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Tipi di pneumatici: come scegliere quelli giusti

Scegliere le gomme adatte alle condizioni meteorologiche e stradali è una decisione molto importante per gli automobilisti. Vediamo le caratteristiche degli pneumatici e quando sostituirli.

Gli pneumatici sono fondamentali per la trazione del veicolo, la sua stabilità e la sicurezza stradale; perciò vanno costantemente controllati per verificarne lo stato di mantenimento, il livello di usura, la pressione di gonfiaggio indicata dalla casa costruttrice e l’eventuale presenza di una foratura. Soprattutto prima di mettersi in viaggio bisogna accertarsi che le gomme siano in buone condizioni, e in caso di dubbi, bisogna rivolgersi al gommista o in un’officina professionale, per controllare il battistrada. Vediamo quali tipi di pneumatici scegliere e alcuni consigli per effettuare la sostituzione correttamente.

L’importanza degli pneumatici per la sicurezza

Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra i mezzi in circolazione e il suolo, svolgendo alcune funzioni indispensabili per la sicurezza del veicolo, sia nella stagione invernale con pioggia, ghiaccio e basse temperature, che nel periodo estivo con il caldo e l’asfalto rovente.

Gomme consumate o di scarsa qualità riducono le prestazioni della vettura, aumentando la possibilità di perdere aderenza, col rischio di compromettere lo spazio di frenata. Inoltre, quando sono usurate o non raggiungono la giusta pressione, aumentano i consumi di carburante. Per questo è fondamentale viaggiare sempre con pneumatici sicuri, non usurati e al giusto livello di gonfiaggio.

Sulle gomme passano tutte le forze e le sollecitazioni che la vettura scarica a terra; un veicolo con pneumatici sgonfi o di dimensioni non adeguate, richiede molta più energia per circolare, non assicurando un rotolamento regolare, specialmente in curva.

Grazie alla corretta pressione di gonfiaggio supportano l’intero peso della vettura e dei suoi occupanti. L’azoto o l’aria contenuti all’interno delle gomme agiscono come molla che aumenta in maniera sensibile il comfort durante il viaggio in auto, assorbendo le asperità del terreno.

Se l’attrito tra pneumatico e fondo stradale si riduce, ad esempio sulla neve o semplicemente quando piove, si rischia di compromettere l’aderenza e la sicurezza del veicolo.

Com’è fatto uno pneumatico

L’elemento esterno degli pneumatici è il battistrada che grazie al suo disegno e alla mescola più o meno morbida, assicura trazione al veicolo. Resiste all’usura e protegge l’intera struttura dello pneumatico, attutendo i traumi e i colpi. Il disegno del battistrada influisce sul comfort e sulla rumorosità della vettura, e determina la tenuta del veicolo sulla strada bagnata, ad esempio riducendo lo spazio di frenata e i rischi di aquaplaning. Il battistrada, grazie alle scanalature, consente il drenaggio e l’espulsione dell’acqua in caso di guida su strada allagata. Il disegno è composto da parti piene (tasselli) e parti vuote (incavi e lamelle) che in presenza di terreni viscosi, aiutano a migliorarne l’aderenza.

La tela, detta anche carcassa, costituisce la struttura portante dello pneumatico e permette di resistere a tutte le forze di carico, di frenatura e di sterzo che si creano tra ruota e manto stradale. È formata da fili di nylon sovrapposti e incrociati, oppure disposti in maniera radiale, che in base al loro differente spessore possono garantire resistenza o scorrevolezza.

La cintura radiale è un insieme di strati multipli formati da cavi o fili o fili d’acciaio, agganciata sotto il battistrada per avvolgere la circonferenza della carcassa. Serve a migliorare la resistenza dello pneumatico e a rendere più stabile il battistrada. La cintura radiale permette inoltre la distribuzione uniforme della pressione, e una maggiore impronta a terra.

Il fianco, o spalla, è composto da strisce di gomma molto resistenti e ripara le tele dagli agenti atmosferici e ossidanti, oltre a opporsi alle flessioni continue a cui lo pneumatico è sottoposto.

Il tallone è uno strato di tela gommata che unisce il cerchio e lo pneumatico ostacolando il deterioramento provocato dal suo sfregamento contro il bordo del cerchio.

Tipi di pneumatici: come scegliere quello adatto alle nostre esigenze

Quali sono i migliori? Come scegliere quelli che meglio si adattano alle nostre esigenze? Sul mercato sono disponibili ottime gomme e tantissimi modelli diversi, per caratteristiche, performance e prezzi.

La scelta dipende anche dallo stile di guida e dalle tipologie di vetture: guidare un fuoristrada in campagna con il fango o un SUV di grandi dimensioni in montagna, o in città su strade asciutte, ovviamente è diverso rispetto alle auto sportive ad alte prestazioni. Mescole dei materiali, dimensione, diametro dei cerchi e larghezza del battistrada presentano differenze che orientano la scelta. Vi sono vantaggi e svantaggi che vanno valutati, caso per caso, ricordando sempre che la priorità è la tenuta di strada del veicolo.

Per capire quali sono gli pneumatici adatti prima di tutto bisogna controllare la loro misura riportata sia sulla spalla della gomma, che nel libretto di circolazione, per evitare di ritrovarsi con gomme inadatte e che talvolta non possono neppure essere installate. Scegliete pneumatici con misure identiche a quelle riportate nel libretto, anche se è possibile montare coperture con misure differenti, ma in questo caso bisognerà ottenere una nuova omologazione presso la Motorizzazione Civile.

La distinzione principale è quella tra pneumatici estivi e invernali, oppure gomme quattro stagioni vale a dire che si possono utilizzare tutto l’anno. In questo caso la scelta va fatta considerando le condizioni climatiche in cui si usa il mezzo per la maggior parte dell’anno, e del numero dei chilometri che si percorrono.

Chi si trova a fare i conti con un clima freddo e contraddistinto da nevicate e gelate, dovrà affidarsi a pneumatici invernali, da alternare con quelli estivi nella stagione calda. Se invece gli spostamenti in macchina si svolgono in prevalenza in aree con temperature miti, si possono scegliere gomme quattro stagioni.

Altri due parametri importanti sono gli indici di carico e di velocità, entrambi riportati sul fianco della gomma, e all’interno del libretto di circolazione. Devono essere entrambi pari oppure superiori ai valori indicati nel libretto, in caso contrario non è possibile montare quelle gomme col rischio di sanzioni amministrative – e addirittura al sequestro dell’auto – in caso di controlli.

Tipi di pneumatici: controlli e manutenzione

Le gomme non hanno una data di scadenza, dipende soprattutto dell’utilizzo, dal modo di guidare e dal tipo di auto che si possiede. In Italia la legge prevede che vengano sostituite quando il battistrada ha un’altezza inferiore a 1,6 mm. Per quelle da neve, invece, lo spessore deve scendere sotto i 4 mm per il cambio.

Le gomme andrebbero cambiate anche in seguito a danneggiamenti, forature o rotture. In tutti i casi vanno sempre sostituiti gli pneumatici che hanno oltre 6 anni di vita.

Quelli montati sullo stesso asse devono essere identici o quasi e nel caso in cui la differenza di spessore tra i due è maggiore di 1,5 mm, allora è arrivato il momento di sostituirli.

L’ideale sarebbe sostituire sempre tutte le gomme nello stesso momento, ma se non è possibile allora si possono sostituire anche solo i due pneumatici sullo stesso asse, più usurati. Questo però, solo se si parla di gomme estive o quattro stagioni. In caso di pneumatici invernali, invece, è sempre raccomandabile sostituirli tutti e quattro assieme, per mantenere lo stesso livello di efficienza su ogni superficie. Stesso discorso, vale per le auto a quattro ruote motrici.

È bene ricordare che dal 15 ottobre, e comunque entro il 15 novembre, è obbligatorio montare gli pneumatici invernali (gomme termiche) che dovranno essere tenuti fino al 15 aprile, quando scatterà l’obbligo del montaggio delle gomme estive, più adatte al manto stradale asciutto. Chi non provvede al cambio ha comunque l’obbligo di portare le catene da neve a bordo, in modo da poterle montare in caso di necessità.

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