Nuove sanzioni per chi usa il cellulare alla guida
Il nuovo Codice della Strada ha introdotto sanzioni più severe per chi utilizza il cellulare durante la guida o si mette al volante in stato di ebbrezza.
Questo cambiamento mira a ridurre significativamente il numero di incidenti stradali e a promuovere comportamenti più sicuri e responsabili. Scopriamo insieme le principali novità e il loro impatto sulle nostre abitudini di guida.
- Multe e sospensioni della patente
Le nuove sanzioni per l’uso del cellulare e lo stato di ebbrezza alla guida, con multe e sospensioni della patente più severe. - Cosa accade in Europa
Un confronto tra la situazione italiana e quella degli altri paesi europei in materia di sicurezza stradale e norme contro le distrazioni alla guida. - Cambiare abitudini
Piccole modifiche alle nostre abitudini al volante per garantire una guida più sicura, riducendo le distrazioni.
Multe e sospensione della patente
Il nuovo Codice della Strada prevede multe salate per chi utilizza il cellulare mentre guida: da 250 a 1.000 euro per la prima infrazione, accompagnate dalla sospensione della patente per un periodo che va da 15 giorni a 2 mesi. Per i recidivi, le pene diventano ancora più dure con multe da 350 a 1.400 euro e sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Se l’infrazione viene accertata su strada e il conducente ha almeno 10 punti sulla patente, può scattare una sospensione immediata di almeno 7 giorni. Per chi ha meno di 10 punti, la sospensione è di almeno 15 giorni.
Non solo: chi viene sorpreso alla guida in stato di ebbrezza rischia pene che, in alcuni casi, possono arrivare fino a un anno e mezzo di reclusione.
Cosa accade in Europa
Le nuove misure italiane, benché giudicate da alcuni eccessivamente rigide, sono una risposta a dati preoccupanti: il numero di incidenti stradali nel nostro Paese è ancora troppo elevato rispetto alla media europea.
Ogni giorno in Europa si registrano circa 46 morti per incidenti stradali, ma l’Italia supera questa media, arrivando a 52 decessi al giorno. In confronto, la Svezia si distingue con una media decisamente inferiore, pari a 20 decessi quotidiani.
Questa disparità è attribuibile a diverse abitudini virtuose, tra cui indossare le cinture di sicurezza anche per i passeggeri sui sedili posteriori. Ciò che è già un obbligo anche in Italia da diversi anni ma che all’estero è perentorio perché lo stimolo acustico (non solo visivo) laddove l’obbligo non venga rispettato è persistente e impedisce una guida serena. L’impossibilità di farlo disattivare fa in modo poi che non esista alternativa al rispetto dell’obbligo stesso. Stessa “assertività” per i taxi svedesi sul fronte normativa alcol giacché ciascuno di essi è dotato di alcol lock, come del resto i bus in Francia.
Cambiare abitudini
L’introduzione di queste norme sottolinea l’importanza di un cambiamento nelle nostre abitudini di guida. Non è necessario stravolgere il proprio comportamento: bastano piccoli accorgimenti per garantire maggiore sicurezza. È ormai dimostrato che la principale fonte di distrazione non è tanto effettuare telefonate, purché avvengano tramite dispositivi vivavoce o altri sistemi che consentano di non tenere il telefono in mano, ma l’uso della messaggistica. Anche pochi secondi passati a guardare lo schermo del cellulare, distogliendo l’attenzione dalla strada, aumentano il rischio di incidenti.
È fondamentale ricordare, tuttavia, che qualsiasi interazione con il telefono alla guida rappresenta una forma di distrazione, anche quando si utilizza il vivavoce. Sebbene questo sistema riduca il rischio di distrazione fisica (come tenere il telefono in mano), non elimina il carico cognitivo, che può comunque compromettere l’attenzione. Parlare al telefono, anche con vivavoce, deve quindi essere limitato a situazioni di reale necessità. Al contrario, attività come ascoltare la radio o conversare con un passeggero possono risultare meno invasive, e in alcuni casi, più utili per mantenere alta l’attenzione e prevenire il sonno alla guida.
Una guida sicura passa attraverso la consapevolezza dei rischi e l’adozione di comportamenti responsabili. Le nuove norme, benché stringenti, rappresentano un passo importante verso la riduzione degli incidenti e la salvaguardia della vita sulle strade.
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