Come si legge il libretto di circolazione dell’auto
Tra i documenti da portare sempre con sé quando sei alla guida di un mezzo, il libretto di circolazione è fondamentale. Ma cosa significano quei numeri e quelle sigle che contiene? Scopriamo come interpretarli per conoscere le informazioni del veicolo.
Anche le automobili hanno un proprio documento di riconoscimento che prende il nome di libretto o carta di circolazione. Si tratta di un foglietto pieno di sigle e numeri incomprensibili per la maggior parte delle persone, ma che risultano indispensabili per conoscere le informazioni relative al mezzo in questione.
Ognuna delle quattro facciate contiene i dati dell’auto, che certificano la sua idoneità a circolare su strada. Ecco perché se durante un controllo della polizia municipale si è sprovvisti di questo documento o della patente, si rischiano pene molto severe. Ma cerchiamo di approfondire l’argomento per imparare a interpretare il suo contenuto.
Ecco le ragioni per cui dovresti sempre conoscere i dati della tua vettura
Scopri la che serve a suddivisione in quadranti
Cosa c’è scritto nei vari quadranti
Tutti i dati del libretto di circolazione nel dettaglio
Le sanzioni e i pericoli a cui ti esponi
Perché è utile saper leggere la carta di circolazione
Il libretto di circolazione è quel documento che permette l’omologazione di tutte le automobili a determinati standard europei. Nasce da una specifica direttiva, la 1999/37/CE del 29/4/1999, e i suoi codici sono universali e validi in ogni paese all’interno della comunità europea.
Viene rilasciato al momento dell’immatricolazione dell’auto dalla Motorizzazione Civile e deve essere aggiornato ogni volta che si effettua un passaggio di proprietà. In questo caso basta apporre sul retro della carta un tagliando adesivo che attesta l’avvenuta modifica.
Il proprietario dell’auto deve necessariamente tenere il libretto di circolazione all’interno del mezzo, anche senza conoscerne realmente il significato. È più indicato però saperlo leggere, per non trovarsi impreparato in determinate situazioni. Vediamo insieme qualche caso specifico.
Se la macchina necessita di pezzi di ricambio non è possibile procedere alla sostituzione o riparazione se non si è capaci di leggere la carta di circolazione. Ad esempio, se bisogna cambiare i pneumatici, non si può comprarli a caso ma si devono rispettare determinati criteri che valgono per il tipo di automobile che si possiede. Attraverso una corretta lettura del documento si può stabilire il tipo di pneumatici ideali, se gomme estive o gomme invernali.
Sulla carta di circolazione sono presenti anche dei dati fondamentali per i neopatentati. I giovani che hanno preso da poco la patente devono sottostare a diverse limitazioni che riguardano la potenza specifica del veicolo (rapporto tra peso e potenza) e questa è un’informazione registrata all’interno del libretto.
Ma esistono altri motivi che rendono utile conoscere la legenda alfa-numerica riportata al suo interno. Conoscere la carta di circolazione significa conoscere la propria autovettura: targa, data di prima immatricolazione, dati del proprietario, categoria del veicolo, caratteristiche del motore ed emissioni inquinanti sono solo alcune delle voci presenti.
Come si legge?
Guardando con attenzione il libretto di circolazione si notano subito due diverse facciate suddivise in quattro quadranti. La parte più importante è la facciata frontale, che contiene le informazioni della vettura e quelle relative al proprietario.
Ogni dicitura presente ha un suo preciso significato. Per chi non ha dimestichezza con i codici riportati nella carta di circolazione, nella parte posteriore c’è una legenda che spiega cosa vogliono dire le diverse voci. Inoltre, il retro è anche lo spazio adibito ai vari aggiornamenti relativi al trasferimento di proprietà e alle revisioni effettuate.
Come leggere i quadranti
Ogni quadrante del libretto di circolazione ha le sue caratteristiche e descrive aspetti differenti dell’automobile.
Guardiamo da vicino cosa contengono:
- Nel primo quadrante (in alto a sinistra) troviamo i dati del mezzo e del suo intestatario. Sullo sfondo della sigla che documenta lo stato membro che ha emesso il documento, si trovano poi il numero del libretto, il numero e la data di immatricolazione e la targa del veicolo. In Italia, la sigla di riferimento è Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
- Nel secondo quadrante si trovano le caratteristiche tecniche, insieme alle informazioni che riguardano la marca e il modello dell’auto. Si troveranno la denominazione commerciale del modello, il numero di identificazione che corrisponde al numero di telaio e i dati sulla massa del veicolo. Sono presenti anche le voci che individuano la rumorosità, le emissioni dei gas di scarico e il consumo in termini di carburante. Infine, si trova la classe di omologazione.
- Nel terzo e nel quarto quadrante non ci sono codici da interpretare. Le informazioni riportate riguardano le dimensioni, le misure delle gomme, la classe di omologazione ambientale e altre diciture su alcune parti dell’auto, come la ruota di scorta.
Sigle e numeri: scopriamo il loro significato
Dopo aver compreso la funzione di ogni quadrante, è possibile analizzare tutte le sigle e i numeri presenti nel libretto di circolazione per imparare a decifrarli correttamente.
Ecco quali sono e a cosa corrispondono:
- È qui che si trova scritta la targa dell’auto;
- Spazio riservato alla data di prima immatricolazione;
- Sezione dedicata ai dati del proprietario o intestatario. In particolare sono C.1.1 e C.1.2 che si riferiscono alle informazioni sull’intestatario del libretto di circolazione, C.2.1 e C.2.2 che riportano il nome e il cognome del proprietario del mezzo, C.2.3 che contiene l’indirizzo nello Stato membro di immatricolazione alla data di rilascio del documento, C.3 che individua la persona fisica che può usare il veicolo anche se non è il proprietario, C.3.1 – C.3.2 – C.3.3 che contengono il nome, cognome e indirizzo del soggetto, C.5, C.6 e C.7 sono invece delle voci eventuali che sono presenti se ci sono modifiche riguardanti i dati nominativi (C.1) e non sussiste un nuovo libretto;
- 1 – Marca dell’auto; D.2 – Modello del veicolo; D.3 – Denominazione commerciale;
- Numero d’identificazione del veicolo (o numero del telaio);
- Massa del mezzo espressa in chilogrammi (kg). Nello specifico si tratta di F.1 – Massa massima ammissibile; F.2 – Massa massima ammissibile del veicolo in servizio nello Stato di immatricolazione; F.3 – Massa massima ammessa dell’insieme;
- Massa del veicolo in servizio carrozzato in kg;
- Durata di validità, se non è illimitata;
- Data di immatricolazione alla quale si riferisce il libretto;
- Categoria del veicolo. Nel dettaglio le voci sono J.1 per indicare destinazione e uso e J.2 per la carrozzeria;
- Numero di omologazione, cioè il numero che accerta che il mezzo risponde alle caratteristiche tecniche della normativa vigente;
- Numero di asse;
- Interasse, che equivale alla distanza tra l’asse di una ruota anteriore e quella della ruota posteriore dello stesso lato;
- Riporta la ripartizione della massa sui diversi assi, identificandoli con i simboli N.1; N.2; N.3; N.4; N.5. Questa dicitura vale solo per le automobili con una massa superiore a 3.5 tonnellate;
- Massa massima ammessa a rimorchio. Nel dettaglio O.1 riguarda il rimorchio frenato espresso in kg e O.2 il rimorchio non frenato;
- Indica le informazioni sul motore. Nel dettaglio P.1 riporta la cilindrata, P.2 la potenza massima espressa in kilowatt, P.3 l’alimentazione, che sia benzina oppure diesel, P.4 il regime in giri al minuto al quale è espressa la potenza e P.5 riguarda il numero di serie del motore;
- Simbolo che si riferisce solo ai motocicli e non alle auto. Indica il rapporto peso/potenza espresso in Kw/kg;
- Spazio dedicato al colore del veicolo;
- Sezione riservata ai posti a sedere, passeggeri e conducente. Nel dettaglio sono S.1 per il numero di posti a sedere compreso il conducente e S.2 per quelli in piedi, se presenti;
- Velocità massima;
- Rumorosità in decibel. Nel dettaglio sono U.1 per il veicolo fermo, U.2 per il regime motore in giri/min e U.3 per il veicolo in marcia;
- Emissioni inquinanti (espresse in g/km o g/kwh). Nel dettaglio sono V.1 per Co2, V.2 per HC, V.3 per NOx, V.4 per HC + NOx, V.5 particolato per motori diesel, V.6 per regime di assorbimento per motori diesel (in giri/min), V.7 per Co2, V.8 per consumo dichiarato in litri/100 km nel ciclo misto, V.9 per classe ambientale di emissioni inquinanti (Euro 1, Euro 2, Euro 6, ecc.) espressa con dicitura della versione applicabile;
- Capacità del serbatoio.
Rischi di una scarsa conoscenza del libretto di circolazione
Riuscire a leggere la carta di circolazione risulta anche indispensabile per sapere come comportarsi con la propria auto e non rischiare di farsela revocare dalle forze dell’ordine in seguito ad un controllo.
Se ad esempio i posti a sedere indicati sono quattro e si trasportano 6 persone, si rischia non solo la sospensione della carta di circolazione da uno a sei mesi ma anche il pagamento di multe molto salate.
I dati del documento devono sempre essere aggiornati e devono riportare la data di revisione, non scaduta, che certifica le effettive condizioni del veicolo relative al rispetto delle norme anti-inquinamento e una sua manutenzione adeguata.
Solo queste condizioni assicurano la corretta circolazione del veicolo, sempre nel rispetto del Codice della Strada.
È opportuno infine ricordare che esistono differenti classe di euro che fanno riferimento alle direttive europee rispettate dalla casa di produzione dell’automobile. Esistono quindi due tipologie di libretti di circolazione: nuovo tipo e vecchio tipo. Nel primo caso la classe di euro si può individuare alla voce v.9 nel riquadro 2 e 3, mentre nel secondo tipo si trova posizionato in basso, sempre nel riquadro 2.
Per le auto esistono 6 classe di euro: i veicoli commerciali e i mezzi pesanti rientrano solo nella seconda.
Tutta la documentazione obbligatoria relativa al veicolo, come la carta di circolazione, la patente e l’assicurazione auto, devono essere portati sempre con sé quando si viaggia col proprio mezzo e devono essere esibiti al momento di un eventuale controllo.