Anche nel 2023 la distrazione alla guida resta il problema principale
Vediamo i dati del 2023 della Polizia Stradale sul comportamento degli automobilisti italiani. Calano gli incidenti mortali ma le persone al volante sono ancora troppo distratte
La Polizia Stradale ha reso pubblico il report sulle attività svolte nel 2023. Una fotografia aggiornata sulle violazioni del Codice della Strada, conducenti controllati, comportamenti sanzionati, incidenti, sostanze vietate e stupefacenti sequestrate. Tutto quello che è stato monitorato sulle strade e autostrade italiane, durante le indispensabili attività di controllo e regolazione della mobilità.
- I dati del 2023
Calano gli incidenti mortali, ma l’alta velocità resta un grosso problema - La distrazione alla guida è la prima causa di incidenti
Sulle strade extraurbane la guida distratta e l’andamento indeciso sono il problema principale - Le attività della Polizia Stradale
Impiegate 1.500 pattuglie giornaliere per monitorare 450.000 km di strade
I dati del 2023
Vietato abbassare la soglia dell’attenzione, ma nel 2023 i dati complessivi sono finalmente incoraggianti con una riduzione degli incidenti stradali rilevati, passati da 45.387 nel 2022 a 44.778. Ma il dato più importante riguarda la riduzione degli incidenti con persone decedute, passati da 521 a 449, con una riduzione del 17,1% del numero delle persone morte (495). Un altro numero positivo riguarda la riduzione del 3,9% degli incidenti con feriti, passati da 16.402 a 15.760, con una riduzione del 2,7% delle persone che hanno riportato lesioni, scese da 25.374 a 24.701. Tra i vari comportamenti pericolosi, bisogna prestare particolare attenzione all’eccessiva velocità, responsabile di numerosi incidenti, che ha fatto registrare 739.704 violazioni (421.973 lo scorso anno).
È troppo presto per dire se questi sono risultati episodici oppure se dopo tanti anni di campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, di controlli e attività di prevenzione, qualche tendenza positiva comincia ad emergere. Bisognerà vedere nei prossimi mesi se questo trend positivo si confermerà, ma almeno possiamo registrare una riduzione della mortalità dopo la crescita registrata negli ultimi anni, in seguito alla fine dei lockdown.
La distrazione alla guida è prima causa di incidente
Integrando i dati della Polizia Stradale con quelli pubblicati dall’ISTAT, possiamo osservare altre evidenze specifiche: tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi.
Tra le altre cause più rilevanti, la manovra irregolare, la mancanza della distanza di sicurezza, la mancanza di precedenza al pedone e il comportamento scorretto del pedone rappresentano rispettivamente il 7,7%, il 7,0%, il 3,3% e il 2,7% delle cause di incidente.
La prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (16,3%), seguita dalla guida distratta (12,7%) mentre sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (15,0%), seguita dalla velocità (13,7%).
Le attività della Polizia Stradale
Per lo svolgimento delle attività di prevenzione, rilevazione, accertamenti, soccorso, tutela del territorio e scorte, la Polizia Stradale impiega una media di 1.500 pattuglie giornaliere. Basti pensare che sui 7 mila chilometri della rete autostradale italiana e su una rete primaria nazionale di oltre 450.000 Km si muove un parco circolante pari ad oltre 42.000.000 di veicoli, e che l’incidenza del trasporto su gomma arriva a rappresentare il 90% circa del traffico interno viaggiatori e il 62% di quello merci complessivo.
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