Viaggiare in sicurezza

Stress alla guida: come influisce sulla sicurezza e come affrontarlo

 

Il 2024 registra un aumento dei sinistri stradali: oltre alla velocità e alla distrazione, lo stress è un fattore da non sottovalutare. Scopriamo come incide sulla guida e quali soluzioni adottare per una maggiore sicurezza al volante

Nel primo semestre del 2024, si è registrato un aumento degli incidenti stradali rispetto all’anno precedente. Considerando gli obiettivi fissati dal programma europeo Road Safety 2021-2030, che punta a dimezzare i sinistri entro il 2030, l’Italia appare ancora lontana dal raggiungere questo traguardo.

Dal 2019, il numero complessivo di incidenti è diminuito solo del 7%, un dato ancora lontano dagli standard auspicati. La maggior parte dei sinistri si verifica sulle strade urbane e coinvolge principalmente conducenti con più di 65 anni. Oltre a cause ben note come l’eccesso di velocità e la distrazione dovuta all’uso del cellulare, anche lo stress rappresenta un fattore rilevante. Vediamo quali possono essere le principali fonti di stress, il loro impatto sulla guida e le soluzioni possibili.

Lo stress può essere causato da molteplici fattori legati sia alla sfera lavorativa che personale, come ritmi di vita frenetici, cambiamenti importanti o situazioni che richiedono un elevato impegno mentale. Alcune professioni, come quelle degli autisti di taxi, camionisti e rappresentanti, comportano lunghe ore trascorse al volante, esponendo chi le svolge a un rischio maggiore di stress derivante dalla continua permanenza su strada.

Lo stress alla guida influisce negativamente sia sulla sicurezza stradale che sul benessere psicofisico del conducente.

 

  1. Concentrazione ridotta: Lo stress può compromettere la capacità di concentrazione, rendendo più difficile prestare attenzione alla strada e alle condizioni circostanti e aumentando il rischio di non notare segnali stradali, pedoni o limiti di velocità. Questo circolo vizioso si alimenta di ansia e stanchezza, peggiorando ulteriormente la situazione.
  2. Riflessi più lenti: Lo stress può rallentare la capacità di reazione del conducente, compromettendo i riflessi necessari per affrontare situazioni di emergenza. In circostanze critiche, come una frenata improvvisa o la necessità di dare la precedenza, anche un lieve ritardo nella risposta può aumentare il rischio di incidenti. Questo effetto è particolarmente pericoloso in contesti urbani o su strade trafficate, dove il tempo di reazione è fondamentale per evitare collisioni. Mantenere la calma e ridurre lo stress aiuta a preservare prontezza e lucidità, garantendo una guida più sicura e reattiva.
  3. Decisioni impulsive ed emozioni instabili: Lo stress può portare a scelte avventate come sorpassi azzardati o cambi di corsia improvvisi, generando pericoli sia per sé che per gli altri. Reazioni emotive negative, come rabbia o frustrazione, peggiorano l’interazione con gli altri conducenti, compromettendo anche la gestione di eventuali situazioni post-incidente.
  4. Affaticamento mentale: Guidare richiede sempre un alto livello di concentrazione e impegno mentale, anche se spesso viene percepito come un’attività automatica. Lo stress può esaurire rapidamente le riserve di energia mentale, rendendo la guida più faticosa e aumentando il rischio di distrazioni o errori. Questo problema è particolarmente evidente quando si affrontano lunghi tragitti dopo una giornata impegnativa o quando si svolgono professioni che richiedono molte ore al volante, come tassisti o camionisti. In queste situazioni, il rischio di affaticamento e sonnolenza alla guida diventa più elevato, rendendo fondamentale programmare pause regolari e adottare strategie per mantenere alta l’attenzione.

Lo stress alla guida è un problema spesso sottovalutato, ma con un impatto diretto sulla sicurezza stradale. Prendere consapevolezza delle cause e adottare strumenti adeguati può fare la differenza, rendendo la strada un luogo più sicuro per tutti. Per affrontare lo stress, è utile praticare tecniche di rilassamento, fare pause durante i viaggi più lunghi e pianificare con cura gli spostamenti, riducendo così tensioni e frustrazioni.

Negli ultimi anni, la crescente attenzione al benessere psicofisico ha portato allo sviluppo di strumenti efficaci contro lo stress, tra cui applicazioni specifiche come Headspace, Calm, Insight Timer e The Mindfulness App. Queste app offrono meditazioni guidate, spesso ispirate a principi di mindfulness, per coltivare la consapevolezza e mantenere il controllo emotivo. Per chi cerca un’esperienza più profonda, sono disponibili seminari di meditazione (retreat), mentre i centri yoga urbani offrono programmi settimanali utili a chi desidera un approccio più strutturato e continuativo.
 

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