La sicurezza stradale deve essere una priorità
Nel 2022 sono aumentati gli incidenti e in Italia si registra un indice di mortalità altissimo. Si punta sulle campagne di sensibilizzazione e sul PNSS 2030
Il primo semestre del 2022 è stato caratterizzato da una forte ripresa della mobilità e della conseguente incidentalità. Gli utenti vulnerabili continuano, purtroppo, a rappresentare una quota molto elevata delle vittime.
- Troppe vittime sulle strade
Forte aumento dei sinistri rispetto al 2020, segnato dalle limitazioni per la pandemia - Le distrazioni sono spesso fatali
Chattare o inviare sms equivale a guidare bendati - Le campagne di sensibilizzazione in Italia
Spazi di educazione stradale nelle scuole e particolare attenzione agli over 65 - La campagna di sensibilizzazione del Comune di Bologna
In prima linea sul fronte della sicurezza stradale anche i Comuni con campagne di sensibilizzazione dedicate.
Troppe vittime sulle strade
Solo nel periodo tra 1° gennaio e il 30 giugno 2022, secondo il report Istat- Aci, 81.437 incidenti hanno causato 1.450 morti e 108.996 feriti: in media 450 incidenti, 8 morti e 602 feriti ogni giorno. Rispetto al 2020, segnato dalle maggiori limitazioni per la pandemia, è evidente il forte aumento degli incidenti, ma se allarghiamo il focus agli ultimi vent’anni il trend dei sinistri, con e senza vittime, è in diminuzione. Le incessanti campagne di sensibilizzazione, oltre alla disponibilità di veicoli più sicuri ed equipaggiati, hanno prodotto qualche risultato positivo. Non è tuttavia sufficiente: l’indice di mortalità generale sulle strade nel nostro Paese resta enorme.
Le distrazioni sono spesso fatali
Le distrazioni al volante, quasi sempre causate dall’utilizzo dello smartphone, oltre alla velocità elevata, mancato rispetto della distanza di sicurezza e della segnaletica stradale, sono errori molto frequenti che si commettono quando si è al volante di una macchina, uno scooter o bicicletta. Guidare un veicolo dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, oppure chattare o inviare sms mentre si guida o si attraversa la strada, è estremamente pericoloso, per sé e per gli altri utenti della strada. Basterebbe pensare a pochi semplici numeri per rendersi conto del rischio che si corre: inviare sms, chattare o controllare la posta mentre si è al volante equivale a guidare alla cieca, come fossimo bendati, per almeno 10 secondi. In quel lasso di tempo, a 40 chilometri all’ora, si percorrono almeno 110 metri, in cui può succedere di tutto.
Le campagne di sensibilizzazione in Italia
In Italia sono in corso da molti anni numerose campagne di sensibilizzazione per fare appello alla prudenza, con programmi educativi nelle scuole primarie a cui spesso partecipa la Polizia stradale. Come espresso anche dal Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, “se si considerano le vite stroncate e le lesioni gravi riportate da ciclisti, pedoni, anziani, disabili, utenti vulnerabili della strada, emerge con chiarezza quanto sia prioritario rafforzare la sicurezza nella mobilità”. Una rinnovata cultura della sicurezza, se adeguatamente supportata nel tempo, potrà sicuramente minimizzare al massimo i rischi sulla strada.
A queste iniziative si aggiunge il nuovo Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030 (PNSS 2030) che ha l’obiettivo di ridurre del 50% entro il 2030 le vittime e i feriti gravi degli incidenti, come indicato dalla Commissione europea e dall’Agenda 2030 dell’ONU.
Si stima un investimento di 1,4 miliardi di euro fino al 2030 per il miglioramento delle infrastrutture e della sicurezza dei veicoli, anche attraverso l’uso dell’innovazione tecnologica, aumento dei controlli delle forze di Polizia, aumento delle zone con limite di velocità a 30 km/h nei centri urbani, aggiornamento dei criteri di progettazione delle strade e manutenzione programmata delle strade. Miglioramento dello stato di illuminazione delle strade, soprattutto in prossimità degli attraversamenti e realizzazione di piste ciclabili.
Il piano prevede anche nuove campagne di informazione e di comunicazione sui fattori di rischio e sulla necessità di adottare comportamenti prudenti, con la proposta di inserire spazi di educazione stradale anche nelle scuole, oltre a dedicare particolare attenzione agli over 65, con progetti formativi per migliorare le conoscenze e l’uso degli strumenti tecnologici a bordo dei veicoli.
La campagna di sensibilizzazione del Comune di Bologna
In prima linea sul fronte della sicurezza stradale anche i Comuni con campagne di sensibilizzazione dedicate.
In occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, domenica 20 novembre, il Comune di Bologna in collaborazione con Città metropolitana ha dato il via alla campagna di sensibilizzazione dal titolo “Mettiamoci un freno”.
Un’unica immagine, un’auto incidentata e un titolo “Mettiamoci un freno” che sottende a due significati: fermare la conta dei morti in strada e rallentare. Due le versioni del manifesto dedicate rispettivamente al tema della velocità e quello della distrazione.
“Velocità e distrazione – commenta l’assessora alla Nuova mobilità Valentina Orioli – sono nemiche della sicurezza stradale. Abbiamo bisogno di condividere questa consapevolezza fra tutti per essere in grado anche di cambiare la nostra città e di renderla più sicura“.
Una campagna per sensibilizzare la cittadinanza ad una guida consapevole e a comportamenti corretti che fa parte delle azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale per contrastare l’incidentalità in città agendo su diversi fronti: controlli straordinari della Polizia locale, interventi per la messa in sicurezza di strade, ciclabili, incroci e aree scolastiche e l’approvazione delle linee di indirizzo per la realizzazione di “Bologna Città 30”, che ha segnato l’inizio di un percorso che si concluderà a giugno 2023.
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