Viaggiare in sicurezza

Guida distratta: l’IA aiuta a migliorare i controlli su strada

Controlli invisibili, AI sempre attiva, semafori intelligenti e varchi che leggono tutto: ecco come la tecnologia intercetta le infrazioni e riscrive le regole della sicurezza stradale.

Le strade moderne sono sorvegliate da una schiera di occhi elettronici progettati per migliorare la sicurezza e far rispettare le regole. Dalle classiche postazioni autovelox ai sistemi Tutor sulle autostrade, fino alle nuove telecamere intelligenti capaci di individuare chi usa il telefono alla guida: la tecnologia mette oggi a disposizione strumenti sempre più evoluti per il controllo automatico delle infrazioni. Questi dispositivi permettono di rilevare comportamenti pericolosi senza la necessità della presenza fisica di una pattuglia, contribuendo a prevenire incidenti e salvare vite.

  • Dall’autovelox all’intelligenza artificiale: come cambia il controllo sulle strade
    Un’evoluzione che trasforma i controlli stradali da strumenti meccanici a sistemi intelligenti
  • Controlli urbani: tecnologie contro infrazioni e veicoli irregolari
    Strumenti per rilevare il passaggio col rosso o la mancanza di revisione e assicurazione.

Dall’autovelox all’intelligenza artificiale: come cambia il controllo sulle strade

Fino a oggi abbiamo conosciuto strumenti come gli autovelox e i Tutor: dispositivi ormai familiari che da anni rappresentano l’ossatura dei controlli stradali. Gli autovelox rilevano la velocità istantanea tramite sensori o laser, fotografando la targa in caso di superamento del limite. I Tutor, più sofisticati, calcolano la velocità media su lunghi tratti autostradali, e le loro versioni più recenti – come il Tutor 3.0 – sono in grado di rilevare anche sorpassi vietati o veicoli contromano. In città, dispositivi come il T-Red sanzionano chi attraversa con il rosso o si ferma oltre la linea di arresto, mentre le telecamere delle ZTL e delle corsie preferenziali sorvegliano gli accessi non autorizzati e verificano la regolarità di assicurazione e revisione.

Negli ultimi anni, i Tutor sono stati aggiornati con tecnologie sempre più sofisticate: le nuove versioni funzionano anche in assenza di illuminazione, leggono targhe di moto e camion, e rilevano eventuali manovre elusive come cambi di corsia o bruschi rallentamenti. Il loro impatto è stato significativo: in molti tratti autostradali, l’introduzione del Tutor ha contribuito a ridurre gli incidenti anche del 30%, grazie alla diminuzione della velocità media.

Ma siamo ormai entrati in una nuova fase della sicurezza stradale. Le tecnologie emergenti non si limitano più a misurare la velocità o il rispetto dei semafori: grazie all’intelligenza artificiale, sono ora in grado di interpretare i comportamenti dei guidatori. In alcune città italiane sono già attive telecamere intelligenti che rilevano automaticamente se chi guida ha il telefono in mano o non indossa la cintura di sicurezza, elaborando le immagini in tempo reale e inviando le informazioni alle autorità.

Un’ulteriore innovazione è rappresentata dai sorpassometri, in fase di adozione su tratti stradali particolarmente pericolosi come curve, dossi o salite. Si tratta di dispositivi capaci di rilevare sorpassi azzardati grazie alla combinazione di sensori e sistemi video integrati. Questi strumenti non solo rendono i controlli più efficaci, ma introducono un vero cambio di paradigma: la sicurezza stradale diventa un sistema proattivo e intelligente, capace di analizzare la realtà del traffico e prevenire i comportamenti a rischio.

Controlli urbani: tecnologie contro infrazioni e veicoli irregolari

Nelle città, le telecamere ai semafori rappresentano un altro presidio fondamentale per la sicurezza. Sistemi come il T-Red combinano videocamere e sensori a induzione posti sull’asfalto per rilevare i veicoli che attraversano l’incrocio con il semaforo rosso. Oltre alla violazione del rosso, possono rilevare anche il mancato rispetto della linea di arresto, un comportamento che può mettere a rischio la sicurezza dei pedoni.

Un altro sistema molto diffuso è quello delle telecamere ai varchi ZTL (Zone a Traffico Limitato) e delle corsie riservate a bus e taxi. Oltre a controllare gli accessi, questi dispositivi sono spesso collegati a banche dati che verificano in tempo reale lo stato di assicurazione e revisione del veicolo. In caso di irregolarità, i dati vengono automaticamente trasmessi alle autorità per ulteriori accertamenti. Questa rete di controllo si dimostra utile anche per individuare veicoli rubati o coinvolti in reati, contribuendo ad aumentare la sicurezza urbana.

Nel complesso, questi dispositivi rappresentano un sistema di monitoraggio sempre più capillare e intelligente. Non si tratta solo di “punire” chi commette un’infrazione, ma di agire in chiave preventiva volta a educare e incoraggiare comportamenti più prudenti. E se la tecnologia può davvero contribuire a salvare vite, ben venga ogni strumento che ci aiuti a guidare con maggiore
responsabilità e sicurezza.

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