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Viaggiare con la realtà aumentata: ecco Oculus Rift

E’ il 1999 e nelle sale cinematografiche viene proiettato per la prima volta Matrix, il capolavoro di Larry e Andy Wachowski su un universo virtuale in grado di sostituirsi quasi totalmente al nostro mondo reale, attraverso macchine sofisticate capaci di trasmettere impulsi a livello neuronale.
Matrix è ormai storia del cinema, la scienza compie progressi ogni anno e ciò che allora sembrava pura fantascienza, si è concretizzato nel frattempo in decine e decine di progetti finalizzati alla creazione di forme diverse di realtà aumentata. Oculus Rift è ad oggi il più importante risultato raggiunto in questo campo.

L’esperienza garantita da Oculus Rift

Oculus Rift è un sistema di realtà virtuale in grado di catapultarti direttamente all’interno di molteplici scenari sensoriali, facendoti vivere esperienze uniche.
Si tratta di una sorta di visore a forma di maschera che, come dimensioni, ricorda quelle utilizzate per le immersioni subacquee con la differenza di non essere trasparente. All’interno della maschera sono installati degli schermi Oled (schermi di ultima generazione che possono essere piegati) e due lenti d’ingrandimento, funzionali a isolare dal mondo esterno colui che indossa il visore.
Questo sistema ottico combina le due immagini recepite dagli occhi e restituisce al proprio cervello la sensazione di essere immersi a 360° in un mondo tridimensionale.
Inoltre, per rendere l’esperienza ancora più reale, all’interno di Oculus Rift è presente un accelerometro, che traccia e gestisce i movimenti della testa e, quindi, permette in tempo reale l’adattamento della visione in tutte le direzioni.

La realtà aumentata nel nostro quotidiano

Potrebbe sembrare un giocattolino, ma nell’ambito quotidiano le possibilità di utilizzo di Oculus Rift sono infinite e spaziano dal puro intrattenimento al campo medico, passando per l’impiego in ambito scientifico. Non mancano gli esempi di qualche ambito di applicazione:

  •  Con finalità di sostegno psicologico alle persone malate
    Sarà possibile far vivere esperienze altrimenti inaccessibili a tutte quelle persone che, per un motivo o un altro, non hanno piena facoltà di movimento. Un esempio semplice, riguarda una persona bloccata su sedia a rotelle che potrà praticare il giardinaggio o un’attività che richieda sviluppate facoltà motorie.
  • Per controllare i robot
    Negli Stati Uniti si studia un sistema che, combinato con l’utilizzo di Oculus Rift, permetta agli ingegneri di controllare e manovrare in tempo reale i robot spaziali e che permetta di pilotare i droni come se ci si trovasse a bordo dei piccoli robot.
  • Nella progettazione di edifici
    Con Oculus Rift sarà possibile visualizzare, in tridimensionale, un edificio o un appartamento ancor prima che esso venga costruito e questo favorirà sia architetti e designer nell’allestimento migliorato degli ambienti, sia i futuri acquirenti che desiderassero vedere con i propri occhi ciò che stanno acquistando.

Cosa manca?

Per rendere Oculus Rift un vero e proprio sistema di proiezione del nostro corpo in una realtà virtuale, mancherebbe un sistema di rilevazione dei movimenti del corpo, a cui i ricercatori stanno ancora lavorando e che sarà messo a punto non appena Oculus Rift avrà raggiunto un minimo di notorietà.

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