Anche il certificato di assicurazione abbandona la carta
Nuova svolta sul tema della dematerializzazione dei documenti assicurativi cartacei: dopo l’attestato di rischio ed il contrassegno, anche il certificato di assicurazione diventa elettronico e non è più necessario averlo in originale. L’unica eccezione, al momento, resta solo la carta verde, utile per circolare in alcuni paesi extra europei.
La digitalizzazione dei documenti assicurativi favorisce la semplificazione delle procedure, lo snellimento dei tempi e, in ultima analisi, anche la possibilità di risparmiare un po’ di carta.
Ricordiamo che le informazioni solitamente stampate su questi documenti vengono inserite dalle compagnie assicurative in un’apposita banca dati gestita da IVASS (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). Le verifiche da parte degli istituti di assicurazione (ad esempio, in occasione della stipula di una nuova polizza) oppure delle forze dell’ordine (ad esempio, in occasione dei controlli stradali) vengono eseguiti in modo più veloce ed efficiente, inserendo semplicemente il numero di targa del veicolo o altre chiavi di ricerca.
A differenza del contrassegno, che non è più necessario esibire, il certificato deve ancora essere tenuto a bordo del veicolo: perciò, l’assicurato, dopo averlo ricevuto tramite posta elettronica, dovrà stamparlo e tenerlo in auto. Gli sarà utile in caso di verifiche da parte delle forze dell’ordine (nel caso in cui la banca dati non fosse aggiornata) e soprattutto in caso di incidente, perché vi sono indicati i dati necessari alla compilazione del “modulo blu” (la constatazione amichevole di incidente, CAI).
Questa novità rappresenta, inoltre, una risposta concreta alla lotta contro le frodi assicurative, infatti è possibile verificare l’effettiva copertura di un veicolo in tempo reale, anche attraverso sistemi di controllo automatici (tutor, autovelox, zone a traffico limitato, ecc.), permettendo così di combattere meglio il grave fenomeno delle auto che circolano senza assicurazione.