“Guida e Basta” e “Non chiudere gli occhi” per sensibilizzare gli automobilisti
Le campagne di sensibilizzazione on air per la sicurezza stradale, rivolte specialmente ai giovani. Messaggi forti per aumentare la consapevolezza e ridurre i rischi
Informare e motivare gli utenti della strada per adottare comportamenti corretti, rispettare il Codice della Strada, evitare incidenti e tragedie: sono gli obiettivi delle numerose campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale realizzate negli ultimi anni, per tentare di provocare dei cambiamenti concreti sugli stili di guida e sul rispetto delle regole. Durante l’estate le strade sono molto trafficate e la sicurezza stradale è particolarmente a rischio, perciò, le campagne di sensibilizzazione amplificate su tutto il territorio nazionale, assumono un ruolo molto importante.
Vediamo le campagne più recenti e attualmente in onda, realizzate da Anas, Autostrade per l’Italia, Ministero delle Infrastrutture e Polizia di Stato.
Tutti gli utenti della strada sono vittime potenziali, e al tempo stesso tutti gli automobilisti devo prestare prudenza. Specialmente i più giovani (under 35), spesso troppo disinvolti e incauti al volante, vanno coinvolti e sensibilizzati sulle conseguenze potenzialmente gravissime dei comportamenti pericolosi alla guida.
- “Guida e Basta”
Il nuovo spot per dire basta alle distrazioni, alle droghe e all’alcol - “Non chiudere gli occhi”
Maggiore consapevolezza, la sicurezza stradale riguarda tutti
Guida e Basta
Per sensibilizzare gli utenti della strada e richiamare all’adozione di comportamenti responsabili, Anas ha realizzato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, nell’ambito della campagna “Guida e Basta”, un nuovo spot, in versione televisiva e radiofonica, sulla sicurezza stradale, rivolto principalmente a ragazzi dai 18 ai 34 anni.
“Guida e Basta” è il claim del video diffuso sulle reti Rai (spot tv e radio), su la7, Mediaset, Radio Italia e Radio Italia TV e sui profili social di Anas. Un forte richiamo per dire: basta con le distrazioni. Basta con l’uso del cellulare. Basta con l’uso di alcol e droghe. Mettersi alla guida dell’auto è un atto di responsabilità e di rispetto delle regole. Il viaggio su strada non può rappresentare un rischio per la propria vita e quella degli altri.
La campagna Anas sulla sicurezza stradale “Guida e Basta” è dedicata ai rischi che derivano dalla distrazione, dall’abuso di alcol, dall’assunzione di sostanze stupefacenti, dalle cattive abitudini alla guida e dal mancato rispetto delle regole del codice della strada, tra cui eccesso di velocità, mancato uso degli indicatori di direzione e mancato uso della cintura.
Non chiudere gli occhi
“Non chiudere gli occhi. La sicurezza stradale riguarda anche te” è il titolo della campagna che mira ad accrescere la consapevolezza in chi l’ascolta, superando l’indifferenza che spesso riguarda ognuno di noi di fronte al numero enorme delle vittime su strada. Prodotta da Autostrade per l’Italia e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, la campagna pubblicitaria per la sicurezza stradale invita a non rimuovere dalla propria consapevolezza un dramma quotidiano come quello degli incidenti. Nello spot si assiste a una scena familiare, una madre che saluta il figlio, piccoli gesti quotidiani: la cena pronta, un dialogo surreale, la notizia dell’imminente dell’incidente mortale, il mancato rientro a casa, la reazione della madre in bilico tra assurdo, indifferenza e fatalismo. Un messaggio molto efficace, non convenzionale, per stimolare l’attenzione e la riflessione.
Gli incidenti stradali sono spessissimo causati dalla distrazione alla guida, come recentemente confermato dall’indagine ISTAT e ACI sia su strade urbane, che extraurbane. La graduatoria vede ai primi posti proprio la distrazione del conducente, che spesso è attribuita all’utilizzo degli smartphone durante la guida (15%), seguita dal mancato rispetto della segnaletica stradale (14%) e dalla velocità elevata (10%).
Le campagne di sensibilizzazione, inserite in un’ampia strategia educativa e preventiva, possono contribuire concretamente a ridurre i rischi e il numero delle vittime sulle strade. Specialmente le generazioni più giovani, under 35, vanno coinvolti e sensibilizzati sulle conseguenze potenzialmente gravissime, di comportamenti pericolosi alla guida.
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