Una distrazione non è mai piccola, ma è sempre pericolosa, per una “Guida senza rischi”
Dalla cintura allo smartphone, fino alla tutela di chi lavora su strada, la campagna di Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato evidenzia l’impatto dei comportamenti quotidiani sulla sicurezza alla guida
Non esistono piccole distrazioni né compromessi possibili alla guida. Purtroppo, esistono rischi e comportamenti sbagliati e pericolosi che vanno eliminati. Nel periodo dell’anno in cui le strade si riempiono più del solito, è necessario prestare ancora più attenzione alla sicurezza stradale. Le festività natalizie, infatti, concentrano spostamenti, fretta, distrazioni e abitudini che spesso vengono sottovalutate, ma che incidono in modo diretto sul rischio di incidenti.
È in questo contesto che nasce “Guida senza rischi”, la nuova campagna istituzionale di Autostrade per l’Italia realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato. Un’iniziativa che non si limita a ricordare le regole, ma lavora sul nesso causa-effetto tra comportamenti quotidiani e conseguenze reali. Perché sulla strada, anche le scelte che sembrano minime possono avere un impatto decisivo sulla sicurezza di tutti.
- “Guida senza rischi”: una campagna che mette in relazione gesto e conseguenza
Un racconto visivo e narrativo che rende immediato il legame tra comportamenti scorretti alla guida e i rischi reali che ne derivano - Il periodo natalizio come banco di prova della sicurezza stradale
La campagna intercetta automobilisti e viaggiatori per richiamare l’attenzione sui comportamenti sbagliati - Nessuna scusa vale il rischio: il linguaggio diretto della campagnaNessuna distrazione, fretta o abitudine scorretta può giustificare il pericolo
- Proteggere chi lavora, dove il rischio è massimo
Dietro ogni cantiere ci sono persone da tutelare ogni giorno
“Guida senza rischi”: una campagna che mette in relazione gesto e conseguenza
“Guida senza rischi” è stata ideata per rendere evidente ciò che spesso viene rimosso o minimizzato durante la guida: comportamenti scorretti che mettono seriamente a rischio la sicurezza stradale ma che, con il tempo, tendono a diventare abitudinari.
Comportamenti come non allacciare la cintura, usare lo smartphone durante la marcia o superare i limiti di velocità sono affiancati al rischio concreto che ne deriva, mostrando come una scelta apparentemente minima possa incidere sulla sicurezza degli utenti e dei lavoratori presenti sulle strade. Non un richiamo generico al rispetto delle regole, ma una rappresentazione diretta della relazione tra azione e pericolo. Una scelta comunicativa che sposta l’attenzione dal “si dovrebbe” al “succede davvero”, rendendo chiaro quanto anche una distrazione di pochi secondi possa fare la differenza.
La collaborazione con la Polizia di Stato rafforza il valore istituzionale della campagna, sottolineando come la sicurezza stradale sia una responsabilità condivisa, che passa tanto dai comportamenti individuali quanto dalla prevenzione e dall’informazione.
Il periodo natalizio come banco di prova della sicurezza stradale
La campagna è in programmazione fino al 25 dicembre, in uno dei periodi di maggiore pressione sulla rete stradale e autostradale, caratterizzato da un aumento significativo dei flussi di traffico e da una maggiore esposizione al rischio.
“Guida senza rischi” è diffusa su stampa quotidiana e periodica, canali digitali e social, radio e nelle aree di servizio, intercettando i viaggiatori nei luoghi e nei momenti in cui le decisioni contano davvero. La fretta, la distrazione o la sottovalutazione delle regole non sono attenuanti, ma fattori che moltiplicano il rischio. La campagna lavora proprio su questo cortocircuito, mostrando come l’abitudine a “fare in fretta” o a “rispondere al volo” possa trasformarsi in un pericolo concreto, soprattutto nei periodi di traffico intenso.
Nessuna scusa vale il rischio: il linguaggio diretto della campagna
Uno degli elementi più incisivi di “Guida senza rischi” è il linguaggio: frasi come “Devo fare pochi metri”, “Rispondo al volo”, “Sono in ritardo” appartengono alla quotidianità di tutti e rappresentano il modo più comune di minimizzare la distrazione alla guida. La campagna le ribalta, mettendole di fronte alle loro conseguenze.
Lo stesso approccio è ripreso nello spot radiofonico, con la voce della campionessa paralimpica Ambra Sabatini, che contribuisce a rendere il messaggio ancora più riconoscibile e autorevole. Il risultato è una comunicazione che non colpevolizza, ma non concede alibi. “Nessuna scusa, nessun messaggio, nessuna meta valgono il rischio”: una sintesi efficace di un principio semplice, ma spesso dimenticato.
Persone su strada: proteggere chi lavora dove il rischio è massimo
Una parte della campagna è dedicata agli operatori che lavorano nei cantieri e lungo la rete stradale, professioni indispensabili per garantire la sicurezza e la manutenzione delle infrastrutture. Addetti alla manutenzione, operatori del soccorso e personale impegnato nella gestione delle emergenze operano spesso direttamente sulla carreggiata, in contesti ad alta velocità e in condizioni critiche, con margini di errore ridottissimi.
La loro tutela dipende da procedure operative rigorose, dall’utilizzo di dispositivi di protezione ad alta visibilità e da segnalazioni chiare e tempestive rivolte agli automobilisti, elementi fondamentali per ridurre il rischio e rendere il lavoro su strada più sicuro.
Rendere visibile il lavoro su strada significa ridurre l’effetto sorpresa, uno dei principali fattori di rischio per chi guida. Ma c’è anche una dimensione culturale: riconoscere che dietro un cantiere o un mezzo fermo in carreggiata ci sono persone, non ostacoli.
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