Quand’è il momento giusto per cambiare auto
Molte persone preferiscono cambiare l’auto più spesso e altre la tengono anche per diversi anni. Chi ha ragione e quanto bisogna aspettare prima di comprare un nuovo veicolo? Rispondiamo a questa domanda e impariamo a capire quali sono i fattori da valutare
Anche gli automobilisti più sentimentali devono arrendersi: ad un certo punto bisogna staccarsi dall’amata auto e prenderne una nuova. Ma come si fa a capire quand’è il momento giusto per cambiare auto?
Non esiste una sola risposta a questa domanda, perché la situazione cambia a seconda se si tratti di un veicolo a benzina, a diesel oppure a gpl. È possibile però seguire alcune linee guida per capire se è il momento di comprare un’auto nuova o semplicemente riparare quella vecchia.
I pro e i contro di cambiare auto ogni 3/5 anni oppure dopo 10 anni
Tutti i fattori da valutare per decidere qual è il momento giusto
Ecco la durata e il chilometraggio ideali
Scopri quanto può durare un motore diesel
Sfatiamo dei luoghi comuni sulla durata delle auto alimentate a gpl
Quanto si spende e si risparmia nel momento di cambiare auto
Dopo quanti anni si deve cambiare un’auto
Ogni automobilista ha le sue convinzioni in fatto di auto e se ci sono quelli convinti che l’auto vada cambiata spesso, ce ne sono altrettanti che credono in un investimento di lunga durata e tengono la propria vettura per circa 10 anni.
Entrambe queste correnti di pensiero sono valide, ma per motivi diversi. In entrambi i casi è possibile ottenere un consistente risparmio e la scelta risulta economicamente conveniente.
Chi cambia la propria vettura ogni 3 o 5 anni si protegge dalla svalutazione del mezzo. Riesce a vendere l’auto ad un prezzo non troppo basso e ne compra una nuova, magari aggiungendo di volta in volta una piccola differenza.
In questo modo il guidatore ha tra le mani una macchina sempre nuova e dalle ottime performance. Al tempo stesso riesce anche a risparmiare sulla manutenzione straordinaria del mezzo, perché gli interventi di riparazione saranno sporadici.
Chi invece sceglie di acquistare un’auto e tenerla per circa 10 anni fa un ragionamento molto diverso. L’investimento importante per l’acquisto viene fatto una volta soltanto ogni 10 anni e durante questo periodo si affrontano la manutenzione e le riparazioni.
Sebbene in questo caso i viaggi dal meccanico siano più frequenti, la manutenzione ordinaria e straordinaria hanno di certo un costo molto più basso rispetto all’acquisto di una vettura nuova e con questa strategia si riesce a risparmiare un bel po’ di euro.
La scelta che risulta poco vantaggiosa è invece quella di cambiare auto dopo 50.000 km o 60.000 km. In questo caso il veicolo ha subito una svalutazione importante, ma non si riesce a beneficiare dei vantaggi della lunga durata.
In questo caso quindi la soluzione intermedia è decisamente da bocciare a favore delle altre due.
Quando conviene cambiare un’auto
Scegliere il momento giusto per cambiare auto dipende da molti fattori e in particolar modo dal tipo e modello dell’auto in questione. Alcune vetture e alcuni specifici modelli riescono a mantenere il loro valore nel tempo, nonostante l’usura e i chilometri percorsi.
Si tratta però di casi particolari, perché nella maggior parte dei casi le autovetture perdono ogni anno il 20% del valore di mercato che avevano quando sono state acquistate presso un salone dell’auto.
E allora quando conviene cambiare l’auto? Per rispondere a questa domanda bisogna fare attenzione ai segnali che provengono dall’auto stessa e che possono suggerire una sua sostituzione.
La resa dell’autovettura
Un primo fattore da valutare è proprio la resa dell’autovettura. Se dopo diversi anni l’auto non presenta problemi di meccanica, gli interni si mantengono in buono stato e gli unici costi da affrontare sono quelli della manutenzione ordinaria e della polizza RC auto, non c’è alcuna ragione di cambiare auto.
Bisogna tenere in considerazione che le auto in genere possono conservare la loro piena efficienza solo per circa 150.000 km e in qualche caso per un periodo che oscilla tra i 9 e i 12 anni. Tenere l’auto più a lungo diventa sempre più oneroso.
Se invece l’auto presenta dei difetti di fabbrica, gli unici a guadagnarci sono i meccanici perché il funzionamento della vettura creerà sempre qualche problema (e costi consistenti per le riparazioni e l’acquisto dei componenti per i ricambi).
Spesso capita che la resa di un’auto subisca una forte diminuzione per effetto di un incidente stradale. A volte, nonostante le riparazioni, l’auto non torna più quella di una volta perché i danni hanno lasciato il loro segno e anche in questa ipotesi è il caso di cambiarla.
Il chilometraggio
Altro fattore da valutare sono i chilometri percorsi, ma bisogna distinguere a seconda se il mezzo sia utilizzato in famiglia oppure per lunghi tragitti lavorativi.
Per le prime si può parlare di svalutazione dopo 50.000 km e quindi si deve valutare una loro sostituzione prima di arrivare a questa soglia o molto dopo, in base alle due correnti di pensiero che abbiamo esposto poco sopra.
Nel secondo caso le esigenze lavorative impongono di fare scelte diverse. Le automobili che viaggiano molto devono offrire determinate garanzia in termini di efficienza e vanno cambiate spesso con chilometraggi piuttosto alti.
Costi di manutenzione
Un’altra variabile da valutare è rappresentata dai costi per la manutenzione ordinaria dell’auto. Le vetture nuove necessitano dei tagliandi, mentre quelle più vecchie di interventi di manutenzione e controlli sempre più frequenti.
I cambi di olio, dei filtri e degli pneumatici devono diventare una costante se si vuole far durare l’auto più a lungo. È necessario anche verificare periodicamente che tutte le parti essenziali del motore siano perfettamente funzionanti. Il proprietario del mezzo che trascura la manutenzione di un veicolo usato pensando che si tratti di una soluzione economica, spenderà molto di più in futuro oppure è destinato a cambiarlo prima.
Quando le spese per la manutenzione iniziano a diventare sempre più costose, non è più il caso di attendere. In genere questa soglia si supera al raggiungimento dei 100.000 km, ma le tempistiche sono molto soggettive e variano da vettura a vettura.
Quando cambiare un’auto benzina
Una vettura a benzina tenuta in condizioni ottimali può durare fino a 300.000 km. Nel caso in cui si tratti di un motore di piccola cilindrata, allora la sua durata è inferiore e potrebbe arrivare a 150.000 o 180.000 km.
Questi sono dei dati indicativi e che si riferiscono alla durata massima del motore, prima che questi abbia problemi. Ma vale veramente la pena aspettare che la vettura arrivi a fine corsa? Probabilmente è meglio anticipare un po’ i tempi, così da ridurre i costi.
Chi invece preferisce cambiare l’auto spesso, non deve tenere conto dei chilometri percorsi, ma solo del valore dell’auto, dei costi che comporta e della sua progressiva svalutazione.
Quando cambiare un’auto diesel
Le auto alimentate a diesel sono create appositamente per macinare chilometri. Il loro stile di guida può essere meno divertente e grintoso, ma quando si tratta di fare lunghi viaggi e rilassarsi alla guida, le vetture con motore diesel sono l’ideale.
I motori diesel di grossa cilindrata e sottoposti a manutenzione costante, hanno una durata media di 400.000 o 500.000 km. Nel caso di cilindrate più piccole la durata scende invece a 300.000 km.
Anche per le auto a diesel occorre fare le stesse considerazioni che abbiamo fatto a proposito di quelle a benzina: piuttosto che aspettare che la resa della vettura diminuisca, è il caso di giocare d’anticipo e cambiare auto subito, prima che sia troppo tardi.
Quando cambiare un’auto gpl
Riguardo alla durata dei motori a gpl girano molte leggende metropolitane. Secondo un’opinione diffusa queste vetture avrebbero una durata inferiore a quelle a benzina, ma si tratta di una convinzione priva di ogni fondamento.
La durata di questi motori è perfettamente allineata a quella dei motori a benzina, infatti queste automobili possono superare senza problemi i 10 anni di vita e raggiungere i 250.000 km. Questa longevità e queste percorrenze diventano possibili sono quando il motore è sottoposto a regolare manutenzione.
L’unica differenza rispetto ai motori benzina che è degno di nota riguarda solo le prestazioni. Chi ama guidare una macchina scattante e veloce, rimarrà molto deluso da una vettura a gpl, ma il risparmio di carburante è davvero notevole.
I costi legati al cambio auto
Chi decide di cambiare auto per risparmiare sulla manutenzione oppure sulle spese di carburante, deve sapere che anche cambiare vettura ha dei costi, che vanno valutati con molta attenzione. L’acquisto di un nuovo veicolo comporta la necessità di avviare delle pratiche e di effettuare il pagamento dell’imposta di trascrizione per il passaggio di proprietà nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Se si sceglie un veicolo di categoria superiore, è possibile che anche i costi per l’assicurazione auto siano più alti. Nel caso di un SUV è necessario tenere conto anche del pagamento del cosiddetto superbollo, che ha un costo maggiorato rispetto al bollo tradizionale.
L’acquisto di un nuovo mezzo in qualche caso può anche comportare un certo risparmio. Ad esempio, quando si comprano delle vetture elettriche si può accedere ad interessanti incentivi fiscali. Oltre al beneficio del risparmio, chi sceglie questa tecnologia contribuisce anche al benessere dell’ambiente, senza sacrificare la qualità del veicolo.