#MakeASafetyStatement la campagna ONU per la sicurezza stradale, priorità in tutto il mondo

Oltre un milione di morti nel mondo causate dagli incidenti stradali. Serve un cambio di passo per diffondere consapevolezza e incoraggiare i Governi a investire nelle infrastrutture

Nel contesto globale attuale, dove le crisi umanitarie, i conflitti e i disastri naturali sono purtroppo all’ordine del giorno, la sicurezza delle persone è una priorità inderogabile. La campagna mondiale delle Nazioni Unite #MakeASafetyStatement è un’iniziativa che mira a sensibilizzare e mobilitare la comunità internazionale sulla necessità di creare ambienti sicuri per tutti. #MakeASafetyStatement rappresenta un’importante chiamata all’azione per governi, organizzazioni e cittadini, includendo anche la sicurezza stradale, ritenuta giustamente una componente fondamentale per la sicurezza globale, poiché gli incidenti rappresentano una delle principali cause di morte e infortuni in tutto il mondo.

Obiettivi della Campagna

La campagna #MakeASafetyStatement nell’arco di due anni (2024-2025), è destinata a raggiungere più di 80 paesi e 1.000 città, ponendosi diversi obiettivi:

• Sensibilizzazione globale: aumentare la consapevolezza sulle questioni di sicurezza a livello globale, mettendo in luce i rischi e le sfide che molte comunità affrontano quotidianamente.
• Educazione e formazione: promuovere programmi educativi e formativi per migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze, sia a livello individuale che comunitario.
• Politiche per la sicurezza: incoraggiare i governi e le istituzioni a sviluppare e implementare politiche efficaci che garantiscano la sicurezza delle popolazioni vulnerabili.
• Partenariati e collaborazioni: favorire la collaborazione tra le varie agenzie delle Nazioni Unite, ONG, enti governativi e il settore privato per creare un approccio integrato alla sicurezza.

Le sfide da affrontare

La campagna #MakeASafetyStatement si trova ad affrontare diverse sfide. La più evidente è la vastità e la diversità dei contesti in cui la sicurezza deve essere garantita. Dalle aree colpite dai conflitti armati alle regioni vulnerabili ai disastri naturali, ogni situazione richiede strategie specifiche. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza ulteriori vulnerabilità e ha complicato il panorama della sicurezza globale. La campagna deve quindi adattarsi e rispondere anche alle nuove minacce sanitarie.

Sicurezza Stradale: una priorità globale

Gli incidenti stradali causano ogni anno circa 1,35 milioni di morti e milioni di feriti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La maggior parte delle vittime sono pedoni, ciclisti e motociclisti, spesso appartenenti alle fasce più vulnerabili della popolazione. Migliorare la sicurezza stradale è quindi essenziale per ridurre il numero di vittime e garantire strade sicure per tutti gli utenti.

Nell’ambito della campagna #MakeASafetyStatement, gli obiettivi specifici per la sicurezza stradale includono:

• Aumentare la consapevolezza pubblica sui pericoli della strada e sull’importanza di comportamenti sicuri al volante.
• Promuovere l’educazione stradale fin dalla giovane età, insegnando ai bambini e ai ragazzi le regole di base della sicurezza stradale.
• Incoraggiare i governi a investire in infrastrutture stradali sicure, come marciapiedi, piste ciclabili, attraversamenti pedonali sicuri e segnaletica adeguata.
• Sostenere l’adozione e l’applicazione rigorosa di leggi sulla sicurezza stradale, comprese quelle relative all’uso del casco, delle cinture di sicurezza e alla guida in stato di ebbrezza.
• Promuovere l’uso di tecnologie avanzate per migliorare la sicurezza stradale, come i sistemi di assistenza alla guida e i veicoli autonomi.

La campagna #MakeASafetyStatement lavora in collaborazione con varie organizzazioni internazionali, tra cui l’OMS, la Banca Mondiale e la Global Road Safety Partnership, per implementare iniziative volte a migliorare la sicurezza stradale. Queste iniziative includono programmi di educazione stradale nelle scuole, campagne di sensibilizzazione pubblica e progetti pilota per migliorare le infrastrutture stradali.

Un esempio interessante è il progetto “Decade of Action for Road Safety 2021-2030” delle Nazioni Unite, che mira a ridurre il numero di vittime della strada attraverso un approccio multisettoriale. La campagna #MakeASafetyStatement si inserisce in questo contesto, rafforzando gli sforzi globali per un decennio di azione in favore della sicurezza stradale.

Le celebrities per la sicurezza stradale

I buoni comportamenti passano anche attraverso i buoni esempi. La campagna #MakeASafetyStatement punta a stimolare il senso di responsabilità individuale con dei brevi ed efficaci messaggi motivazionali, di importanti celebrities del mondo dello sport e dello spettacolo: suggerimenti concisi, diretti ed efficaci per stimolare una riflessione e di conseguenza un comportamento responsabile quando ci si mette alla guida. Dai piloti Charles Leclerc a Marc Marquez, dall’ex super modella Naomi Campbell a Michelle Yeoh, vincitrice del Premio Oscar come miglior attrice nel film Everything everywhere all at once, e tanti altri, ognuno ritratto in una gigantografia con un suggerimento responsabile. Indossa il casco, guida piano, non guidare stanco…e soprattutto come ricorda l’attrice Julie Gayet: non scrivere messaggi mentre guidi!

Il ruolo della Comunità Internazionale

La comunità internazionale ha un ruolo fondamentale nel sostenere la campagna #MakeASafetyStatement. Le Nazioni Unite stanno lavorando per coinvolgere una vasta gamma di attori, inclusi i governi nazionali, le organizzazioni non governative, le imprese e i cittadini comuni. Solo attraverso uno sforzo congiunto sarà possibile creare un impatto duraturo e significativo.

I governi sono chiamati a integrare le linee guida della campagna nelle loro politiche nazionali e a destinare risorse adeguate per migliorare le infrastrutture di sicurezza. Le ONG, con la loro presenza capillare sul territorio, svolgono un ruolo cruciale nella sensibilizzazione e nella formazione delle comunità locali. Le imprese private possono contribuire con innovazioni tecnologiche e risorse finanziarie.

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