e-Call obbligatorio in auto da marzo 2018
A partire dal marzo 2018 tutte le auto di nuova immatricolazione saranno dotate dell’e-Call, un sistema automatico che invia un segnale di soccorso al 112 (che è il numero d’emergenza standard in Europa) in caso di incidente. Un intervento tempestivo dei mezzi di soccorso potrebbe salvare 2.500 vite ogni anno e ridurre la gravità delle lesioni riportate dalle persone presenti nell’abitacolo.
E-Call, la tecnologia che salva vite umane in strada
Non è la prima volta che la tecnologia si mette al servizio della sicurezza in strada, ma stavolta si tratta di una vera e propria rivoluzione che potrebbe ridurre drasticamente il numero di vittime della strada e i casi di gravi lesioni dovute al ritardo nei soccorsi. In caso di incidente stradale la tempestività del primo intervento medico può fare la differenza e l’immediatezza della segnalazione è il punto di forza dell’e-Call.
Come funziona esattamente l’e-Call?
Quando il veicolo è coinvolto in un grave incidente, parte in automatico una chiamata al 112 e in contemporanea vengono inviati anche i dati relativi al sinistro: l’ora dell’impatto, l’esatta ubicazione del veicolo e la direzione di marcia. A questo punto la macchina dei soccorsi ha tutte le informazioni necessarie per intervenire sul posto e prestare l’assistenza medica nel più breve tempo possibile. Altri dettagli potranno essere forniti dalle persone che si trovano nell’abitacolo, se coscienti.
L’e-Call sarà obbligatorio in tutte le auto immatricolate a partire dal marzo 2018, ma i test su strada vanno avanti dal 2010. Il sistema che sta alla base del suo funzionamento è molto più complesso di quel che potrebbe sembrare, perché coinvolge operatori pubblici e privati, ma anche diversi centri di smistamento delle telefonate per fare una prima scrematura delle chiamate false o partite per errore.
I benefici dell’e-Call
Il sistema e-Call promette di ridurre del 50% il numero dei morti e dei feriti gravi in strada. I benefici di questa tecnologia vanno al di là della sicurezza, perché le informazioni ricevute potranno essere usate per ripristinare la viabilità più rapidamente, ridurre il numero di incidenti secondari e decongestionare il traffico, con una minore produzione di CO2.
L’e-Call system potrebbe essere esteso anche sui mezzi pesanti e su quelli a due ruote. In una fase successiva del progetto, i dati provenienti dalle auto potrebbero essere usati anche per ottenere informazioni sul traffico e sulla sicurezza, come se le auto fossero dei sensori al servizio delle autorità preposte alla viabilità. È ancora presto per cogliere tutte le implicazioni che questa tecnologia porterà con sé, ma intanto l’obiettivo principale è un beneficio in termini di sicurezza.