Le benzine ‘premium’ hanno un rendimento superiore?
Ormai da qualche anno anche in Italia le maggiori insegne petrolifere propongono la distribuzione di benzine cosiddette ‘premium’ che dovrebbero garantire alle nostre auto una resa migliore. La domanda che molti si pongono è: che cos’hanno di speciale questi carburanti più costosi ed è vero che migliorano le prestazioni?
Cosa sono gli ottani
Non tutte le benzine sono uguali, è vero, o meglio non tutte bruciano nella stessa misura e per indicare questa maggiore o minore resistenza alla combustione viene impiegata l’unità di misura degli ottani. Per molti decenni in Italia non si è mai indicata la quantità di ottani presenti nei carburanti in vendita, o meglio i distributori fornivano benzina ‘standard’ senza alcuna percepibile differenza tra una miscela e un’altra. Lo standard in vendita nella maggior parte dei distributori corrispondeva a 95 ottani.
Cosa è cambiato
In tempi più recenti, alcune insegne petrolifere (tra cui ENI, Shell e Tamoil) hanno cominciato a distribuire benzine cosiddette ‘premium’, cioè dai 98 ottani in su, fino alla 100 ottani. A fronte di un prezzo di vendita più caro, queste benzine promettono migliori prestazioni del motore: miglior accelerazione in fase di ‘ripresa’, motore più scattante, in altre parole più sprint e vigore per il motore della nostra auto.
Le prestazioni dell’auto migliorano veramente?
La risposta è che soltanto alcune auto, di fascia alta, e con motori molto prestazionali possono trarre beneficio da questi carburanti, apprezzandone il maggiore sprint. Al contrario, il 90% delle auto in commercio funziona bene se alimentata con benzina normale, cioè a 95 ottani: rifornirle con una benzina ‘premium’ sarebbe uno spreco di soldi e non darebbe nessun risultato apprezzabile.
La questione degli ottani, infatti, era molto più importante agli albori del mercato delle automobili, in tempi nei quali non vi era una standardizzazione dei motori montati sulle auto: con motori molto differenti anche la benzina poteva avere una resa differente. Oggi tutta l’industria automobilistica si regge sulla standardizzazione, ragione che ha spinto anche il mercato dei carburanti ad adeguarsi.