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Cellulare alla guida, revoca immediata della patente

La Polizia Stradale chiede il ritiro immediato della patente per chi guida con lo smartphone. Probabile inasprimento delle sanzioni per i conducenti distratti?

Guidare con il cellulare in mano è un’abitudine fin troppo radicata tra gli automobilisti e, finora, le sanzioni previste dal Codice della Strada non hanno dato esito positivo. Questo tipo di violazione, al contrario, sta aumentando nel tempo e l’esigenza di sanzioni più severe è sempre più pressante.

La revoca immediata della patente per chi guida col cellulare riuscirebbe a spingere i conducenti ad essere più responsabili al volante? Questo tema è sempre più dibattuto e non è escluso che in un futuro prossimo assisteremo ad un ulteriore inasprimento delle sanzioni.

  • La Polstrada chiede la revoca immediata della patente

Ecco perché occorre una sanzione che serva da efficace deterrente

  • Revoca della patente solo per i recidivi che guidano col cellulare

Cosa prevede il Codice della Strada sulla distrazione da smartphone

  • Guida con smartphone: comportamento diffuso e pericoloso

Scopri perché è così difficile contrastare la guida col cellulare

La Polstrada chiede la revoca immediata della patente

Gli agenti della Polizia Stradale conoscono bene le abitudini al volante degli italiani e sanno bene quanto sia diffusa la consuetudine di guidare distratti dallo smartphone. Del resto non c’è bisogno di essere degli esperti per capirlo, basta fermarsi 5 minuti al semaforo e osservare il comportamento dei conducenti: in un lasso di tempo così breve potremmo contare decine di automobilisti (e perfino motociclisti) alle prese col cellulare mentre guidano.

Il Primo Dirigente della Polstrada, Sandro Puccia, parla di una vera e propria emergenza e invoca sanzioni più severe per chi adotta questo comportamento così pericoloso. Il dirigente afferma che occorra un deterrente più forte e in grado di avere un impatto significativo sull’abitudine degli automobilisti di utilizzare lo smartphone mentre si è al volante.

Sandro Puccia ha proposto proprio la revoca della patente alla prima violazione legata all’uso del cellulare alla guida. Il timore di rimanere senza patente per mesi potrebbe davvero convincere i conducenti a mettere da parte il cellulare durante la guida una volta per tutte.

Si tratterebbe di un inasprimento dettato da un’esigenza di prevenzione, con la precisa finalità di educare gli automobilisti ad una modalità di guida più responsabile e sicura.

In passato, alcune norme del Codice della Strada sono state in grado di modificare le abitudini degli italiani al volante. Ad esempio, l’introduzione della patente a punti ha fatto registrare un miglioramento in tal senso e, ora più che mai, è fondamentale replicare questo risultato per quanto riguarda le violazioni legate alla distrazione da cellulare.

Revoca della patente solo per i recidivi che guidano col cellulare

Finora le regole di circolazione stradale non si sono mai spinte fino a prevedere la revoca della patente alla prima infrazione per guida distratta dall’utilizzo dello smartphone. Le norme vigenti prevedono la sospensione da 1 a 3 mesi solo per i recidivi che vengono sorpresi a utilizzare il cellulare alla guida più di una volta nell’arco di un biennio.

Alla prima violazione è prevista solo una multa da 161 a 647€ oltre alla decurtazione di 5 punti della patente. Questa sanzione, secondo i più alti dirigenti della Polstrada, non sarebbe un deterrente efficace ma, al contrario, si tratterebbe di una contravvenzione troppo morbida.

Guidare utilizzando il telefonino comporta pericoli che troppo spesso gli automobilisti ignorano o sottovalutano. Bastano davvero pochi secondi di distrazione per mettere in pericolo la vita dello stesso conducente e degli altri utenti della strada, dai pedoni agli automobilisti.

Inoltre, i dispositivi che renderebbero lecito l’uso del cellulare alla guida, come gli auricolari e il vivavoce, oramai hanno un costo irrisorio e sono accessibili a tutti gli automobilisti. La revoca della patente alla prima infrazione potrebbe favorire la diffusione di questi accessori, indispensabili per indurre i conducenti a tenere gli occhi sulla strada e non sullo schermo dello smartphone.

Guida con smartphone: comportamento diffuso e pericoloso

Alcune violazioni del Codice della Strada sono più difficili da contrastare rispetto ad altre e, a volte, neppure le sanzioni riescono ad avere un impatto su queste trasgressioni abituali. Questo è il caso della guida col cellulare.

Ciò accade perché anche la percezione della non gravità di questo comportamento gioca un ruolo decisivo. Sono così tanti i conducenti a guidare col telefonino in mano, che sembrerebbe un’abitudine del tutto normale.

I conducenti troppo spesso ignorano che si tratta di un comportamento molto pericoloso: distrarsi per pochi secondi mentre la macchina è in movimento equivale a guidare bendati per diversi metri.

Solo se l’automobilista è vigile e attento a ciò che accade sulla strada può valutare bene i rischi e prevenire inutili pericoli. Non a caso, l’uso dello smartphone è vietato anche durante l’attesa al semaforo, perché le altre macchine attorno continuano e muoversi e l’imprevisto può sempre accadere.

Fino a quando i conducenti continueranno a sottovalutare il pericolo della guida col cellulare, sarà molto difficile ottenere una riduzione di queste violazioni. Le sanzioni da sole non bastano e vanno accompagnate da specifiche azioni che mirano a educare gli automobilisti ad una maggiore responsabilità.

L’educazione stradale e le campagne per sensibilizzare i guidatori all’uso corretto del cellulare rappresentano una necessità che non si può più sottovalutare.

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