Le auto del futuro per il “rischio zero” incidenti
Le tecnologie ADAS sono ad un punto di svolta, i nuovi prototipi e le auto connesse a guida autonoma potrebbero ridurre drasticamente i sinistri e le distrazioni
In futuro guideremo auto a rischio zero di incidenti? Un giorno, magari non troppo lontano, gli autoveicoli saranno in grado di ridurre i sinistri stradali, correggendo manovre sbagliate e distrazioni? Pensando agli effetti positivi prodotti dalle tecnologie ADAS (Advanced Driver Assistance System) possiamo essere ottimisti, il punto di svolta è stata la frenata Abs, a cui è seguita il controllo elettronico di stabilità Esp. Poi cruise control per mantenere la velocità costante, i sensori di pioggia, la frenata automatica di emergenza e il lane keeping system, che è in grado di allertare il guidatore nel caso in cui dovesse superare la linea divisoria e invadere l’altra corsia, e riportare l’auto nella posizione corretta. Ma lo sviluppo delle innovazioni procede senza sosta, attualmente sono allo studio alcuni prototipi di auto a guida autonoma per trasferire molte funzionalità che prima erano compito di chi è al volane, direttamente alla vettura. Tutte tecnologie con effetti positivi sulla sicurezza stradale.
Auto connesse e a guida autonoma
La connettività per il trasferimento dei dati diventa il futuro della mobilità
I dispositivi obbligatori dal 2022
Saranno installate nuove tecnologie di ausilio alla guida e protezione di nuova generazione
Gli effetti sulla sicurezza stradale
Tecnologie per limitare gli errori umani, ma la prudenza resta la migliore alleata
Auto connesse e a guida autonoma
Quelle che chiamiamo auto intelligenti, autonome e connesse sono veicoli in grado di dialogare tra loro, dotati di radar, telecamere, sensori di diagnostica e altri strumenti telematici sofisticati che grazie alle connessioni internet e al trasferimento rapidissimo di dati, sono in grado di connettersi con il mondo esterno, con le infrastrutture o con altri dispostivi, permettendo di semplificare la guida e migliorare la sicurezza stradale. Si tratta di un settore ormai trainante per il mercato italiano, raggiungendo un valore di 1,2 miliardi di euro, in linea con l’incremento dei principali paesi occidentali, per un totale di 16,7 milioni di veicoli connessi, pari a oltre il 40% delle vetture circolanti.
Uno degli elementi caratterizzanti di questo tipo di veicoli riguarda la guida autonoma e i sistemi di assistenza alla guida (ADAS): dispositivi che permettono di inviare allarmi in caso di avvicinamento ad altri veicoli o superamento della carreggiata, che consentono di ottimizzare la frenata, la velocità e il rilevamento dei veicoli nell’angolo cieco. Si sta cercando di capire se sarà effettivamente possibile realizzare automobili a guida completamente autonoma e autogestita, consentendo all’autista di diventare passeggero a tutti gli effetti, non dovendosi occupare di nulla durante il tragitto impostato al momento della partenza. Stiamo parlando di prototipi in corso di studio e sviluppo, sebbene in Italia la normativa vigente non prevede la possibilità per un’automobile di spostarsi in strada autonomamente, senza un conducente con patente di guida.
I dispositivi obbligatori dal 2022
I dispositivi tecnologici di assistenza alla guida, sia quelli già in dotazione in molte auto, che quelli in progettazione, sono una realtà concreta. Non più fantascienza, ma prospettiva reale, al punto che dal prossimo anno tutti i nuovi veicoli omologati a partire dal luglio 2022 dovranno essere equipaggiati con un set di dispositivi di ausilio alla guida e protezione attiva di nuova generazione.
- Sistema di adattamento intelligente della velocità che notifica al guidatore, tramite vibrazione del pedale dell’acceleratore, se si sta superando il limite di velocità.
- Dispositivo di rivelazione dell’affaticamento e anti-distrazione per lo stato d’attenzione di chi è alla guida.
- Luci stop adattive: indicano ai veicoli che seguono se quello che li precede ha dovuto frenare d’improvviso attraverso il lampeggiamento delle luci di stop.
- Telecamera posteriore che rivelerà la presenza di pedoni, animali ed oggetti così da prevenire la collisione.
- Dispositivo pressione pneumatici per monitorare la pressione delle gomme del mezzo informando il conducente in caso di anomalie.
- Predisposizione dell’elemento di avviamento per monitorare lo stato di ebrezza del conducente tramite un etilometro che impedisce l’avviamento del motore se il conducente non è idoneo alla guida. Trattandosi di una predisposizione significa semplicemente rendere la vettura tecnicamente abilitata e compatibile con l’etilometro.
Gli effetti sulla sicurezza stradale
Buona parte degli incidenti è causata da errori umani e le tecnologie delle auto del futuro quando saranno ampiamente diffuse all’intero mercato automobilistico, consentiranno di ridurre rischi ed incidenti.
La connessione tra automobili per trasferire informazioni in tempo reale tra il guidatore e le infrastrutture tecnologiche circostanti, avranno effetti positivi sulla prevenzione dei sinistri stradali.
Le automobili saranno in grado di riconoscere la tridimensionalità degli altri veicoli, favorendo la capacità di evitare pericoli e incidenti anche su traiettorie non parallele, come gli incroci e i sorpassi.
Strade più sicure, non solo per automobilisti ma anche per motociclette e pedoni, grazie ai sistemi che rilevano la presenza di persone e motociclisti, studiati e sviluppati per la sicurezza degli utenti della strada. Tecnologie in progettazione in grado persino di identificare gli altri utenti vulnerabili della strada, ad esempio come i jogger che si trovano dietro l’angolo o al di là degli edifici, in prossimità di spuntare davanti al veicolo in marcia.
In tutti i casi, soprattutto in questa fase di transizione, sarebbe sbagliatissimo e potenzialmente fatale, abbassare la guardia e il livello di attenzione deve restare massimo. La prudenza, e il rispetto delle regole previste dal Codice della Strada, restano le azioni più efficaci e indispensabili per la sicurezza di tutti.