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Superbollo auto: chi lo deve pagare, come si calcola, quando e dove pagarlo

Mai sentito parlare del superbollo auto? Se la tua vettura supera i 185 kw interessa anche te. Scopri come funziona e come pagarlo per evitare sanzioni.

Conosciamo tutti molto bene cosa sia il bollo auto, destinato agli automobilisti in possesso di un’autovettura. Non tutti però sono al corrente di un’altra tassa da pagare allo Stato che prende il nome di superbollo, alla quale devono sottostare solo una categoria precisa di persone che possiedono auto potenti.

Scopriamo in cosa consiste e chi deve pagarla, quali sono le modalità e le tempistiche per non incorrere nelle conseguenze previste in caso di mancato pagamento.

Ecco in cosa consiste la sovrattassa per le vetture più potenti

Scopri chi deve provvedere al pagamento e come

Le formule matematiche da utilizzare per il calcolo

Evita la mora per il ritardo e scopri quando e come pagare


Cos’è il superbollo auto

Il superbollo auto è una tassa aggiuntiva destinata ai proprietari delle auto di lusso.

Secondo l’art. 23 comma 21, del D.l. 98/2011, si tratta di un’addizionale erariale alla tassa automobilistica e di conseguenza non sostituisce in alcun modo il pagamento del bollo auto.

Il bollo auto, inteso come tassa di possesso, deve essere pagato da tutti e i fondi versati arrivano nelle casse regionali, mentre il superbollo è una maggiorazione da pagare direttamente allo Stato.

Ma non è l’unica differenza: la potenza dell’auto è l’elemento chiave che decide chi deve sottostare a questa sovrattassa e chi invece ne è esente.

Il calcolo di pagamento e le scadenze sono tutti fattori determinanti per capire come comportarsi per essere in regola, soprattutto dopo che nel 2012 la legge si è inasprita per volere del Governo Monti con il Decreto Salva Italia, apportando delle modifiche sostanziali che è opportuno conoscere se si possiedono vetture con motori di una certa potenza.

Chi lo deve pagare e per quanto tempo

Il superbollo auto è un’imposta riservata ai possessori di auto adibite al trasporto promiscuo di persone, che hanno una potenza superiore a 185 Kw, che corrisponde a circa 252 cavalli.

Auto di lusso o sportive e Suv rientrano in questa categoria di vetture dalla grossa cilindrata e sono soggette al pagamento aggiuntivo previsto dallo Stato.

Quando è stata introdotta la legge nel 2011 la potenza iniziale era pari a 225 kw (circa 306 cavalli) e si riduceva notevolmente il numero di destinatari costretti a pagare il superbollo. L’anno seguente, però, le condizioni sono cambiate e hanno diminuito la potenza da 225 a 185, andando a penalizzare un numero molto più alto di persone coinvolte.

Ecco chi deve pagare il superbollo auto:

  • I proprietari di autovetture o autoveicoli di grossa cilindrata;
  • Coloro i quali sono usufruttuari del veicolo;
  • Gli acquirenti con finanziamento rateale;
  • Coloro i quali utilizzano il mezzo a titolo di locazione finanziaria (leasing), essendo regolarmente iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Se l’auto non supera la soglia dei 185 di potenza espressa in chilowatt, si è esenti dal pagamento del superbollo. Questo fattore non è però l’unico che determina l’eventuale esenzione.

Ecco chi non deve pagare il superbollo auto:

  • Chi detiene la proprietà di auto storiche, cioè con più di 30 anni dalla loro costruzione, non è soggetto alla tassa automobilistica e pertanto nemmeno al superbollo;
  • Chi possiede mezzi riservati al Presidente della Repubblica, alle forze armate e agli Enti Assistenziali Pubblici;
  • Chi possiede un’auto elettrica o ibrida;
  • I disabili e portatori di handicap ai quali è intestato il veicolo. In questo caso il mezzo non deve avere una cilindrata che supera i 2 litri se è a benzina oppure i 2800 cc se diesel;
  • Chi possiede auto a metano e GPL;
  • Chi possiede un mezzo che è stato venduto prima del 1 gennaio 2018;
  • Chi possiede un veicolo da demolire.

Il modo più semplice per capire se la propria vettura rientra in questa categoria o meno è quello di controllare il libretto di circolazione, verificando la potenza del motore.

In caso di prima immatricolazione, l’imposta addizionale deve essere pagata per tutto l’intero anno, anche se si è acquistata la vettura da poco tempo. Diversamente dal bollo ordinario, che riguarda solo gli effettivi mesi di possesso del mezzo.

Come si calcola

Per definire la somma da versare allo Stato per la propria auto di lusso bisogna fare un calcolo ben preciso che si basa sulla potenza espressa nel libretto di circolazione.

Ecco come fare: aggiungere 20 euro in più per ogni chilowatt eccedente la soglia dei 185 previsti dalla legge italiana.

Dal momento che non è un’operazione immediata e in tanti temono di sbagliare, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto un calcolatore automatico all’interno del suo sito web. Attraverso la compilazione di un semplice form che richiede alcune informazioni sul veicolo e sul suo proprietario, si ottiene la cifra del superbollo.

Prima di procedere con il calcolo bisogna avere a portata di mano il numero della targa del veicolo, l’anno di riferimento della tassa, l’anno e il mese di scadenza del bollo auto, i mesi di validità del bollo e infine aggiungere eventuali riduzioni per l’anzianità del mezzo.

In quest’ultimo caso di tiene conto della data di costruzione del veicolo:

  • Dopo 5 anni si paga il 60%;
  • Dopo 10 anni si paga il 30%;
  • Dopo 15 anni si paga il 15 %;
  • Dopo 20 anni non è più obbligatorio pagare il superbollo auto.

Per anno di costruzione, salvo prova contraria, si intende l’anno di immatricolazione e queste riduzioni si calcolano a partire dall’anno dopo a quello in cui il mezzo è stato costruito.

Quando e come pagarlo

Il superbollo addizionale a carico del proprietario del veicolo rimane strettamente collegato al bollo auto e deve essere pagato contestualmente ad esso.

Per capire quando è necessario effettuare il versamento nelle casse dello Stato, bisogna quindi tenere in considerazione la scadenza della consueta imposta automobilistica. La tassa erariale si paga entro la fine del mese seguente alla scadenza del bollo.

Come e dove pagarlo? Anche in questo caso è stata predisposta una pagina dedicata per aiutare chi deve pagare il superbollo auto. All’interno del sito web dell’Agenzia delle Entrate la procedura è semplificata dal software di compilazione F24 elementi identificativi, che deve essere usato nello specifico usando il codice tributo “3364”.

Il modello F24 può essere compilato anche in forma cartacea e poi consegnato direttamente presso una delle delegazioni ACI o nelle agenzie di disbrigo pratiche per l’auto, insieme alla ricevuta di versamento, da fare in banca, alla posta o semplicemente in una delle tabaccherie convenzionate con Banca ITB o aderenti al polo Lottomatica.

In caso di mancato pagamento della tassa, la legge prevede sanzioni ben precise, che arrivano anche fino al 30% dell’importo non versato. La multa, infatti, dipende dai giorni effettivi di ritardo.

Ecco come calcolare il prezzo da pagare:

  • Entro 14 giorni si paga il 0.2% calcolato sull’importo del superbollo;
  • Da 14 a 30 giorni si paga il 3.0% calcolato sull’importo del superbollo;
  • Entro un anno si paga il 3.75% calcolato sull’importo del superbollo;
  • Dopo un anno si paga il 30% calcolato sull’importo del superbollo.

Per ogni giorno di ritardo, inoltre, sono previsti gli interessi da aggiungere alla somma finale. Se si vuole approfittare del ravvedimento operoso previsto anche nel caso del bollo, si deve effettuare il pagamento entro e non oltre un anno dalla scadenza.

In Italia, anche per l’anno 2019 si dovranno rispettare le norme relative al superbollo. Dopo la sua introduzione volta a risollevare le sorti italiane con l’entrata di circa 168 milioni di euro previsti, non sono mancate le polemiche.

Era prevista dunque una sua abolizione, richiesta a gran voce al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Poi in sede di governo la legge è stata riconfermata.

 

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