New mobility

Colonnine di ricarica ecologica nei condomini

Come diffondere il fenomeno dell’elettrico? La risposta più immediata è: aumentando in maniera esponenziale il numero di colonnine per la ricarica. La rivoluzione delle auto elettriche passa soprattutto attraverso il decreto legislativo del 16 dicembre 2016 e si muove giusto in questa direzione. Presto infatti saranno presenti colonnine per la ricarica elettrica anche nei condomini e negli uffici.

L’Italia si adegua agli standard europei

Le statistiche parlano chiaro: nel 2016 il dato sulle immatricolazioni di veicoli elettrici in Italia è rimasto bloccato allo 0,1%, perciò anche e soprattutto per allinearsi ad alcune direttive europee per la riduzione delle emissioni di CO2, si è pensato di correre ai ripari incentivando l’acquisto delle auto elettriche. Entro il 2020 il numero di colonnine di ricarica dovrà essere adeguato a quello delle auto in circolazione. È l’Europa a chiederlo a gran voce e l’Italia non potrà derogare, scegliendo di non allinearsi agli standard degli altri paesi dell’Unione.

Colonnine obbligatorie nei nuovi edifici

La novità più interessante del decreto riguarda l’installazione delle colonnine di ricarica negli edifici di nuova costruzione che dispongono di almeno dieci unità abitative. Le prese di ricarica dovranno essere installate anche negli stabili ad uso non residenziale con una superficie maggiore di 500 metri quadrati. Quindi presto troveremo le colonnine anche nei condomini e nei parcheggi degli uffici.

Anche le nuove stazioni di servizio e quelle interamente ristrutturate dovranno essere dotate di colonnine elettriche di almeno 22kW. Non ci saranno più alibi per evitare l’acquisto di un veicolo elettrico, perché trovare delle prese per la ricarica diventerà molto più semplice.

Comprare un’auto che produce zero emissioni sarà ancora più vantaggioso. Alle agevolazioni che riguardano il bollo, i parcheggi e le zone a traffico limitato, si sommerà anche una maggiore diffusione. Se si pensa che i veicoli elettrici hanno un’autonomia di almeno 200Km, il vecchio rischio di rimanere a piedi diventa sempre più remoto.

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