New mobility

L’auto del futuro

Il progetto è nato nel 2009 con l’obiettivo di creare un’auto completamente autonoma. La due posti by Google è infatti priva di voltante, specchietto retrovisore, freni e acceleratore. Inoltre il motore non è a idrocarburi, ma alimentato da batterie elettriche.

Orientarsi non sarà più un problema

Grazie agli efficienti sistemi di localizzazione di serie, la Google Car è dotata di senso dell’orientamento. In pochi istanti può individuare la posizione del conducente oppure, ricorrendo alle mappe integrate, in pochi passaggi è possibile impostare dal display una destinazione ed essere portati a nel luogo di interesse. Finalmente sarà possibile godersi in tranquillità (e senza stress) il proprio viaggio.

Un grande occhio e non solo

L’estetica al momento non è particolarmente accattivante, il team sta infatti lavorando su questo aspetto. Inoltre, per adeguarsi alle normative vigenti, sono stati aggiunti fari e indicatori direzionali, specchietti laterali più grandi, nuovi ruote, volante e pedali (introdotti per utilizzare comandi manuali in caso di necessità) e una grosso sensore sul tetto, un vero e proprio “grande occhio”. Con radar e laser integrati la Google Car sarà in grado di decifrare segnali stradali e semafori.

La Google Car utilizza la stessa tecnologia della flotta di SUV della Lexus. Grazie alla fitta rete di sensori posti sui lati è in grado di analizzare ciò che la circonda. Il software classifica gli oggetti in base alla loro dimensione, forma e movimento. Questi dati vengono inviati al cervello dell’auto che prenderà decisioni al posto del guidatore, come ad esempio sorpassare un ciclista portandosi al lato della strada o fermarsi per far attraversare un pedone.

Errare humanum est

Dopo sei anni di test condotti sulle strade statunitensi, in condizioni di traffico più o meno intense, uno dei grandi problemi della Google Car è che al momento ha una guida praticamente perfetta, troppo se paragonata a quella umana, decisamente meno prudente e spesso poco rispettosa del codice stradale. Proprio a causa del suo ossequio rispetto delle norme, la Google Car è rimasta coinvolta in 16 incidenti. La colpa è legata al fatto che l’auto non tiene in considerazione che l’uomo non sempre agisce rispettando le regole.

Sulla base degli incidenti avvenuti, il team Google ha infatti affermato che la Google Car non è in grado di compiere valutazioni in situazioni critiche.

Gli ingegneri, intanto, cercano aumentare l’ esperienza dell’auto di test che continua a circolare in USA, servendosi anche di test man a bordo che registrano i dati e li confrontano con ulteriori report a loro disposizione, al fine di sviluppare un software che avvicini la guida della Google car a quella umana, ma senza essere eccessivamente lassista.

L’algoritmo dovrà essere migliorato, permettendo alla Google Car di relazionarsi e di coordinarsi nelle situazioni non canoniche in cui gli automobilisti si cimentano ogni giorno, evitando così quelle casistiche scomode in cui l’auto è rimasta in tilt.

L’obiettivo alla base del progetto Google car rimane ridurre le situazioni di stress e pericolo e di conseguenza gli incidenti determinati dal comportamento umano.

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