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Patente a punti: si discute di regole più severe

All’esame del Ministero una revisione del meccanismo di riassegnazione dei punteggi e sanzioni definitive per chi guida ubriaco.

La patente a punti è stata introdotta nel 2003 per dissuadere gli automobilisti dal commettere violazioni del Codice della Strada. La sanzione della decurtazione dei punti, inoltre, si somma alla multa. Purtroppo, in Italia non si registra nessuna riduzione significativa degli incidenti stradali, né delle vittime, perciò al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si sta discutendo per riformare il Codice della Strada. Regole più severe, ad esempio, per quanto riguarda la decurtazione dei punti della patente. Vediamo le ipotesi al vaglio del MIT.

  • Regole più severe sui punti della patente
    Bonus graduale di recupero punti ed “ergastolo della patente” per i casi più gravi
  • Patente a punti: oggi come funziona
    La decurtazione sui 20 punti dipende dal tipo di infrazione. Ma si può recuperare con un esame

Regole più severe sui punti della patente

Per quanto riguarda la patente, la stretta prevede un ritorno alle origini: nel 2003 infatti c’era un bonus graduale che consentiva di recuperare solo due punti, ogni due anni. Oggi, invece, la normativa della patente a punti prevede che, in caso di punteggio ridotto ma non azzerato, l’assenza per un biennio di una sanzione determina la riattribuzione del punteggio iniziale, entro il limite dei 20 punti. Inoltre, per i titolari della patente con almeno 20 punti, la mancanza per il periodo di due anni di violazioni da cui derivi la decurtazione dei punti patente, determina l’attribuzione di un ulteriore credito di 2 punti, fino a un massimo di 10 punti (quindi potenzialmente si può arrivare a 30 punti). Perciò con le nuove normative in discussione il recupero automatico dei punti sarebbe molto più lento e graduale.

Un altro provvedimento in discussione è il cosiddetto “ergastolo della patente”: si tratta del ritiro della patente a vita per chi guida ubriaco (oltre 1,5 grammi di alcool nel sangue) o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’intenzione, quindi, è quella della tolleranza zero con l’obiettivo di arginare il fenomeno degli incidenti dovuti a una grave alterazione psicofisica dopo l’assunzione di sostanze.

Patente a punti: oggi come funziona  

Il meccanismo della patente a punti prevede che a ogni conducente di un veicolo si attribuisca un punteggio iniziale di 20 punti. Un punteggio che tuttavia subisce delle decurtazioni, da 1 a 10 punti, a seconda del tipo di violazione accertata del Codice della Strada.

Chi esaurisce tutti i 20 punti deve rifare gli esami per la patente (revisione), mentre chi subisce una perdita parziale può recuperare il punteggio originario frequentando corsi speciali, presso autoscuole o altri centri autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Ogni cittadino può controllare lo stato della propria patente servendosi del portale dell’automobilista, presso l’anagrafe nazionale delle persone abilitate alla guida. Il portale, a cui è possibile accedere previa registrazione, fornisce l’estratto conto punti che può essere monitorato anche attraverso iPatente, l’applicazione ufficiale della Motorizzazione Civile.

Nel caso di perdita totale del punteggio, o se in 12 mesi si commettono 3 infrazioni che comportano la decurtazione di almeno 5 punti ciascuno, scatta l’obbligo di revisione della patente e bisogna rifare gli esami. Facciamo alcuni esempi di situazioni che comportano le decurtazioni più gravi, fino a 10 punti: guida in stato di ebrezza, oppure procedere contromano nelle curve, sui dossi o in condizioni di limitata visibilità. Un sorpasso in situazioni gravi e pericolose (curve, dossi, incroci etc…). Trasportare materie pericolose senza autorizzazione o in violazione delle prescrizioni. Inversione di marcia in autostrada o sulle strade extraurbane principali. Sono tutte situazioni pericolose e gravi che una volta sanzionate comportano la decurtazione immediata della metà dei punti della patente di guida.

Gli esami di revisione

Il conducente con il punteggio azzerato può recuperare sottoponendosi agli esami previsti per il rilascio della patente. Se gli esami non vengono sostenuti o non vengono superati la patente viene sospesa a tempo indeterminato o revocata. Solo dopo aver superato gli esami si riassegnano i 20 punti iniziali.

Per attivare la procedura di riassegnazione dei punti, bisogna prenotarsi all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e poi si dovrà sostenere l’esame di teoria, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento di revisione. Se la prova si conclude con esito positivo viene successivamente fissata la data dell’esame di guida, al termine del quale, se tutto è andato bene, l’interessato recupera tutti i 20 punti.

La domanda per l’esame di revisione della patente ha validità annuale, alla scadenza della quale, se non si sono sostenuti entrambi gli esami (teoria e pratica), occorre presentare una nuova istanza. Nell’arco di validità della domanda è consentito al conducente di svolgere una sola prova di teoria e una sola prova pratica.

 

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