Le regole più insolite del Codice della Strada nel mondo
Dal Giappone alla Svizzera, passando per l’Italia: un viaggio tra le norme più curiose e stravaganti che regolano il traffico in ogni angolo del pianeta.
In ogni parte del mondo, il Codice della Strada è pensato per garantire la sicurezza degli utenti, ma a volte le norme riflettono usanze locali, tradizioni culturali o esigenze specifiche che finiscono per risultare – almeno agli occhi esterni – decisamente bizzarre. Vediamo alcune delle disposizioni più particolari adottate da diversi Paesi.
- Europa: le regole più curiose tra cultura e sicurezza
Guidare in Europa può riservare più di una sorpresa: le norme stradali che non ti aspetti
- Nel mondo: norme modellate da ambiente e abitudini locali Paese che visiti, stranezze che trovi: se incontrate pecore o granchi, fermatevi!
Europa: le regole più curiose tra cultura e sicurezza
In Germania è tecnicamente legale guidare nudi, purché ciò non comprometta il controllo del veicolo. A Cipro, anche bere un sorso d’acqua al volante può comportare una multa, in base a normative che scoraggiano le distrazioni alla guida.
La Francia obbliga tutti ad avere un etilometro a bordo, mentre in Svizzera l’auto deve essere sempre pulita – attenzione però: lavarla di domenica in alcune aree è vietato.
In Spagna si rischia una sanzione se si guida con ciabatte o infradito considerate potenzialmente pericolose, mentre in Islanda esistono cartelli stradali che segnalano la possibile presenza di elfi o troll, a testimonianza del rispetto per il folklore locale.
Anche in Italia non mancano norme poco conosciute o considerate singolari: lo sapevate che l’articolo 169 del Codice della Strada vieta di sporgersi dal finestrino? Il divieto riguarda testa, arti e persino i gomiti, per evitare che si possa rimanere feriti anche durante un semplice sorpasso. Inoltre, lasciare il finestrino abbassato mentre il veicolo è in sosta o in fermata rappresenta una violazione. Chi abbandona l’auto con le chiavi inserite o con i finestrini aperti può essere sanzionato per aver favorito un potenziale furto. L’articolo 158, infatti, impone al conducente di adottare tutte le precauzioni necessarie – anche per brevi assenze – per impedire l’uso del veicolo da parte di terzi e per evitare incidenti.
Nel mondo: norme modellate da ambiente e abitudini locali
Anche fuori dall’Europa, le stranezze non mancano. In Giappone è severamente vietato schizzare i pedoni passando su pozzanghere, una regola che riflette l’attenzione verso il rispetto degli altri. In Thailandia, invece, si può essere multati per aver guidato a torso nudo poiché ritenuto comportamento non conforme al decoro pubblico.
Negli Stati Uniti, la frammentazione normativa genera regole ai limiti dell’assurdo: in Georgia non si può sputare dal finestrino, mentre in Minnesota è illegale trasportare animali non domestici come gorilla sul sedile posteriore.
In Russia, un’auto sporca può costare caro, anche se la definizione di “sporco” resta arbitraria.
In alcuni paesi africani, come il Botswana, è obbligatorio dare la precedenza alla fauna locale, comprese le giraffe, mentre in Nuova Zelanda e in Australia è necessario fermarsi davanti a mandrie di pecore o a colonie di granchi in migrazione – come accade ogni anno a Christmas Island, dove alcune strade vengono addirittura chiuse per facilitare il passaggio dei crostacei.
In Sudafrica esistono limiti di velocità adattati agli spostamenti notturni degli animali selvatici, mentre in Kenya è vietato usare i fari abbaglianti nei centri urbani, anche in assenza di traffico.
Insomma, da una parte all’altra del pianeta, le norme con cui regoliamo il traffico non solo tutelano la sicurezza ma raccontano anche molto delle società che le hanno create: abitudini, priorità, sensibilità culturali. Per questo, prima di mettersi al volante in un Paese straniero, è sempre buona norma non solo allacciare la cintura, ma anche informarsi con attenzione sulle normative locali… per non rischiare di essere multati per aver indossato le scarpe sbagliate o mangiato un panino.
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