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Stop Cellular: l’auto che grida “Game Over” alla distrazione alla guida

Una campagna itinerante tra eventi automobilistici, creatività studentesca e dati allarmanti: Quattroruote, con Polizia Stradale, Kia, ACI e MIT, lancia un messaggio forte contro l’uso compulsivo dello smartphone al volante

La distrazione da smartphone è ormai diventata una tragica normalità. Secondo un’inchiesta di Quattroruote, il 94 % degli italiani dichiara di vedere spesso altri guidatori con il telefono in mano, mentre il 57 % ammette di farlo personalmente: il 9 % mentre è in marcia, il 17 % in coda e il 31 % da fermo. Più sorprendente ancora, il 3 % utilizza lo smartphone per lo streaming e il 4 % per navigare sui social. Metà degli automobilisti ignora i sistemi vivavoce, e il 37 % preferisce digitare i messaggi anziché utilizzare la dettatura vocale.

Dietro questi numeri si nasconde una vera e propria dipendenza: in media, si trascorrono due ore al giorno sui social – ben oltre un utilizzo saltuario. Basta un secondo di distrazione a 130 km/h per percorrere 36 metri senza guardare la strada: abbastanza per causare una tragedia.
È uno scenario che si ripete ogni anno, spingendo alla necessità di nuove azioni e campagne mirate a cambiare lo stato delle cose.

Ogni incidente può scaturire da un gesto all’apparenza innocuo, ma potenzialmente letale. È questo inquietante paradosso che dà origine a campagne come “Stop Cellular”.

Ideato da Quattroruote con la collaborazione della Polizia Stradale, di Kia, e con il patrocinio di ACI e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il progetto mette in campo una serie di iniziative per sensibilizzare e contrastare questa forma di dipendenza digitale alla guida. L’obiettivo è stimolare un dibattito concreto sull’abuso dello smartphone al volante.

  • “Basta un attimo (di troppo)”
    Gli studenti dello IULM hanno sviluppato il concept creativo per sensibilizzare sulla sicurezza stradale.
  • Un tour a tutto motori (con messaggi forti)
    Tappe in tutta Italia con un focus particolare sui giovani, per riflettere sul rapporto compulsivo con il telefono.

“Basta un attimo (di troppo)”

Il concept nasce all’interno del corso di Creatività e Progettazione del corso di laurea in Comunicazione d’Impresa e Relazioni Pubbliche dello IULM di Milano. Gli studenti hanno ideato diverse proposte per la campagna “Stop Cellular”, e quella selezionata – “Basta un attimo (di troppo)” – è stata applicata a una Kia EV3 trasformata in un’installazione itinerante.
Questa vettura, che percorre l’Italia come una “galleria mobile”, veicola un messaggio chiaro e d’impatto: basta un istante di distrazione per cambiare tutto. Il progetto vincitore è stato scelto attraverso una votazione sulla pagina Instagram di Quattroruote.

La Kia EV3 è stata completamente personalizzata con una grafica visiva potente: ispirata ai glitch digitali, rappresenta il crollo dell’attenzione durante la guida. Sul tetto spicca la silhouette di uno smartphone con una chat interrotta e la scritta “Game Over”, un monito forte che si fa notare.
Come spiegano gli stessi studenti dello IULM, la dissolvenza cromatica rappresenta la realtà che svanisce nel momento in cui lo sguardo si stacca dalla strada.

Un tour a tutto motori (con messaggi forti)

Il viaggio della “Kia parlante” è partito dal MiMo – Milano Monza Motor Show (27–29 giugno), uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati del settore. Da lì, la campagna ha fatto tappa a Roma, in occasione dell’evento esclusivo TEOS di Quattroruote (2 luglio), per poi proseguire a Como all’interno della rassegna tech 280 Volt. La conclusione è prevista al Salone Auto Torino, in programma dal 26 al 28 settembre.

In ogni città, l’iniziativa è accompagnata da attività informative, materiali dedicati e momenti di confronto pubblico, con un’attenzione particolare rivolta ai più giovani, spesso i più esposti al rischio dell’uso compulsivo dello smartphone al volante.

«Con Stop Cellular vogliamo accendere i riflettori su un comportamento che sembra innocuo, ma è tra i più pericolosi alla guida: controllare il telefono», spiega Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote.
«Si tratta di una vera e propria emergenza sociale. Per questo ringraziamo la Polizia di Stato, Kia, ACI e il MIT per aver creduto e sostenuto il progetto. L’obiettivo è generare consapevolezza e promuovere un cambiamento culturale, soprattutto tra i giovani».

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