La Valle del Raganello
La Valle del Raganello si trova all’interno del Parco Nazionale del Pollino, il più grande parco nazionale italiano.
Il Raganello è un torrente fiero e testardo, che ha saputo scavare la sua strada tra le rocce calcaree, ed oggi scorre tra promontori rossicci, che i locali chiamano “timpe”, pareti di roccia a picco e cinque paesini: Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara, Francavilla Marittima e Alessandria del Carretto.
Preparatevi a paesaggi un po’ brulli e scostanti, a sentieri dalle linee vertiginose e colori bruciati, tutti da ammirare durante un’escursione o una discesa di canyoning. Qui il turismo di massa non esiste, l’ospitalità è sparsa in “alberghi diffusi” e le principali attrattive sono dedicate a chi ama stare all’aria aperta. Per il trekking, il consiglio è di recarsi alla Porta del Pollino, camminando immersi tra le timpe e il forte profumo delle erbe aromatiche, fino ad arrivare ad un altopiano dominato da enormi pini loricati, alcuni dei quali talmente antichi da essere quasi fossilizzati.
Le Gole del Raganello regalano invece brividi d’adrenalina e di freschezza grazie al torrentismo, da praticarsi tassativamente accompagnati da guide locali, per evitare esperienze spiacevoli.
Mantenervi in movimento durante la giornata vi aiuterà ad alleggerirvi dalle fatiche di quella che è invece è considerata dai locali la più importante attività a cui dedicarsi da queste parti, ovvero, mangiare! Pane di Cerchiara, ‘nduja, prosciutto, capocollo, soppressata, ricotte di capra fresche e peperoncini ad ogni pasto: no, non è una destinazione per chi disdegna le gioie della tavola.
L’ideale per esplorare la valle è fare base a Civita, piccolo borgo che si è meritato la “bandiera arancione”, e che saprà stupire con curiosi dettagli quali i comignoli artistici e le case kodra, le cui facciate ricordano dei volti antropomorfi.