Codice della strada

Sosta e fermata: le differenze secondo il Codice della Strada

Vi sono diverse modalità per fermare l’autoveicolo in strada, ed è possibile farlo solo in certe condizioni. Vediamo cosa prevede la normativa per evitare multe e spiacevoli sorprese.

Che differenza c’è tra la sosta e la fermata consentite su strade urbane ed extraurbane? La fermata comporta la sospensione della marcia del veicolo per un brevissimo periodo, mentre la sosta è quella che più comunemente chiamiamo parcheggio, e prevede un’interruzione di marcia che potrebbe essere anche molto lunga. È necessario capire la differenza, poiché in molti casi sono entrambe vietate, ma in altri è vietata solo una delle due. Per i trasgressori la legge prevede multe salate. Vediamo le varie situazioni e i divieti previsti dal Codice della Strada.

Sosta e fermata: differenze principali

La differenza dipende dalla durata di arresto del veicolo

La sosta e fermata: regole generali

Le regole da seguire in prossimità dei passi carrai, passaggi a livello, marciapiedi e semafori

Dove lasciare il veicolo in caso di sosta e fermata

Come posizionare il veicolo per non ostruire il flusso del traffico e salvaguardare la sicurezza stradale

Sosta e fermata: come comportarsi quando mancano i cartelli stradali

In assenza di segnaletica non si deve provocare intralcio alla circolazione

Le sanzioni previste dal Codice della Strada

Il mancato rispetto dei divieti comporta delle sanzioni economiche fino a 335 euro

Sosta e fermata: differenze principali

Sosta e fermata dei veicoli sono situazioni differenti non sempre chiare agli utenti della strada, specialmente nei casi in cui potrebbe essere consentita l’una, ma non l’altra. L’articolo 158 del Codice della Strada disciplina chiaramente entrambe le fattispecie: la sosta comporta la sospensione di marcia del veicolo protratta nel tempo, in un posto consentito, permettendo l’allontanamento del conducente, a motore spento. La fermata, invece, è una situazione nella quale c’è una temporanea sospensione della marcia del veicolo, per far salire o scendere una o più persone o comunque per altre esigenze di brevissima durata, il veicolo non deve in alcun modo essere di intralcio alla normale circolazione e il conducente deve rimanere al volante e pronto a riprendere la marcia il prima possibile. La sosta di emergenza, invece, è ammessa quando il veicolo è inutilizzabile a causa di un’avaria, oppure l’arresto è necessario per malessere fisico del conducente o dei passeggeri.

La sosta e fermata: regole generali

Vi sono norme generali molto chiare da rispettare per la corretta circolazione e la sicurezza stradale, che disciplinano i luoghi e le situazioni per le soste e le fermate.

In prossimità di un passaggio a livello o dei binari del tram, è vietato fermare l’auto per non provocare impedimenti alla marcia dei veicoli. Il divieto di sosta o di fermata è valido anche nelle gallerie o sottopassaggi, trattandosi di una condizione estremamente pericolosa che può causare incidenti. La sosta e la fermata sono vietate anche sui dossi. Ovviamente non si può sostare o fermarsi in prossimità delle curve, in quanto il veicolo può disturbare la circolazione mettendo a repentaglio anche gli altri automobilisti. Bisogna prestare attenzione in prossimità di semafori e cartelli stradali, anche in questi casi vale il divieto, così come sulle strisce pedonali. Anche sui marciapiedi non è possibile sostare o fermarsi.

Vi sono alcune situazioni dove è consentita la fermata ma è vietata la sosta: davanti ai passi carrai, in una posizione che impedisce a un altro veicolo di poter essere spostato, in seconda fila, nei parcheggi dedicati ai disabili, parcheggi destinati alla ricarica delle auto elettriche, nelle aree pedonali e in quelle aree di mercato e riservate ai veicoli per il carico e scarico. Non è consentita la fermata o sosta in tutti quegli spazi che siano riservati allo stazionamento o fermata di autobus, filobus e altri mezzi per il trasporto di persone, così come nelle aree utili per lo stazionamento di veicoli in servizio di piazza. La sosta, a meno di 15 metri dal segnale di fermata degli autobus, qualora gli spazi di fermata non siano delimitati, comporta tra l’altro, la sottrazione di punti dalla patente.

Negli spazi destinati a servizi di emergenza o di igiene pubblica indicati dalla apposita segnaletica, è vietata la sosta, mentre è consentita la fermata. È vietato sostare e non fermarsi davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani. La sosta è inoltre vietata, limitatamente alle ore di esercizio, in corrispondenza dei distributori di carburante.

Salvo diversa segnalazione, in caso di fermata o di sosta il veicolo deve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia. È anche vietato tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso.

La sosta in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi e la carreggiata utilizzati dai veicoli per persone invalide comporta la sottrazione di punti dalla patente. La sosta è vietata sulle banchine, salvo diversa segnalazione. La fermata è consentita (purché non si crei intralcio alla circolazione) allo sbocco dei passi carrabili e davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani

Vediamo nello specifico tutti i divieti di sosta e fermate previsti dall’articolo 158 del Codice della Strada:

  • in corrispondenza o prossimità dei passaggi a livello e sui binari di ferrovie o tranvie;
  • nelle gallerie, sottovia, sotto i sovrappassaggi, i fornici e i portici;
  • sui dossi e curve, e al di fuori dei centri abitati e sulle strade urbane di scorrimento, anche in loro prossimità;
  • in prossimità e corrispondenza di segnali stradali verticali e semaforici in modo da nasconderne la vista, nonché in corrispondenza della segnaletica orizzontale di preselezione e lungo le corsie di canalizzazione;
  • in corrispondenza e prossimità delle aree di intersezione, fuori dai centri abitati;
  • in corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 metri dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, nei centri abitati;
  • sui passaggi e attraversamenti pedonali, nonché sui passaggi per ciclisti, le piste ciclabili e agli sbocchi delle stesse;
  • sui marciapiedi;
  • negli spazi per la fermata e la sosta dei veicoli elettrici.

Inoltre, la sosta e la fermata sono vietate in prossimità e in corrispondenza di segnali stradali verticali in modo da occultarne la vista.

Dove lasciare il veicolo in caso di sosta e fermata

In caso di sosta o fermata, come bisogna posizionare la macchina per non ostruire il traffico e non creare situazioni pericolose?

Secondo le regole del Codice della Strada in caso di sosta o fermata, il veicolo deve essere posizionato vicino al lato destro della carreggiata, per non essere un pericolo di intralcio. In tutti i casi il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia il prima possibile.

Ma bisogna prestare attenzione anche ai pedoni, infatti nel caso in cui non fosse presente un marciapiede, bisogna lasciare abbastanza spazio per far passare agevolmente i pedoni e i disabili. Nel caso in cui fosse necessaria una sosta o fermata su strada urbana a senso unico di marcia, è possibile collocare il veicolo anche sul margine sinistro della carreggiata, lasciando libero lo spazio necessario per permettere ad altri veicoli di poter passare agevolmente.

Nelle soste o fermate nei parcheggi dedicati, il veicolo deve essere collocato negli appositi spazi, ma se è possibile sostare solo per un tempo limitato bisogna esporre il disco orario. Durante la sosta, in tutti i casi, il veicolo dovrà avere il motore spento.

Sosta e fermata: come comportarsi quando mancano i cartelli stradali

I segnali di sosta e di fermata sono fra i più diffusi. Il segnale di divieto di sosta è un cartello a forma circolare, con una cornice rossa, lo sfondo blu e una sola banda diagonale di colore rosso che lo attraversa. Nelle strade extraurbane, serve a indicare che il divieto di sosta è permanente e ha valore anche di notte. Nelle strade urbane, invece, indica che il divieto di sosta è in vigore dalle 8 alle 20, salvo iscrizioni integrative.

Il segnale di divieto di fermata si distingue da quello di sosta per la presenza di due bande rosse diagonali che si incrociano a formare una X. È utilizzato nel caso in cui, in mancanza di iscrizioni integrative, sia la sosta che la fermata sono vietate in permanenza e, in generale, è vietato qualsiasi momentaneo arresto volontario del veicolo. In caso di violazione, è prevista la rimozione forzata.

In caso di mancanza di adeguata segnaletica stradale, bisogna comunque tenere a mente un principio fondamentale: non si deve provocare intralcio alla circolazione. In mancanza dell’apposito cartello, l’autoveicolo deve essere collocato sempre parallelamente e il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, e secondo il senso di marcia.

In assenza del marciapiede rialzato è necessario fermare il veicolo ad una distanza non inferiore a un metro per permettere il passaggio dei pedoni e disabili.

Quando la strada è a senso unico di marcia, l’automobile può essere collocata sul margine sinistro, lasciando lo spazio sufficiente per il transito di almeno una fila di veicoli.

Le sanzioni previste dal Codice della Strada

L’inadempimento ai divieti e alle indicazioni, previste nel Codice della Strada, comporta il pagamento delle sanzioni economiche da un minimo di 84 ad un massimo di 335 euro. Queste multe valgono nel caso in cui il conducente sia alla guida di un’automobile. Mentre se si tratta di motocicli le sanzioni variano da un minimo 40 fino ad un massimo di 163 euro. Queste sanzioni sono applicabili nei seguenti casi:

  • Quando vengono violati i divieti comuni fra la sosta e la fermata;
  • Nei casi in cui la sosta avvenga negli spazi per la fermata di autobus, filobus e veicoli su rotaia;
  • Quando la sosta avviene negli spazi destinati ai veicoli delle persone invalide;
  • Quando la sosta avviene nelle corsie o carreggiate riservate ai mezzi pubblici.

L’entità della sanzione dipende da quanto sia grave l’infrazione commessa: ad esempio c’è una sensibile differenza tra sosta su un passo carrabile, in seconda fila o nei parcheggi riservati ai mezzi speciali. Le sanzioni più pesanti spettano nel caso di parcheggio sulle zone riservati ai disabili, ai mezzi pubblici e in corrispondenza degli scivoli per la salita o la discesa delle persone dai marciapiedi.

È possibile fare ricorso contro la sanzione subita, se questa viene ritenuta ingiusta rivolgendosi al Giudice di Pace o al Prefetto. Se il conducente decide di rivolgersi a un Giudice di pace dovrà farlo entro e non oltre trenta giorni, inviando una richiesta e descrivendo i motivi del ricorso. Se il conducente preferisce rivolgersi al Prefetto lo dovrà fare entro sessanta giorni.

 

 

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