circolare anche in strada, vicino alle macchine. La ragione per cui non sono previste polizze per questi veicoli è che non hanno targa e neppure libretto di circolazione.

In mancanza di questi due elementi, nessuna assicurazione è in grado di stipulare una polizza con il proprietario del mezzo, neanche una polizza ridotta. Sebbene si tratti di veicoli piuttosto lenti, con una velocità massima che non raggiunge i 20 km/h, sono comunque muniti di motore ed esiste comunque un rischio legato alla loro circolazione.

Quelle persone che hanno chiesto di assicurare il proprio mezzo, hanno infatti ricevuto una risposta negativa e hanno dovuto desistere. Qualche disabile ha trovato una soluzione creativa e ha deciso di assicurare la propria persona, ma per lo scooter elettrico non esiste alcuna copertura assicurativa.

Se ci pensiamo bene, neanche una bicicletta elettrica o dotata di pedalata assistita può essere assicurata, eppure ha caratteristiche simili allo scooter a batteria per disabili e, sebbene sia munita di pedali, si tratta pur sempre di un mezzo a motore che circola regolarmente in strada.

Lo scooter elettrico per anziani e disabili è un veicolo oppure no?

Per sbrogliare questa matassa, proviamo a capire cosa prevede la legge in proposito, anche se i riferimenti normativi non sono molti. L’art. 46 del Codice della Strada è stato modificato dalla legge 120/2010 per fare chiarezza sulla definizione di veicolo.

Si parla di veicolo tutte le volte che si tratti di una macchina che circola in strada ed è guidata dall’uomo. Sulla base di questa definizione, anche gli scooter per disabili dotati di motore elettrico dovrebbero rientrare in questa categoria, ma non è così.

L’art. 46 precisa infatti che le macchine utilizzate da invalidi non sono considerati dei veicoli, neanche se dotate di motore. Se non si tratta di veicolo, allora cosa sono? Per rispondere a questa domanda, facciamo ricorso alla stessa norma, secondo cui questi mezzi rappresentano solo degli ausili per disabili di carattere medico e quindi rientrano nel raggio d’azione della direttiva europea 93/42.

Le caratteristiche delle carrozzine elettriche per persone con difficoltà motorie

Ora che abbiamo chiarito che non si tratta di veicoli propriamente detti, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche di questi mezzi, a partire dal motore. Gli scooter per anziani e disabili hanno un motore elettrico che sviluppa una potenza nominale massima di 3.000 W, anche se in media il motore è molto meno potente.

La mobilità elettrica è resa possibile da batterie di lunga durata che assicurano una discreta autonomia. A bordo di questi veicoli atipici su ruote non mancano neanche le moderne tecnologie e gli accorgimenti che li rendono molto pratici, come ad esempio una sedia comoda e il bagagliaio, comodissimo per fare una piccola spesa ed essere indipendenti durante gli acquisti.

Qualche modello è pieghevole e smontabile, così da poterlo riporre o trasportare con facilità, per superare all’occorrenza delle barriere architettoniche o anche in autobus. Anche il funzionamento è progettato con particolare attenzione alla praticità: il controllo delle funzionalità si trova proprio accanto o sul manubrio, mentre la persona è comodamente seduta sul sedile regolabile. Pure la sicurezza degli spostamenti non è lasciata al caso, visto che lo scooter è dotato di luci.

Dove possono circolare i veicoli elettrici per disabili

Visto che è privo di assicurazione e non si tratta propriamente di veicolo, dove può circolare lo scooter o la carrozzina elettrica per disabili? Per chiarire questo dubbio facciamo ancora una volta ricorso al Codice della Strada e in particolare all’art. 190.

La disposizione stabilisce che le macchine munite di motore usate da bambini o disabili, hanno libero accesso solo alle aree riservate ai pedoni. Quindi rimangono escluse le strade, a meno che il marciapiedi sia assente, e le piste ciclabili.

Le aree in cui si può guidare il motorino per disabili sono quindi le banchine, i marciapiedi, i viali e tutte le altre aree pedonali. La carreggiata si può sfruttare solo nel caso in cui manchi la banchina oppure questa sia impraticabile, ma in questi casi si devono seguire specifici accorgimenti.

In particolare lo scooter con alimentazione elettrica può muoversi al margine della carreggiata e nel senso opposto a quello di marcia, in modo tale da essere visibile frontalmente per tutti gli automobilisti.

Solo nelle strade extraurbane che abbiano un unico senso di marcia, si deve viaggiare nello stesso senso di marcia delle auto. In ogni caso questi veicoli non devono mai intralciare il traffico e fare attenzione che la strada non abbia un’eccessiva pendenza.

Le spese da affrontare per gli scooter per anziani e disabili

Per l’acquisto dello scooter elettrico per portatori di handicap, sono previste delle agevolazioni e in qualche caso il mezzo è fornito dal Servizio Sanitario Nazionale, che ne cede la proprietà oppure lo mette a disposizione in comodato d’uso.

Le detrazioni fiscali e l’iva agevolata contribuiscono a creare le condizioni ideali all’acquisto, ma per accedere a questi contributi statali è previsto l’obbligo di presentare alcuni documenti:

  • Il certificato d’invalidità;
  • La tessera sanitaria o il codice fiscale;
  • Un documento d’identità;
  • Un’apposita autorizzazione rilasciata dai medici.

L’acquisto diventa ancora più conveniente quando si inserisce nella dichiarazione dei redditi per accedere alle detrazioni, come per l’acquisto di un montascale. Visto che le spese mediche sono una voce che incide parecchio sul bilancio familiare, è sempre una buona idea cogliere queste opportunità.

La scelta dello scooter elettrico è molto ampia e i fattori da valutare sono diversi, come i kg, la larghezza, la portata massima e la strada massima che si può percorrere.

Le spese di manutenzione dello scooter per disabili non sono molto alte. Bisogna ricordarsi di controllare periodicamente l’efficienza degli pneumatici, del freno e della batteria, così che la ricarica sia sempre rapida e i tempi di percorrenza adeguati alle specifiche tecniche del mezzo. In ogni caso i servizi di assistenza e i ricambi sono abbastanza economici.

Possedere un motorino per anziani e disabili non richiede neanche particolari adempimenti burocratici o spese. Non serve la patente di guida, non si paga il bollo e, come abbiamo visto, neppure il premio assicurativo. Non bisogna preoccuparsi della classe di merito come per i ciclomotori e non si paga alcuna tassa al Ministero dei Trasporti.

 

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