New mobility

Si apre l’era del V2G: scopriamo insieme la tecnologia vehicle-to-grid delle auto elettriche del futuro

Le auto elettriche che conosciamo oggi sono ormai un modello superato. Enel Energia ha messo a punto la nuova tecnologia Vehicle to Grid, che permette alle auto non solo di immagazzinare energia, ma anche di produrla per poi immetterla nella rete elettrica.

I benefici della tecnologia V2G sono diversi: ci guadagna l’ambiente, perché il V2G incentiva l’uso di energia rinnovabile, il sistema elettrico diventa più stabile e migliora le sue prestazioni e il proprietario dell’auto ottiene un ritorno economico.

V2G: l’auto elettrica si trasforma in una batteria su ruote

Enel Energia ha ideato un nuovo concetto di auto elettrica, che di fatto si trasforma in una batteria su ruote e interagisce con la rete elettrica. Attraverso delle speciali infrastrutture di ricarica, l’auto può immagazzinare energia e restituire quella in eccesso. Questo è possibile grazie alla gestione bidirezionale della carica, che è il vero punto di forza della nuova tecnologia.

Quando le e-car sono ferme, immettono l’energia accumulata nella rete elettrica, che diventa più stabile e performante. La tecnologia V2G favorirà l’utilizzo di energia pulita e a trarne giovamento non sarà solo l’ambiente, ma anche la rete elettrica e gli stessi proprietari delle automobili che immettono energia nel sistema.

Il sistema Vehicle to Grid in Europa e in Italia

L’iniziativa di Enel è stata lanciata per la prima volta nel 2016 in Danimarca, per poi abbracciare anche Regno Unito, Francia e Germania. Anche in Italia è stato avviato un progetto pilota in collaborazione con Nissan Italia e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (IIT). Nissan ha fornito due automobili aziendali all’IIT, dove sono state installate delle colonnine di ricarica V2G.

Mentre nel resto d’Europa la tecnologia V2G ha trovato terreno fertile, in Italia la legge non permette alle auto di generare energia e scambiarla con la rete elettrica. Al momento le stazioni di ricarica italiane funzionano solo in modo unidirezionale, ma se il sistema dovesse risultare fattibile, non è escluso che la normativa possa cambiare.

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