Codice della strada

Consigli per ciclisti per un uso sicuro della strada

Prima di salire in sella bisogna conoscere le regole del Codice della Strada. Vediamo le norme e i suggerimenti utili per la sicurezza, in mezzo al traffico.

La pericolosità delle strade nelle nostre città, il traffico, la velocità e talvolta l’imprudenza degli automobilisti, sono i principali fattori di rischio per i ciclisti, specialmente quelli meno esperti.
In bicicletta è particolarmente importante pensare alla sicurezza, anche una banale caduta può avere ripercussioni gravi per la salute. Ogni conducente deve adottare un comportamento responsabile alla guida di una bicicletta, installando le attrezzature indispensabili per pedalare tranquillamente e limitare il rischio di incidenti. In Italia il Codice della Strada stabilisce regole molto precise per velocipedi ed ebike. Vediamo di cosa si tratta.

Andare in bicicletta: consigli utili

Vediamo alcuni semplici accorgimenti per godersi la bicicletta in sicurezza.

L’articolo 182 del Codice della Strada è chiaro: i ciclisti devono procedere su un’unica fila indiana in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai due affiancati (o più di due); quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di dieci anni e proceda sulla destra dell’altro.

Prima di tutto ricordate di pedalare disciplinatamente sul lato destro della carreggiata, lasciando almeno un metro di distanza tra la vostra traiettoria e il marciapiede (o guardrail), per mantenere uno spazio sufficiente di manovra. Segnalate in anticipo e con decisione le vostre svolte, anche utilizzando le braccia per comunicare la traiettoria che siete intenzionati a seguire. È opportuno pedalare senza tenere in mano niente, perciò conservate telefoni, spuntini e oggetti vari nella giacca o in una tasca da manubrio, telaio o sellino.

Cercate di stabilire un contatto visivo con gli automobilisti, rispettate sempre gli stop, i segnali di precedenza e i semafori. Se disponibili, posizionatevi sempre nelle case avanzate, gli spazi in prossimità di un attraversamento semaforico posto leggermente in avanti (“avanzato”, appunto) rispetto alla posizione in cui le auto attendono il verde. Si tratta di una misura in favore della mobilità ciclistica adottata con successo in molti paesi europei. Se nella vostra città non sono ancora disponibili questi spazi, posizionatevi almeno un paio di metri in avanti rispetto alle auto in colonna ai semafori. Una posizione, inoltre, che vi permetterà di evitare di respirare i gas di scarico, essere visibili e scongiurare la possibilità che le auto stesse accelerino bruscamente oltre il dovuto, allo scattare del verde.

In caso di attraversamento sulle strisce pedonali è sempre consigliabile condurre a mano la bicicletta.

Uno degli incidenti più frequenti si verifica quando un’automobile svolta a destra ad un incrocio durante il sorpasso di una bicicletta. L’incrocio con una strada a destra sembra innocuo, invece è molto insidioso. Pertanto, è necessario ricordarsi di avere occhi anche per gli altri, cercando di prevederne le mosse.

Se pedalate contro sole per lunghi tratti, è meglio indossare un cappellino o occhiali con lenti scure.

Fate molta attenzione alle condizioni dell’asfalto, spesso nelle rotonde i mezzi pesanti perdono olio o liquidi, perciò procedete con molta prudenza. In tutti i casi la frenata della bicicletta deve essere efficiente e bilanciata, il freno anteriore contribuisce al 70-80% del rallentamento complessivo, non effettuate mai frenate improvvise e cercate di non bloccarvi in modo troppo repentino. Per una frenata sicura vanno quindi usati entrambi i freni, fermo restando il ruolo prioritario di quello anteriore. Solo in caso di fondo scivoloso o ghiacciato è consigliabile azionare solo il freno posteriore.

Infine, ricordate che ascoltare la musica in bici è gradevole e talvolta anche adrenalinico, ma sentire il sopraggiungere di un’auto alle spalle, è decisamente più importante; evitate specialmente negli spazi urbani in mezzo al traffico di indossare apparecchi auricolari che limitino l’udito.

L’equipaggiamento per i ciclisti

Per poter circolare nel traffico, le biciclette devono rispondere a una serie di requisiti e installare alcuni dispositivi sicurezza. Per prima cosa, devono essere munite di pneumatici con la giusta pressione, un campanello, due freni indipendenti, luci e catadiottri (davanti, dietro e lateralmente).

Il casco è raccomandato, e fino a velocità prossime ai 30 km/h può essere determinante per proteggere dai traumi alla testa; quindi nel caso di scontro con un’auto a bassa velocità o nel caso in cui vi piaccia correre e per qualche motivo caschiate da soli.

Dopo i freni, le luci sono l’accessorio più importante per poter pedalare in sicurezza. Per garantire alta visibilità, il comma 1 dell’articolo 68 del Codice della Strada fornisce indicazioni precise su tutti i sistemi luminosi obbligatori per le bici.

Luci anteriori: di colore bianco o giallo, devono essere posizionate tra un minimo di 30 cm fino ad un massimo di 100 cm dal suolo. La luce va orientata in modo che l’asse ottico incroci il terreno a non oltre 20 m dalla bicicletta.

Luci posteriori: rosse, posizionate ad un’altezza non superiore a 1 metro da terra. In questo caso è possibile sostituire le luci con dei catadiottri, sempre di colore rosso. Questi andranno posizionati a un massimo di 90 cm dal suolo.

Luci laterali: catadiottri gialli da applicare su entrambi i lati, sui raggi delle ruote e sui pedali.

Il giubbotto catarifrangente o le bretelle retroriflettenti sono invece utili nelle gallerie, prima dell’alba e mezz’ora dopo il tramonto. Un altro accessorio utile per la sicurezza è lo specchietto retrovisore.

Le norme da seguire quando si va in bicicletta

All’articolo 68 del Codice della Strada sono descritte le caratteristiche obbligatorie di una bicicletta che può circolare in strada. Deve essere fornita di pneumatici o, eventualmente, di gomme piene e il battistrada deve essere in buono stato. Tutte le biciclette devono essere dotate di un impianto frenante, obbligo che di fatto mette fuori legge le cosiddette bici a scatto fisso.

Sono obbligatorie le luci anteriori (bianche) e posteriori (rosse). Anche i catadiottri, ovvero i catarifrangenti da montare dietro (rossi), sui pedali (gialli) e sulle ruote, sono molto utili per la visibilità. Un altro obbligo spesso sottovalutato è quello del campanello, indispensabile su qualunque tipo di bici, anche su quelle da corsa. Quando disponibili, bisogna circolare sulle piste ciclabili. Vietato, invece, salire sui marciapiedi.

I ciclisti devono avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti, ai due lati e compiere con la massima libertà e prontezza le manovre necessarie.

Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.

I ciclisti devono condurre a mano la bici quando sono di intralcio o di pericolo per i pedoni.

È vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato.

Le norme sul parcheggio sono molto importanti nel quadro delle regole stradali per biciclette. Non si può parcheggiare dove capita, ogni Comune destina degli spazi appositi normalmente con rastrelliere segnalate.

Le sanzioni per i ciclisti

La sanzione per i ciclisti che violano le disposizioni del Codice della Strada va da 26,00 a 173,00 euro.
I conducenti di velocipedi abilitati al trasporto di più persone, invece, sono sottoposti a multe più onerose, che partono da 42,00 per arrivare a 173,00 euro.

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