Viaggiare in sicurezza

Educare, prevenire, proteggere: nasce la campagna “Sulla strada”

Un percorso a tappe per tutte le età, dai bambini ai giovani adulti, con dati aggiornati sull’incidentalità e un piano 2025-29 ispirato alla Vision Zero

Ogni giorno, sulle strade dell’Emilia-Romagna, migliaia di persone intrecciano i propri percorsi: chi studia, chi lavora, chi si sposta per necessità o semplice desiderio di libertà. In questo scenario, la nuova campagna Sulla strada: stop al passato. Sii presente. Vivi il futuro, declinata per fasce d’età, nasce dall’impegno dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale insieme al sistema sanitario territoriale, con un obiettivo di riportare al centro le persone (non i veicoli).

L’iniziativa è pensata per parlare a tutte le generazioni, con linguaggi, materiali e approfondimenti dedicati, perché il tema della sicurezza stradale non è mai neutro: cambia con l’età, le abitudini di mobilità, i rischi e le responsabilità che ognuno porta con sé.

  • Educare, prevenire, proteggere: nasce la campagna “Sulla strada”
    Un percorso a tappe che accompagna le persone dall’infanzia all’età adulta
  • Emergenza sicurezza negli under 30
    In un anno 35 morti e oltre 5.100 feriti sulle strade
  • Il piano 2025-29 dell’Osservatorio regionale
    Prevenzioni, dati e formazione. Un programma per l’intera legislatura ispirato alla Vision Zero

Educare, prevenire, proteggere: nasce la campagna “Sulla strada”

La campagna “Sulla strada” è un percorso di comunicazione ed educazione che accompagna le persone dall’infanzia all’età adulta, spiegando come cambiano i rischi, le responsabilità e i comportamenti necessari per muoversi in sicurezza. È un progetto regionale articolato per fasce d’età, con linguaggi e contenuti diversi, pensato per parlare a bambini, adolescenti, giovani adulti, adulti e anziani.

L’iniziativa mette a disposizione materiali informativi, consigli pratici, dati aggiornati e contenuti digitali che aiutano a interpretare la strada come un luogo da vivere con consapevolezza. A questo si affiancano incontri territoriali, attività educative, laboratori e momenti formativi sviluppati insieme alle scuole, alle università e ai servizi sanitari regionali.

Ogni segmento della popolazione riceve un messaggio personalizzato: protezione e vigilanza per i più piccoli, attenzione e regole di base per chi inizia a muoversi da solo, scelte responsabili per i giovani che guidano, fino ai temi legati alla fragilità e alla mobilità sicura per le persone più anziane.

Le sue prime tappe, ospitate da atenei e istituzioni locali, raccontano perché sia necessario rinnovare il patto educativo tra comunità, scuola, università e servizi pubblici: ridurre gli incidenti, accompagnare i più giovani verso scelte consapevoli e promuovere la mobilità come spazio di autonomia, sì, ma anche di attenzione e cura reciproca. Perché vivere la strada in sicurezza è un diritto, e allo stesso tempo una responsabilità condivisa.

Emergenza sicurezza negli under 30

Nel 2024, in Emilia-Romagna, la fascia 18-29 anni ha rappresentato una quota rilevante dell’incidentalità stradale: 35 giovani hanno perso la vita (il 12,8% del totale regionale) e oltre 5.100 sono rimasti feriti (quasi il 24% del totale). Il fenomeno riguarda in modo omogeneo tutte le province, con numeri particolarmente elevati nelle aree più popolose e nei poli universitari.

Le principali cause sono distrazione – spesso legata all’uso dello smartphone – e guida in stato di ebbrezza. La componente maschile risulta nettamente più esposta: gli uomini costituiscono l’86% delle vittime e circa due terzi dei feriti.

Quanto ai mezzi coinvolti, i decessi si concentrano soprattutto su motocicli e autovetture, mentre tra i feriti emerge una forte varietà di situazioni: auto, moto, biciclette, monopattini elettrici e anche spostamenti a piedi. Un quadro che conferma come la mobilità dei giovani sia multimodale e richieda interventi specifici per ogni tipo di spostamento.

Prevenzione, dati e formazione: il piano 2025-29 dell’Osservatorio regionale

La sicurezza stradale, in Emilia-Romagna, entra in una nuova fase di programmazione grazie a un piano quinquennale che abbraccia tutte le età e tutti i modi di vivere la mobilità. Dal supporto ai neogenitori alla sensibilizzazione sull’uso responsabile delle tecnologie, fino agli strumenti didattici per le scuole e ai percorsi dedicati a pedoni, ciclisti, motociclisti e persone anziane, il nuovo Programma 2025-2029 dell’Osservatorio regionale punta a costruire una cultura della prevenzione continua.

Per la prima volta si estende per l’intera legislatura, allineandosi alle strategie nazionali ed europee e interpretando la sicurezza non solo come tutela individuale, ma come condizione essenziale per città più vivibili e comunità più sane. Al centro c’è la filosofia della Vision Zero: l’idea che nessuna vita persa sulla strada sia accettabile, e che il cambiamento richieda un approccio sistemico, etico e condiviso.

Il piano prevede raccolta e analisi strutturate dei dati, un report annuale, un cruscotto informativo regionale, incontri con enti locali e Forze dell’ordine, e un rafforzamento degli Osservatori provinciali. Inoltre, nasce un Gruppo di lavoro multidisciplinare, insieme a nuove collaborazioni con università, istituzioni italiane ed europee e network internazionali, per trasformare la ricerca, la formazione e il confronto in strumenti concreti di sicurezza.

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