L’uso del cellulare in auto è la prima causa di incidenti
L’uso del cellulare in auto non è più soltanto una cattiva abitudine diffusa, ma è la principale causa dell’incremento di incidenti gravi in Italia e un problema serio e sentito anche in Europa. Ora i governi corrono ai ripari.
La Francia vieta l’uso del cellulare anche con auricolari
E’ stato netto il giro di vite in Francia, dove lo scorso luglio è stata varata una norma che vieta l’uso del cellulare in auto anche con gli auricolari. Uno stop severo agli automobilisti indisciplinati che da oggi in avanti, sulle strade francesi, dovranno al massimo comunicare attraverso il vivavoce, sia integrato nell’auto, sia esterno attraverso bluetooth. Il provvedimento neppure troppo clamoroso ha già precedenti in Giappone e in Nuova Zelanda dove l’uso del cellulare con auricolari è già proibito da tempo. L’impulso decisivo per il varo di una norma così restrittiva è giunto dai dati in sensibile aumento degli incidenti dovuti all’uso del cellulare al volante, spesso effetto di distrazione dovuti a una chiamata in corso oppure a causa di invio di SMS e messaggistica istantanea, o consultazione di social network e altre modalità d’uso del dispositivo elettronico.
La stretta sugli auricolari in Francia nasce per contrastare l’effetto di isolamento che si può ottenere attraverso il loro impiego durante una chiamata. Più in generale, la norma sottolinea che non si possa guidare con un dispositivo in mano, a prescindere che sia impiegato per una telefonata o no.
La situazione in Italia
Guardando ai dati statistici sugli incidenti in auto, le cifre destano molta preoccupazione anche in Italia: i dati rilevati dall’ACI indicano nel telefono cellulare la causa di una quota vicina al 40% degli incidenti stradali, con una concentrazione altissima nei centri urbani. Dopo la guerra dichiarata all’alcool, ora i riflettori sembrano puntati sull’uso del telefonino al volante, soprattutto perché dopo alcuni anni di flessione (2003-2013), nei primi 8 mesi del 2015 sono tornati a crescere i numeri degli incidenti mortali registrati in Italia rispetto all’anno scorso, confermando un andamento in controtendenza.
Considerando l’incremento dell’uso dei dispositivi tecnologici alla guida, si può supporre una relazione con l’aumento del numero di incidenti. In generale, resta il fatto che l’utilizzo dei telefoni alla guida è una pratica pericolosa e già espressamente sanzionata anche in Italia.
Il nostro Codice della Strada, infatti, all’articolo 173 comma 2, regola questo caso: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore […]. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani)”.
Sarà sufficiente l’applicazione di questa normativa oppure il nostro Codice della Strada dovrebbe prevedere regole più restrittive?