Codice della strada

Segnali stradali di pericolo: come riconoscerli per guidare sicuri

Sono cartelli fondamentali per la sicurezza stradale e indicano un’allerta, sollecitando la massima prudenza.

I segnali di pericolo sono fondamentali per garantire la sicurezza sulla strada ed è necessario conoscerli perfettamente. Avvertono tutti gli utenti della strada sull’imminente presenza di eventuali pericoli, che possono mettere a rischio la loro incolumità. Tra le cause più frequenti di incidenti stradali troviamo proprio il mancato rispetto della segnaletica. Eppure, il Codice della Strada è molto chiaro sui cartelli di pericolo, ma nonostante tutto il mancato rispetto della segnaletica è uno dei comportamenti scorretti più sanzionati. Vediamo di cosa si tratta.

Segnali stradali di pericolo: in cosa consistono

È possibile riconoscere il tipo di segnale stradale che vedete sulle strade urbane ed extraurbane (pericolo, divieto, obbligo) semplicemente osservandone la forma e il colore. I segnali di pericolo hanno la forma di un triangolo equilatero con uno dei vertici verso l’alto e sono collocati a 150 metri dall’inizio del pericolo che segnalano. Servono a indicare una situazione rischiosa durante la guida, perciò è necessario adottare un comportamento molto prudente. La collocazione della segnaletica stradale risponde a criteri di uniformità sul territorio nazionale, fissati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel rispetto della normativa comunitaria e internazionale.
La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza da parte degli enti o esercenti obbligati alla sua posa in opera, e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata.

Segnali stradali di pericolo: come riconoscerli

Non è difficile riconoscere i segnali stradali di pericolo. Si caratterizzano dalla forma triangolare, con la sola eccezione della Croce di Sant’Andrea. Uno dei vertici dei segnali di pericolo è posizionato verso l’alto, il bordo è rosso e i simboli sono neri. lo sfondo è bianco o giallo: nel primo caso, il segnale è sempre valido, mentre in caso di sfondo giallo si tratta di un segnale temporaneo posizionato in occasione di un cantiere. Il segnale triangolare di pericolo viene normalmente posizionato a 150 metri dall’inizio della zona critica da segnalare. Ci può essere qualche eccezione, ed è possibile posizionare un segnale di pericolo anche a una distanza diversa dai consueti 150 metri, ma va specificato in un pannello integrativo.

Vi è anche il segnale mobile di pericolo, ossia il cosiddetto triangolo, un dispositivo di sicurezza, di cui tutti gli veicoli devono essere necessariamente muniti, che serve a segnalare, fuori dai centri abitati, un mezzo fermo sulla carreggiata, per esempio in caso di guasto o incidente.

Segnali stradali di pericolo: norme e sanzioni

Il Codice della Strada regola le violazioni della segnaletica stradale attraverso l’articolo 146 che nel punto 1 recita testualmente: “L’utente della strada è tenuto ad osservare i comportamenti imposti dalla segnaletica stradale e dagli agenti del traffico”. Nei vari punti di cui è composto l’articolo 146, vengono regolamentate tutte le norme relative alla segnaletica: chiunque non osserva i comportamenti indicati dalla segnaletica stradale o nelle relative norme di regolamento, ovvero dagli agenti del traffico, è soggetto a una sanzione amministrativa che va dai 41,00 ai 169,00 euro. Chi invece circola senza segnale mobile di pericolo nell’auto, chi non provvede a posizionarlo nelle situazioni previste e chi non indossa il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ove richiesto, è soggetto a una multa da 42,00 a 173,00 euro e alla decurtazione di 2 punti patente.

Segnali stradali di pericolo: principali tipologie esistenti

I segnali stradali che indicano un pericolo sono molti e vengono collocati in prossimità di tutte le situazioni di potenziale criticità.

  • Strada deformata: segnala un tratto di strada in cattivo stato. Questo segnale può essere integrato da un pannello integrativo che indica la lunghezza del tratto interessato dal pericolo, sul quale bisogna moderare la velocità;
  • Dosso: un’anomalia altimetrica convessa della strada (anche artificiale) che può limitare la visibilità. Può essere integrato da un cartello stradale che indica la velocità da mantenere;
  • Cunetta: un’anomalia altimetrica concava della strada, ossia un tratto in discesa seguito da uno in salita che, vista la particolare conformazione, potrebbe allagarsi in caso di forti piogge;
  • Curva pericolosa a destra o a sinistra: presegnalano un tratto di strada non rettilinea pericoloso per la limitata visibilità o per le caratteristiche del tracciato;
  • Doppia curva pericolosa a destra o a sinistra: presegnalano una sequenza di curva e controcurva o una serie di curve pericolose in successione. Questo segnale può essere integrato con un pannello indicante il numero dei tornanti o con l’indicazione della lunghezza del tratto interessato;
  • Croce e Doppia Croce di Sant’Andrea: segnalano un passaggio a livello senza barriere con uno solo o con più binari, e sono posti nelle immediate vicinanze del binario, in combinazione con le due luci rosse lampeggianti e/o il segnale acustico;
  • Passaggio a livello con barriere o semibarriere: segnala un pericolo e preannuncia un passaggio a livello (attraversamento ferroviario) con barriere o semibarriere (indipendentemente dal numero di binari). Dopo il segnale raffigurato, se ci sono le semibarriere, è installato un dispositivo a luci rosse lampeggianti, se ci sono le barriere, è installato un dispositivo a luce rossa fissa;
  • Attraversamento pedonale: segnala un passaggio pedonale contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata (strisce pedonali). È posto a 150 metri dall’attraversamento, sia su strade urbane che su strade extraurbane. In tal caso bisogna sempre dare precedenza ai pedoni;
  • Attraversamento ciclabile: presegnala un attraversamento di ciclisti contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata;
  • Strettoia simmetrica, asimmetrica a destra e asimmetrica a sinistra: segnalano un restringimento pericoloso della carreggiata su entrambi i lati, oppure soltanto sul lato destro o soltanto su quello sinistro. Perciò la direzione di marcia deve subire un rallentamento in questa particolare condizione;
  • Banchina cedevole: presegnala un tratto di strada con banchina pericolosa, con pericolo di caduta nella cunetta laterale;
  • Strada sdrucciolevole: presegnala un tratto di strada che in particolari condizioni climatiche o ambientali può diventare sdrucciolevole (pavimentazione particolarmente viscida o levigata su cui ci si può scivolare).
  • Doppio senso di circolazione: segnala un tratto di strada che da senso unico diventa a senso doppio;
  • Segnale di caduta massi da destra o sinistra: preannuncia la possibile caduta di massi da destra o da sinistra e la possibile presenza di pietre sulla carreggiata. Bisogna quindi procedere a velocità moderata;
  • Salita ripida: è un segnale di pericolo che preannuncia una salita pericolosa e ne specifica la pendenza. È necessario percorrere la salita con prudenza, inserendo una marcia adeguatamente bassa;
  • Semaforo orizzontale: questo segnale si pone l’obiettivo di regolare i flussi di traffico. Viene collocato prima del semaforo e il cerchio giallo può essere sostituito da una luce gialla lampeggiante.
  • Segnale di altri pericoli: questo segnale riporta un punto esclamativo nero e segnala un pericolo generico e una strada pericolosa. Insieme a questo segnale è sempre presente un pannello integrativo che spiega qual è il pericolo al quale prestare attenzione.

I segnali di pericolo stradali possono essere anche temporanei, ossia posizionati solo per un determinato periodo di tempo. Collocati di solito presso un cantiere stradale, si differenziano per lo sfondo giallo.

 

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