Vi presentiamo “Dot”, lo smartwatch in braille
Nel ruolo di semplificazione che la tecnologia svolge al servizio dell’uomo rientra anche il compito di rimpicciolire il gap procurato da alcune disabilità. Dot, il nuovo smartwatch pensato per le persone non vedenti, nasce proprio con questo obiettivo. Dot, smartwach dal design originale, consentirà alle persone non vedenti di leggere i messaggi dei propri dispositivi connessi tramite tecnologia Bluetooth.
Leggere i messaggi dei dispositivi in braille
I non vedenti avranno la possibilità di leggere in braille i messaggi che arrivano sui propri dispositivi. Basterà farli comunicare tramite Bluetooth con questo innovativo smartwatch.
All’apparenza sembra un normale orologio, ma dietro a un design elegante si nascondono alcune funzionalità assolutamente d’avanguardia. Al posto del display touch, Dot è dotato di una serie di piccoli bottoni che compongono le parole in braille.
Il felice matrimonio tra la tecnologia e il braille
Per sviluppare Dot sono serviti 3 anni. Non è stato facile trovare una soluzione per proteggere i bottoncini ritraibili e al tempo stesso fare in modo che potessero essere percepiti al tatto. I bottoni si azionano velocemente e sono sufficientemente piccoli.
Questo matrimonio tra la tecnologia e il braille continuerà a dare i suoi frutti: si sta già pensando allo sviluppo di un Dot Pad, un tablet dotato degli stessi bottoncini ritraibili dello smartwatch. I primi esemplari di questo tablet innovativo sono stati commissionati da Google.
Il governo del Kenya ha invece ordinato ben 8.000 Dot Mini. A dimostrazione dell’interesse verso il connubio tra dispositivi tecnologici e braille, il progetto ha ricevuto diversi finanziamenti e gli ordini complessivi per il prossimo anno sono già intorno alle 40.000 unità.
Il prezzo di Dot è accessibile a tutti: solo 320€ a fronte di un beneficio inestimabile per i non vedenti, che potranno utilizzare in piena autonomia i propri dispositivi e fare ancora più cose, rapidamente e con facilità, di quanto i dispositivi tecnologici attualmente in commercio non consentano.