Revisione Auto: Quanto Costa, Scadenze e Sanzioni
La revisione auto è una delle scadenze più importanti per gli automobilisti. Ecco come adeguarsi alla normativa per non incorrere in multe salate!
- In cosa consistono i controlli della revisione auto
Controlla lo stato di salute della tua auto e in particolar modo alcune parti della vettura - Quanto costa la revisione
Ecco quanto puoi spendere per la revisione della tua auto - Le scadenze della revisione
Hai un’auto nuova o usata? Non lasciarti sfuggire la scadenza della revisione. - Sanzioni previste in caso di revisione scaduta
Tieni bene a mente la scadenza della revisione. - Novità in arrivo: il certificato di revisione
Per contrastare le truffe sul chilometraggio delle auto usate arriva il nuovo certificato di revisione. - Cosa accade se il veicolo non passa la revisione
Verifica e controlla l’esito della revisione. - Il bollino blu per la verifica delle emissioni
Sapevi che il bollino blu non esiste più?
La revisione auto è una delle scadenze più importanti per gli automobilisti, infatti è l’unico controllo che certifica in modo ufficiale che gli autoveicoli abbiano i requisiti di efficienza e sicurezza necessari per poter circolare senza rischi.
Le norme sono in costante evoluzione e i controlli sono sempre più stringenti: vediamo insieme in cosa consistono, quali sono i costi e le scadenze e a quali conseguenze va incontro chi circola con un mezzo non revisionato.
I controlli della revisione auto
La revisione periodica di un veicolo può essere paragonata ad una visita dal nostro medico di base, infatti serve a controllare qual è lo stato di salute dell’auto. La finalità ultima è quella di garantire la sicurezza sia per chi viaggia all’interno del mezzo, che per gli altri utenti della strada.
I controlli riguardano in particolar modo alcune parti della vettura:
- il sistema frenante;
- la fluidità dello sterzo;
- l’efficienza dell’impianto elettrico;
- l’usura di pneumatici e sospensioni;
- la rumorosità e le emissioni che fuoriescono dallo scarico;
- la visibilità assicurata da vetri, specchietti e lavavetri;
- lo stato del telaio e della carrozzeria;
- il corretto funzionamento degli equipaggiamenti omologati, come ad esempio le cinture di sicurezza.
Chi deve effettuare la revisione dell’auto deve recarsi presso una delle officine autorizzate, presso la Motorizzazione Civile o presso le officine ACI.
I centri di revisione devono essere precisi e scrupolosi e seguire attentamente la procedura indicata dalla legge, che in genere richiede dai 20 ai 25 minuti. La legge richiede anche che l’operatore controlli la corrispondenza tra il numero di telaio e la targa del mezzo, così da rilevare eventuali irregolarità.
Al termine della revisione, il conducente potrà conoscerne l’esito e in caso positivo verrà applicata un’etichetta sulla carta di circolazione con su scritto “regolare”.
Quanto costa la revisione auto
Il costo della revisione non subisce aumenti da ben 10 anni e di recente è stato proposto un aumento di 10€. L’aumento è stato invocato con forza dalle officine autorizzate, che per adeguarsi ai protocolli informatici sempre più avanzati a livello tecnico, devono affrontare delle spese elevate.
Allo stato attuale i costi della revisione sono quelli sempre:
- 45€ presso la Motorizzazione Civile;
- 62,25€ presso le officine ACI;
- 66,80€ presso i centri di revisione e le officine autorizzate.
È necessario portare con sé il libretto di circolazione in originale e chi volesse effettuare la revisione presso le officine della Motorizzazione Civile, deve ricordarsi di prenotare la revisione e di provvedere al pagamento del bollettino postale su c/c 9001 intestato al Dipartimento dei Trasporti Terrestri.
Tutte le scadenze della revisione auto
La revisione auto è obbligatoria e per evitare di incorrere in sanzioni, va effettuata prima della scadenza. La prima revisione va fatta entro 4 anni dall’immatricolazione, mentre le auto usate vanno revisionate ogni 2 anni.
Esiste comunque una certa tolleranza: se la prima immatricolazione è datata 20 dicembre 2017, la revisione va fatta entro il 31 dicembre 2021, quindi entro la fine del mese di scadenza.
Queste scadenze sono valide per auto e moto, ma anche per ciclomotori, veicoli furgonati, autocaravan, autocarri e rimorchi la cui massa complessiva non superi le 3,5 tonnellate. La revisione è invece annuale per i rimorchi superiori a 3,5 tonnellate, i veicoli adibiti al trasporto di persone con più di 9 posti (come ad esempio gli autobus), quelli adibiti al noleggio con conducente, i taxi, le ambulanze e i veicoli atipici, come le auto elettriche usate in città o le auto d’epoca.
Le sanzioni previste in caso di revisione scaduta
Chi circola con un veicolo non revisionato o con la revisione scaduta rischia una sanzione amministrativa da 159 a 639€. I recidivi che vengono beccati più volte senza la revisione rischiano ancora di più: in questo caso le multe partono da 1.842€ fino ad un massimo di 7.396€.
Trattandosi di una situazione particolarmente grave, in caso di recidiva il codice della strada prevede anche il fermo amministrativo per 90 giorni. Per ottenere di nuovo il libretto di circolazione, bisogna revisionare il veicolo presso la Motorizzazione Civile.
Se dal controllo risulta che la revisione è falsa, viene anche confiscato il veicolo e alla multa si aggiunge un’ulteriore sanzione amministrativa da 398 a 1.596€.
L’unico modo di evitare queste conseguenze spiacevoli rimane tenere bene a mente la scadenza della revisione e non circolare con la revisione scaduta. Possono circolare anche dopo la scadenza solo i veicoli che devono sottoporsi alla revisione annuale, ma solo nel caso in cui abbiano già prenotato la revisione prima della scadenza.
L’obbligo di revisione è previsto solo per i mezzi immatricolati in Italia, mentre non si estende a quelli immatricolati all’estero, anche se provenienti dall’Unione Europea.
In arrivo il certificato di revisione
A partire dal 20 maggio 2018 i centri di revisione e le officine autorizzate dovranno rilasciare un certificato di revisione e la finalità principale di questa nuova misura è quello di contrastare le truffe che si basano sul chilometraggio delle auto usate in vendita.
Infatti, il certificato deve riportare innanzitutto i dati identificativi del veicolo e in particolar modo la targa del mezzo, la sua categoria, il numero di telaio, i chilometri al momento della revisione, data, luogo e la denominazione del centro che ha effettuato i controlli.
La seconda parte del certificato di revisione contiene invece le informazioni relative all’esito della revisione e la scadenza successiva. I centri revisione hanno comunque il tempo per adeguarsi alla nuova normativa, purché lo facciano entro il 2021.
Questo sistema sarà particolarmente efficace per porre fine alle frodi legate alla manomissione del contachilometri, perché i dati contenuti nel documento saranno trasmessi al Ministero dei Trasporti. Sul Portale dell’Automobilista sarà possibile consultare il dato relativo al chilometraggio delle auto e dei motoveicoli, che sarà quindi pubblico e non modificabile.
Tra le misure proposte in Parlamento in tema di revisione, una ha fatto molto discutere e riguarda l’impossibilità di revisionare un veicolo se interessato da un fermo amministrativo oppure se il bollo auto non è stato pagato. La proposta è stata respinta, ma non escludiamo che possa essere presa di nuovo in considerazione in un futuro non troppo lontano.
Cosa accade se il veicolo non passa la revisione
Al termine della revisione viene sempre apposta un’etichetta sulla carta di circolazione. Quando l’esito è positivo, nell’etichetta c’è scritto “regolare”, mentre in caso di esito negativo l’etichetta può riportare la scritta “ripetere”.
In questo caso il veicolo può circolare per un mese, ma ci sono dei problemi che richiedono degli interventi da parte del meccanico o dal carrozziere. Nella maggior parte dei casi si tratta di normali interventi di manutenzione, come può essere ad esempio il cambio degli pneumatici. Dopo le riparazioni il mezzo dev’essere sottoposto ad un nuovo controllo per superare la revisione.
Quando il problema riscontrato in sede di revisione è molto grave l’etichetta riporta invece la scritta “sospeso dalla circolazione”. Le condizioni del mezzo non sono idonee alla circolazione e potrà riprendere a circolare solo dopo le necessarie riparazioni. Il successivo controllo accerterà se i problemi esistenti sono stati risolti oppure no.
Il bollino blu per la verifica delle emissioni
Fino al 10 febbraio 2012 i mezzi a benzina, diesel, gas, GPL e metano, avevano bisogno del bollino blu per circolare in città. Il bollino attestava che le emissioni inquinanti rispettassero determinati parametri fissati dalla legge.
Oggi l’adempimento del bollino blu è stato inglobato nell’obbligo di revisione. In questo modo basta un unico controllo e non è più previsto il rilascio dell’adesivo blu da appiccicare sul parabrezza.
Anche il costo del bollino blu è compreso in quello della revisione e il mancato rispetto dei limiti relativi alle emissioni inquinanti è sanzionato allo stesso modo della revisione scaduta o irregolare.