La campagna sulla sicurezza stradale di Roma
Ogni anno sulle strisce pedonali restano coinvolte in sinistri stradali decine di pedoni e ciclisti. Per contrastare il fenomeno la Capitale si impegna in forme di comunicazione mirata. Vediamo come.
Le statistiche chiudono in negativo il bilancio delle vittime di incidenti stradali sulle strisce pedonali. I numeri che fanno rabbrividire parlano di 43 morti proprio sugli attraversamenti a Roma nel solo 2023. Così, giacché tra le città italiane ed europee a riportare la maggior incidenza del fenomeno, la Capitale detiene uno dei primati, è proprio dalla stessa che parte una campagna di sensibilizzazione per ricordare l’importanza di rallentare, ed eventualmente fermarsi, in prossimità delle strisce pedonali.
Lo slogan adottato “Mettiamo un freno agli incidenti sulle strisce pedonali”, tanto breve quanto di impatto, è supportato a livello visivo dall’immagine del pedale del freno con delle strisce bianche sopra, un po’ come a ricordare che, in prossimità degli attraversamenti, è il guidatore a fare la differenza. La diffusione è stata prevista in varie forme e in modo capillare, con la proiezione su oltre 200 schermi Led installati in tutta la città e altrettanti pannelli presso le pensiline di mezzi pubblici. Sarà, inoltre, supportata da tutti i canali social istituzionali e il suo contenuto trasmesso dalle principali radio cittadine.
L’impegno a tutelare la sicurezza dei pedoni si concretizza anche con l’approvazione del programma di interventi su quelli che sono stati identificati come “Black Points Pedonali”: 30 ambiti critici per le utenze deboli distribuiti nei 15 Municipi.
La messa in sicurezza di questi 30 incroci critici per l’attraversamento dei pedoni si inserisce nella strategia complessiva di interventi sui 175 incroci maggiormente a rischio incidenti.
I lavori, iniziati nel dicembre scorso, saranno ultimanti per l’inizio del Giubileo 2025 e mirano a migliorare la sicurezza in vario modo: una migliore definizione delle traiettorie, il rifacimento della segnaletica stradale, interventi di controllo e riduzione della velocità, riprofilatura dei cigli e dei cordoli spartitraffico, rimodulazione degli incroci e percorsi pedonali e ottimizzazione degli spazi di sosta e dei semafori.
Gli interventi prevedono anche il rifacimento di manti stradali e strutture in ferro oltre alla creazione di apposite “zone 30” in cui il limite massimo di velocità è fissato in trenta chilometri all’ora così come la pedonalizzazione delle strade scolastiche.
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