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Spectacles, gli occhiali di Snapchat ora anche da vista

Snapchat lancia sul mercato gli Spectacles, occhiali con connessione wireless e fotocamera incorporata, non più da sole ma questa volta in versione da vista. E’ un altro passo in avanti delle tecnologie indossabili (wearables) nella direzione di dispositivi pienamente personalizzati sull’utente.

Un po’ di storia

In principio c’erano i Google Glass. Correva il 2014 quando il colosso di Mountain View annunciò l’arrivo dei Glass: occhiali super-potenti che promettevano di portare sulle proprie lenti email, mappe, Youtube e molto altro. Da allora questo oggetto tecnologico molto sofisticato sembra aver smarrito totalmente il proprio charme e ora, soprattutto al di fuori del settore si parla molto poco degli occhiali di Google.

Poi ci ha provato Snapchat. La nota società, leader insieme a Whatsapp nel settore della messaggistica instantanea, lo scorso settembre ha lanciato un modello di occhiali da sole con connessione senza fili, un accessorio che sembra disegnato per i teenager. E oggi, a distanza di pochi mesi Snapchat ha annunciato l’uscita degli Spectacles graduati, un ottimo sostituto ai classici occhiali da vista per chi non può fare a meno di indossarli. Questa scelta di estendere l’utilizzo degli occhiali hi-tech anche a chi è costretto a indossare gli occhiali tutti i giorni conferma che l’interesse per questo segmento di mercato è ancora molto forte e che nei prossimi anni ci si può aspettare una nuova generazione di occhiali intelligenti pronta a investire il mercato.

Spectacles, cosa possono fare?

A differenza di Google Glass, Spectacles è un modello di occhiali di tendenza, con funzionalità ridotte all’osso: gli occhiali di Snapchat hanno la sola funzione di registrare e condividere video direttamente sulla piattaforma proprietaria di Snapchat, servizio famoso per la possibilità di cancellare automaticamente e dopo pochi secondi i messaggi e i file multimediali scambiati via smartphone.

Spectacles quindi scommette su un principio: a mani libere è più facile partecipare all’azione e chi li indossa può girare un video senza dover tenere impegnate le mani, da un punto di vista completamente in soggettiva, senza molto spazio tra l’occhio e il sensore della fotocamera che deve registrare. Gli occhiali si confermano così un oggetto di design, colorati e sgargianti molto più dei quasi invisibili Google Glass e soprattutto si propongono unicamente come un punto di accesso e di fruizione per la piattaforma di chat. Avranno più fortuna dei Google Glass?

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