Gentle mobility: il galateo della sicurezza in auto
Campagne di sensibilizzazione per contrastare la guida maleducata e pericolosa. Decalogo per la mobilità gentile e responsabile.
Traffico, mezzi pubblici, sharing mobility e migliaia di pedoni che si muovono spesso distrattamente rendono le grandi città complesse e rischiose per la sicurezza stradale. Alle violazioni del Codice della Strada si aggiunge la mobilità distratta e maleducata, causata da stress, noncuranza e poco rispetto per sé e per gli altri. Ecco perché c’è sempre più bisogno di promuovere la “gentle mobility”, ossia una mobilità gentile che consenta ai pedoni, guidatori dei diversi mezzi privati e pubblici, di spostarsi in sicurezza con tutti i vantaggi che ne conseguono, sia a livello sociale, sia dal punto di vista ambientale. Da Parigi a Bogotà, da San Francisco a Londra, sono decine le iniziative che in giro per il mondo stanno promuovendo questo nuovo trend globale. A Milano, grazie all’agenzia creativa internazionale Dentsu Creative, è nato un contest tra oltre 150 studenti per promuovere la mobilità gentile attraverso una campagna di comunicazione d’impatto ad hoc.
Vediamo di cosa si tratta.
- Gentle Mobility: la sicurezza in città
Metropoli troppo rischiose a causa di comportamenti scorretti e maleducati alla guida - Gentle mobility: i dati sugli incidenti in città
Oltre 7 incidenti su 10 avvengono nei centri abitati. Il 73% dei sinistri avviene in un contesto urbano - Gentle mobility: i comportamenti meno accettati
Scarsa tolleranza per auto e moto posteggiati in zone vietate e la mancata precedenza all’uscita dei mezzi - Gentle Mobility: il decalogo della sicurezza
Dieci semplici regole da seguire per facilitare la vita di tutti e alzare il livello di sicurezza stradale
Gentle Mobility: la sicurezza in città
Da uno studio condotto recentemente risulta che in Italia le città con la mobilità più maleducata sarebbero Roma seguita da Milano e Napoli. La percezione è molto negativa, i comportamenti scorretti alla guida sembrano ormai prendere il sopravvento, soprattutto nelle fasce orarie con la maggiore concentrazione di traffico e tensione, e coinvolgono tutti gli utenti della strada, dalle auto ai monopattini che sfrecciano sui marciapiedi contromano. Tutte motivazioni valide per promuovere la nuova mobilità gentile con campagne di comunicazione ad hoc. Dall’Italia all’Europa, la gentle mobility sta contagiando le grandi città. A Parigi è nato il progetto “15-minute city” per una riqualificazione urbana completa che garantisce ai cittadini attività quotidiane, a 15 minuti a piedi o in bicicletta. Ma anche fuori dall’Europa, ad esempio a Bogotà la domenica e nei giorni festivi c’è la “Ciclovia” che vieta alle auto di circolare in alcune zone. Un tema, quello della mobilità gentile, ancora poco esplorato e comunicato, ma che sta a cuore a tutti per la protezione degli utenti della strada e che ogni guidatore dovrebbe conoscere.
Gentle mobility: i dati sugli incidenti in città
Iniziative motivate da numeri drammatici. Stando a quanto indicato da un recente report Aci, oltre 7 incidenti stradali su 10 avvengono nei centri abitati. Il 73% degli incidenti avviene in un contesto urbano, il 19,4% in extra-urbano e il rimanente su autostrada o tangenziale. Gli utenti deboli, pedoni, ciclisti, ciclomotoristi e motociclisti, comprendono il 48% dei decessi. Secondo l’ultimo rapporto Istat, solo a Roma si segnalano quasi 10mila incidenti, segue Milano, con poco più di 7mila e Torino con meno di 3mila, circa un terzo delle morti totali coinvolgono pedoni o biciclette. Purtroppo, infatti, anche a piedi non si viaggia sicuri e la mortalità per i cittadini a passeggio risulta di 4,6 volte superiore alla mortalità di coloro che sono alla guida di un’auto. Numeri che descrivono un’emergenza nazionale.
Gentle mobility: i comportamenti meno accettati
Quali sono gli atteggiamenti ritenuti pericolosi e intollerabili da chi si muove in città? Sono stati intervistati 1.200 cittadini e risulta che per gli uomini è inaccettabile vedere auto o mezzi condivisi parcheggiati su marciapiedi e strisce pedonali (34%) oppure imbattersi in persone in monopattino che circolano a zig zag in mezzo alla carreggiata (29%), in ciclisti al di fuori delle corsie loro dedicate, magari affiancati (26%); a chiudere la top 5 al maschile ci pensano coloro che non lasciano il posto ad anziani o signore sui mezzi pubblici (23%) e chi abbandona shared-car e shared-scooter sporchi o in condizioni tali da non essere utilizzabili dal fruitore successivo (19%). La classifica dei comportamenti stradali inaccettabili, per le donne è diversa: forte disappunto per chi sale sui mezzi pubblici senza dare la precedenza a chi deve uscire (43%), abbandonare i mezzi smart condivisi al di fuori della città (35%), attraversare la carreggiata dove non è possibile, anche in bicicletta o in monopattino (28%). Chiudono la classifica la velocità eccessiva con cui si circola nelle aree pedonali (17%) e la maleducazione dei conducenti, sia di veicoli pubblici sia privati, che raramente lasciano attraversare i pedoni sulle strisce pedonali (12%).
Gentle Mobility: il decalogo della sicurezza
La “gentle mobility” è promossa anche da un panel di esperti che hanno stilato il galateo della mobilità gentile con 10 semplici regole che ogni utente della strada, conducente o pedone, dovrebbe seguire per vivere più serenamente la mobilità, evitando danni, collisioni, multe e decurtazione dei punti sulla patente:
- Mettersi al volante in condizioni psicofisiche ottimali, evitando di guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in stato di ebrezza. Da non sottovalutare neppure la stanchezza.
- Quando si guida qualsiasi mezzo, occorre essere consapevoli di ciò che si fa, agendo nel pieno rispetto degli altri guidatori o pedoni;
- Guidare il proprio mezzo con attenzione e prudenza, conoscere e rispettare le regole del codice stradale, rispettare i limiti di velocità e la distanza di sicurezza;
- Preferire soluzioni sostenibili come i mezzi pubblici o scegliere di muoversi a piedi o in bicicletta, contribuendo così ad abbassare le emissioni nocive nell’aria;
- Parcheggiare solo negli spazi consentiti, con le ruote all’interno delle strisce segnaletiche;
- Evitare di transitare con il proprio mezzo dove non è consentito, evitare di pedalare in bicicletta sul marciapiede o passare con la macchina nelle aree pedonali;
- Segnalare spostamenti e cambio di corsia con gli appositi indicatori di direzione;
- Dare la precedenza sui mezzi pubblici, garantire sempre la seduta alle fasce d’età più deboli come anziani, donne incinte, bambini e offrire assistenza in caso di necessità;
- Lasciare il mezzo in condivisione in un’area che non ostacoli la viabilità;
- Non sporcare e non fumare se si viaggia in compagnia di altri passeggeri.
A questi preziosissimi consigli suggeriamo di aggiungere la corretta manutenzione della vettura, auto elettriche incluse, e dei sistemi di sicurezza (impianto frenante, ABS antibloccaggio, ESP e dispositivi di sicurezza attivi, sistemi di controllo della stabilità e aderenza alla strada, airbag). Indossare sempre le cinture di sicurezza, controllare la pressione delle gomme, specialmente prima di un lungo viaggio, e prestare la massima prudenza quando viaggiate con dei bambini a bordo, per una mobilità sicura, riducendo i rischi.
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