Documento Unico di Circolazione: cos’è?
Un documento in formato elettronico unico in vigore da quest’anno per gli autoveicoli, che sostituisce la carta di circolazione e il certificato di proprietà con l’obiettivo di semplificare la burocrazia e ridurre i costi per gli automobilisti.
Il Documento Unico di Circolazione (DUC) entrato in vigore quest’anno sostituisce il certificato di proprietà e la carta di circolazione. Il nuovo modello è obbligatorio per tutti i veicoli per poter circolare, compresi i mezzi per l’autotrasporto pesante, ed è disponibile presso gli uffici della Motorizzazione, gli sporteli del Pra e tutte le agenzie private per le pratiche automobilistiche. Sono esclusi, invece, i ciclomotori e le minicar. L’obiettivo è la semplificazione burocratica nella gestione dei veicoli, unificando i certificati e facilitandone la consultazione.
Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Documento unico di circolazione: che cos’è
Un unico formato elettronico che unisce il certificato di proprietà e la carta di circolazione
Documento unico di circolazione: costi
Meno burocrazia e risparmi di circa 39 euro
Documento unico di circolazione: tutte le novità
Un documento scaricabile su smartphone e leggibile con QR Code. E nuova procedura per le auto storiche
Documento unico di circolazione: che cos’è
Dal 2020 il DUC – documento unico di circolazione – ha sostituito il certificato di proprietà e la carta di circolazione delle automobili. Una soluzione per aggregare le informazioni della Motorizzazione Civile che consegna il libretto di circolazione, e del Pra, il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’Aci, che rilascia il certificato di proprietà del veicolo.
Previsto dal d.lgs. 98/2017 il Foglio Unico di Circolazione sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2018, poi nel 2019 e infine lo scorso 1° gennaio 2020, ma le difficoltà tecniche e burocratiche ne hanno rallentato l’attuazione, alle quali si sono purtroppo aggiunte le problematiche conseguenti alla diffusione del coronavirus. Ora sembrerebbero non esserci più dubbi per la sua entrata e infatti sono state disposte le fasi di graduale messa in esercizio delle procedure telematiche per il rilascio del DUC. Da ottobre il Documento è entrato in vigore.
Il DUC è rilasciato in formato elettronico (dematerializzato, non più cartaceo) per alcune pratiche, tra cui le nuove immatricolazioni, i passaggi di proprietà, le reimmatricolazioni di veicoli usati oppure per furto, smarrimento, deterioramento e distruzione della targa, per le minivolture e le radiazioni dal Pra. Attualmente non sono comprese le automobili a noleggio, in leasing, e i mezzi pesanti adibiti ai servizi di trasporto.
Il DUC ha lo stesso aspetto della vecchia carta di circolazione e riporta anche alcuni dati del certificato di proprietà cartaceo, già soppresso e ora presente in forma digitale solo nell’archivio del Pra.
La normativa aggiornata in corso di validità prevede che il nuovo DUC contenga tutte le principali informazioni inerenti l’autovettura come, ad esempio, i riferimenti per la proprietà del mezzo, i dati tecnici, le indicazioni giuridiche relative al Pra, tra cui la demolizione e l’esportazione all’estero della vettura, oltre a informazioni sulla situazione giuridica e patrimoniale del veicolo (presenza di ipoteche, fermi amministrativi o a pignoramenti).
Il DUC verrà rilasciato da un qualsiasi STA, lo sportello telematico dell’automobilista, dagli uffici Aci e quelli della Motorizzazione: gli STA hanno il compito di realizzare tutti i fascicoli digitali che verranno inoltrati per via telematica. La richiesta per ottenere il Documento Unico di Circolazione è semplice, basta comunicare con esattezza i dati del veicolo e del proprietario, compilando un apposito modulo scaricabile online sul sito dell’Automobil Club d’Italia, oppure presso gli uffici territoriali.
Dovranno essere forniti i dati personali (nome, cognome, residenza e cittadinanza), le informazioni sul veicolo tra cui numero di telaio, ultima revisione, targa; la licenza SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) nel caso di destinazione a uso commerciale del veicolo.
Inoltre è importante segnalare chi andrà a utilizzare il mezzo, infatti già nell’attuale carta di circolazione è richiesto di indicare il nome del conducente qualora quest’ultimo sia diverso dall’intestatario e utilizzi il mezzo per più di 30 giorni. Così anche per il Documento Unico di Circolazione è obbligatorio riportare questa informazione, a meno che l’automobilista non sia un familiare del proprietario.
Nonostante stiamo parlando di un documento elettronico sono ancora accettate in via transitoria le pratiche cartacee. Per ciò che riguarda il passaggio tra nuovo e vecchio regime, è stato previsto che il libretto di circolazione e il certificato di proprietà emessi prima della data di entrata in vigore del Foglio Unico di Circolazione avranno validità fino alla loro scadenza.
Documento unico di circolazione: costi
Per ottenere il documento si dovrà pagare un’unica tariffa, che sostituirà i diritti di Motorizzazione e gli emolumenti per l’iscrizione o la trascrizione del mezzo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Oltre alla praticità di avere un solo documento anziché due, l’introduzione del DUC comporta minori costi per gli automobilisti, specie per comprare o vendere auto.
Produzione, controllo e archiviazione da parte dell’amministrazione pubblica si riducono proprio perché i due documenti utilizzati prima dell’introduzione del DUC, vengono sostituiti con un solo certificato che attesta il possessore, i dati tecnici e amministrativi del veicolo. Il risparmio riguarda anche la duplicazione dei bolli.
In media per ogni vettura che circola in strada si stima un risparmio quantificabile a circa 39 euro, derivante dal calcolo dei costi di immatricolazione o per un passaggio di proprietà: si passa da 100 euro di costi stimati, a circa 61 euro, tra risparmio sui bolli e riduzione del costo delle pratiche per la registrazione al PRA.
Documento unico di circolazione: tutte le novità
Oltre i vantaggi inerenti i costi, certamente l’adozione del DUC è una soluzione valida per semplificare la gestione della documentazione del veicolo: il documento infatti viene rilasciato in formato digitale con la possibilità di scaricarlo sul proprio smartphone tramite tecnologia QR Code, perciò i controlli dei documenti (oltre a patente) da parte della polizia stradale diventeranno più pratici e veloci.
Inoltre per i veicoli di interesse storico, o cha abbiano compiuto i 30 anni di età, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede che le operazioni che richiedano l’emissione del DUC siano gestite con modalità che non prevedano la distruzione dei documenti originali e del vecchio libretto. Nel fascicolo digitale deve essere acquisita l’immagine del documento di circolazione originale, al quale non va praticato il taglio dell’angolo superiore destro. Il documento originale deve esser restituito al nuovo proprietario senza apposizione di alcun segno (timbro, tagliando autoadesivo o altro) di annullamento. Anche il foglio complementare va consegnato con le stesse modalità, dopo averlo scansionato e acquisito nel fascicolo.