Telefono in mano alla guida: patente sospesa fino a 6 mesi
Nuovo capitolo relativo all’uso del telefono alla guida. Per arginare questo fenomeno ormai diffusissimo e anche molto pericoloso (la distrazione dovuta all’uso del cellulare alla guida è la prima causa di incidenti), il Governo da diversi mesi sta lavorando a un decreto ad hoc con l’intenzione di inasprire le sanzioni, in questi giorni l’ennesima svolta: utilizzare il telefono alla guida potrebbe costare la sospensione della patente da uno a tre mesi per la prima infrazione e fino a 6 mesi in caso di recidiva. Vediamo i dettagli.
Telefono in mano alla guida: cosa cambierà con il nuovo decreto
Le sanzioni attualmente in vigore per l’utilizzo del cellulare alla guida non sono particolarmente severe: è prevista una multa da 160 a 646€ e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Se poi la multa viene pagata entro 5 giorni dalla contestazione, il costo si riduce del 30% e può scendere fino a 112€. Insomma, nonostante si tratti un un’infrazione piuttosto grave, l’automobilista distratto dal cellulare può cavarsela con la multa. Soltanto in caso di recidiva nell’arco di 2 anni, è prevista la sospensione della patente.
Con il nuovo decreto in programma, le cose cambieranno drasticamente perché già alla prima infrazione la patente sarà sospesa da uno a tre mesi e costerà 5 punti della patente. In caso di recidiva, a partire dalla seconda infrazione, la sospensione va da 2 a 6 mesi e 10 punti della patente. A questo si sommano anche le multe: da 322 euro a 1.294 euro per la prima infrazione e da 644 a 2.588 euro in caso di recidiva. Per evitare le sanzioni sarà sufficiente dotarsi di auricolare o usare il vivavoce.
Occorre fare una precisazione: parlare al telefono con il vivavoce non vi farà evitare la multa se tenete il telefono in mano. Per fortuna la tecnologia ci viene in aiuto e se i supporti che si attaccano al parabrezza proprio non piacciono, si può ricorrere a dei sistemi che consentono di integrare l’audio del telefono con gli altoparlanti dell’auto.
Un’emergenza per la sicurezza
L’iter di questo decreto è stato abbastanza burrascoso. Dopo una prima proposta di modifica dell’articolo 173 del Codice della Strada, il Governo ha optato per una revisione ‘morbida’, con sanzioni più leggere, di fatto ignorando l’input dato dalle forze di polizia.
Cellulari e smartphone sono dotati di funzioni sempre più avanzate: chat, selfie, email e social sono una tentazione troppo forte per chi è alla guida. Giuseppe Bisogno, Direttore del Servizio Polizia Stradale, aveva parlato di una vera e propria emergenza, perché questo genere di infrazioni sono sempre più frequenti e le sanzioni attuali non sarebbero sufficienti ad arginare il fenomeno. Ora il Governo è tornato alla linea dura e se fosse confermata questa norma, si paleserebbe la volontà reale di prendere sul serio i rischi alla sicurezza sulla strada dovuti all’uso del cellulare alla guida.