Riconoscimento del terreno: la guida autonoma applicata ai fuoristrada
Un fuoristrada in grado di procedere in totale autonomia e di mappare la strada prima ancora di averla percorsa: sembrerebbe fantascienza se non fosse un progetto concreto nel quale sono impegnati gli ingegneri Jaguar Land Rover, più che mai decisi a rivoluzionare il mercato dell’auto. Il fuoristrada a guida autonoma vedrà la luce non appena i tecnici riusciranno ad associare la funzione di due tipi di tecnologia differenti, il Surface ID e il Terrein Based Speed Adaptation.
Fuoristrada con guida autonoma, Surface ID è la chiave
Per potersi auto-condurre, il fuoristrada dovrà essere capace di rilevare il miglior tipo di assetto di guida in rapporto alla tipologia di terreno sul quale si troverà in quel momento. L’insieme di queste funzionalità risponderà al Surface ID, che sarà in grado di prevedere un cambio di superficie anche 5 metri prima che il veicolo ci vada sopra grazie ad un sensore a ultrasuoni collocato sul parafanghi anteriore. Le varietà di terreno che si possono incontrare sono molteplici, per questo gli ingegneri JLR stanno cercando di incrementare il più possibile la sensibilità del sistema andando a solcare più tipi di superfici possibili. Di certo servirà una grande quantità di dati per costruire un’impalcatura all’altezza. Ma c’è dell’altro.
Terrein Based Speed Adaptation, a cosa serve?
A proposito di capacità di riconoscimento del terreno, grazie a due videocamere 3D la tecnologia Terrein Based Speed Adaptation mapperà l’ambiente circostante in un raggio di circa 30 metri. Alterazioni di pendenza, tipologia di asfalto, restringimenti, terreni sconnessi, fossi: il sistema analizzerà ogni variabile facendo sì che sterzo, velocità, altezza di marcia, sensori di parcheggio e quant’altro possano allinearsi ai dati raccolti. Perché il tutto funzioni le due tecnologie, la tecnologia basata sugli ultrasuoni e il sistema di mapping 3D, dovranno risultare perfettamente integrate a bordo della vettura.