Quando fare la revisione delle bombole di metano dell’auto
Le auto con impianto a metano offrono vantaggi e costi di gestione contenuti, ma richiedono una manutenzione periodica e alcuni particolari accorgimenti. Ecco come procedere.
Negli ultimi anni è aumentata la presenza di auto alimentate a metano principalmente a causa del basso costo per i rifornimenti. Vi sono modelli ormai di tutti i tipi, compresi i SUV proprio per i numerosi vantaggi: costi di gestione più contenuti rispetto agli altri tipi di alimentazione, agevolazioni fiscali, accesso senza divieti alle zone a traffico limitato di alcuni centri cittadini, al pari delle auto ibride.
Si tratta inoltre di una scelta eco-sostenibile molto conveniente, soprattutto se si guarda al mercato dell’usato. Le automobili con questo tipo di alimentazione non sono soggette ai blocchi della circolazione e in alcune regioni godono dell’esenzione dal pagamento del bollo per i primi tre anni.
Tuttavia le manutenzione delle bombole richiede particolare attenzione. Vediamo quando e come effettuare la revisione e quali costi comporta.
L’assistenza da programmare dipende dal tipo di omologazione
La procedura deve essere effettuata presso i centri revisione autorizzati
La revisione in parte è gratuita, ma attenzione ad alcuni costi variabili
Revisione delle bombole di metano dell’auto: quando farla
Quando si parla di auto a metano o GPL, spesso si confondono le cose: la sigla GPL è l’acronimo di “Gas di Petrolio Liquefatti”, una miscela di idrocarburi derivati dal petrolio costituita da gas propano in forma liquida e butano. Quando si parla di metano, invece, si indica un gas volatile estratto da pozzi naturali, che può essere impiegato come carburante.
Gli autoveicoli alimentati a metano, ovvero gas naturale compresso per uso di autotrazione, sono dotati di serbatoi in acciaio (a volte rinforzate con guaine in resina) costituiti da una o più bombole per contenimento del metano, che hanno bisogno di un tagliando periodico.
Si tratta di un tipo di serbatoio delicato che può anche andare incontro a fenomeni di corrosione, perciò è necessaria la revisione o riqualificazione in modo da garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada.
Le bombole sono posizionate solitamente sotto il pianale per gli autoveicoli omologati di serie, oppure nel baule, o in altro vano, per gli autoveicoli trasformati successivamente alla costruzione.
L’assistenza da programmare dipende dal tipo di omologazione, secondo la normativa nazionale (DGM) oppure secondo la normativa europea R110 ECE/ONU.
Nel caso le bombole risultino omologate secondo la prima normativa, la revisione dovrà essere effettuata ogni cinque anni e le bombole rottamate dopo 40 anni; nel secondo caso, invece, la prima revisione dovrà essere fatta dopo i primi quattro anni di utilizzo e successivamente ogni due anni, e la rottamazione dopo 20 anni.
Per calcolare la revisione delle automobili a metano, si fa sempre riferimento alla data di immatricolazione del veicolo.
Come fare la revisione delle bombole di metano
La procedura deve essere effettuata presso i centri revisione autorizzati per Servizi Fondo Bombole Metano. La prima verifica è la pesatura per valutare eventuali alleggerimenti dovuti a possibili corrosioni interne. Poi verrà effettuata un’ispezione esterna ed interna, e infine si procederà al collaudo con l’utilizzo di ultrasuoni e quello con pressione idrostatica a 300 bar. Infine se le bombole avranno superato la revisione, verranno punzonate, con l’indicazione della data dell’ultima revisione effettuata.
Qualora, invece, non si dovesse superare la revisione le bombole saranno rottamate e sostituite.
Il tipo di omologazione si effettua controllando il cartellino emesso dall’ente di controllo GFBM (l’Ente preposto dalla Stato per il controllo/revisione periodica dei serbatoi Metano per autotrazione) posizionato nel vano motore, rilasciato dall’istallatore dell’impianto e in seguito a ogni revisione delle bombole. I dati indicati obbligatoriamente sul cartellino sono:
– marca e matricola
– capacità (in litri)
– peso (in Kg)
– tipo di omologazione (R110 o DGM)
– data di costruzione (anno)
– data della prossima revisione o collaudo (mese e anno).
Il suggerimento è di conservare la targhetta assieme al libretto di circolazione, perché nel vano motore potrebbe non essere semplice da trovare. Per agevolare l’attività degli operatori addetti al sistema di rifornimento degli autoveicoli, è stata aggiunta un’etichetta adesiva da applicare in prossimità dello sportellino del vano carburante, con i seguenti dati:
– omologazione bombole
– data della prossima revisione o collaudo (mese e anno)
– numero identificativo progressivo
In caso di smarrimento o deterioramento dell’etichetta, occorre recuperala rivolgendosi all’officina che ha eseguito la revisione e richiederne l’emissione di una nuova riportante i medesimi dati della precedente. Oppure rivolgersi presso un’officina che controllerà le scadenze direttamente dalle bombole per emettere una nuova targhetta.
Chi non rispetta la scadenza della revisione potrebbe incorrere in pesanti sanzioni: viaggiare su un’auto a metano con bombole scadute o non revisionate viola l’articolo 80 del Codice della Strada, che prevede una multa pari a 168 euro e il ritiro della carta di circolazione.
È importante non confondere la revisione obbligatoria periodica che tutte le auto prima o poi devono sostenere, con la revisione delle bombole di metano effettuata presso i centri di revisione specializzati del GFBM con un elettrauto professionista. È possibile portare a revisione le bombole, smontate, direttamente ai centri per la revisione ma solitamente ci si rivolge all’installatore professionista che provvede allo stacco, al ritiro, alla manutenzione e al rimontaggio. Se la vettura è a metano, di serie, con bombole a omologazione europea, sono autorizzati a effettuare l’operazione i soli installatori in possesso di attestato CUNA.
Quanto costa la revisione delle bombole di metano dell’auto
Per quanto riguarda i costi la normativa prevede che la revisione sia gratuita dal momento che i costi vengono facilmente assorbiti dalla relativa addizionale imposta sul costo del metano.
Quello che non copre l’imposta sono i costi relativi alla manodopera: il cliente dovrà sostenere le spese relative lo smontaggio delle bombole, l’installazione delle valvole ed elettrovalvole. In più i costi necessari per sostituire le bombole quando è necessario, e il trasporto ai depositi di raccolta per le bombole rottamate.
Solitamente gli installatori indicano un costo fisso per smontaggio e rimontaggio di ogni singola bombola che si aggira sui 120 euro, nonostante in circostanze particolari si possa arrivare fino ai 400 euro per auto con 4-5 bombole.
Per completare la revisione e verificare il corretto funzionamento di tutte le componenti, può essere necessaria una settimana, ma per abbreviare i tempi è possibile ottenere, in sostituzione delle proprie bombole, altre identiche già collaudate e disponibili.
È bene sapere che non tutte le auto alimentate a metano possono installare un gancio per il traino, infatti alcune case costruttrici reputano le vibrazioni del traino potenzialmente pericolose. Su questo specifico aspetto vi suggeriamo di informarvi al momento dell’acquisto.