L’annoso problema della manutenzione delle strade
Uno dei problemi che gli utenti della strada lamentano periodicamente è quello del dissesto stradale: circolare su strade con buche, dossi e avvallamenti, o altri problemi è rischioso sia per il veicolo, che può subire danni, sia per le persone, perché le manovre brusche (ad esempio, per evitare una buca) possono essere causa di incidenti. Vediamo qual è il quadro della situazione
Un problema costante sulle strade
Buche e manto irregolare sono solo due dei problemi che affliggono le strade italiane. Spesso, gli automobilisti puntano il dito contro la scarsa manutenzione. Gli stessi dati statistici dimostrano che negli ultimi anni gli enti preposti hanno speso sempre meno per la realizzazione e riparazione delle strade. Nel 2006 furono ben 44 i milioni di asfalto utilizzati per la realizzazione e manutenzione della rete stradale italiana, nel 2015 invece il quantitativo di materiale impiegato non arriva nemmeno a 22 milioni di tonnellate.
Questi dati sono stati pubblicati da Siteb, Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade, che comprende circa trecento aziende operanti nel settore della progettazione, realizzazione e manutenzione delle strade. Analizzando questi dati, sembra esserci una correlazione tra la riduzione degli investimenti per la viabilità stradale da parte degli enti locali e la situazione di che perdura da diversi anni. In certi casi, le strade sono divenute perfino pericolose per la sicurezza degli automobilisti tanto che la quantità di buche e di asfalto lesionato è tale da costringere i gestori a chiudere alcune arterie per ragioni di sicurezza.
Come arginare il problema delle strade
La situazione non è risolvibile facilmente. Dal 2006, come abbiamo visto, vengono omessi e rinviati lavori di asfaltatura e riasfaltatura che avrebbero richiesto l’impiego di quasi 100 milioni di tonnellate di asfalto. Se questi lavori fossero stati fatti tempestivamente, il costo sarebbe stato di circa nove miliardi di euro, una cifra comunque alta che, però, sarebbe stata spesa nell’arco di questi ultimi nove anni. Oggi la situazione è ben diversa: intervenire dove non è stato fatto nulla negli ultimi anni ha un costo cinque volte maggiore perché un simile piano di lavori verrebbe a costare non meno di 50 miliardi di euro. Un investimento oneroso e quasi insormontabile ma che permetterebbe di recuperare gran parte della rete stradale italiana, evitando un inevitabile peggioramento.
Speranze relative alla legge di stabilità
Nella sua relazione, il presidente di Siteb, Michele Turrini, ha manifestato l’auspicio che le nuove disposizioni per gli enti locali, contenute nella legge di stabilità 2016, possano consentire nuovi investimenti nel settore stradale, andando così a recuperare una situazione che fino a oggi è andata sempre più a degradare, causando notevoli disagi per la cittadinanza.