Curiosità

Come calcolare il costo dell’autostrada

Sei in partenza? Non farti cogliere impreparato! Calcola le spese per il pedaggio autostradale e scopri come procedere al pagamento e anche perché

Prima di mettersi in viaggio con la propria auto, è bene essere preparati a ogni eventualità e programmare in anticipo il percorso da seguire e le spese da affrontare. Una delle voci di spesa che non mancano mai è il pedaggio autostradale.

Ancor prima di salire a bordo del tuo veicolo, puoi sapere quanto spenderai per l’autostrada, così da non avere sorprese. Con questa breve guida scoprirai anche come pagare e, soprattutto, perché devi pagare il pedaggio in autostrada.

Ecco i servizi offerti grazie al pedaggio autostradale

Scopri i diversi fattori che incidono sull’importo

Tutti i metodi di pagamento accettati per il pedaggio


Perché si paga l’autostrada

Il pedaggio autostradale è una di quelle spese che eviteremmo volentieri e il motivo è semplice: spesso facciamo molta fatica a capire perché dobbiamo pagare per far circolare la nostra auto su una strada. In realtà, non si tratta di un costo ingiustificato, ma di una spesa che è legata a specifiche ragioni.

Quando paghi l’autostrada al casello, stai finanziando insieme agli altri automobilisti una serie di servizi molto utili per chiunque percorra quelle tratte. Senza il pedaggio autostradale non sarebbe possibile realizzare i lavori di manutenzione del manto stradale, affrontare i costi di costruzione delle gallerie, monitorare la robustezza dei viadotti o aggiornare la segnaletica orizzontale e verticale.

I pedaggi sono legati quindi alla fruizione di un servizio offerto dalla società concessionaria, che si impegna a investire parte del guadagno per apportare delle migliorie, dedicarsi alla costruzione di strutture sicure e occuparsi della gestione ordinaria di quel tratto di rete autostradale.

Le società concessionarie che operano in Italia sono circa una ventina e ognuna di queste si occupa di una o più tratte autostradali. La società più famosa è Autostrade per l’Italia, a cui è stata affidata circa la metà della rete autostradale italiana.

Come si calcola il pedaggio

Calcolare il pedaggio autostradale prima della partenza è molto semplice per l’automobilista. Sul sito web Autostrade per l’Italia è possibile selezionare il casello di ingresso e quello di uscita e conoscere con precisione il prezzo che si andrà a pagare per i chilometri percorsi per giungere a destinazione.

Sulla mappa si possono anche individuare le varie stazioni di servizio collocate lungo la tratta da percorrere e programmare anche i rifornimenti di benzina o diesel lungo il percorso. La sosta sarà utile non solo per il carburante, ma anche per far riposare il guidatore e sgranchire un po’ le gambe.

Facendo qualche simulazione si comprende subito che i costi sono molto variabili e che alcune autostrade sono più costose di altre. Dietro a queste tariffe c’è una logica molto precisa, perché alcuni fattori fanno lievitare il prezzo del pedaggio.

Il costo che andiamo a pagare ai caselli autostradali si compone di diverse voci e la principale è la tariffa unitaria. A questa va ad aggiungersi una maggiorazione forfettaria di 1 o 2 € che dev’essere pagata all’ANAS, l’ente proprietario della rete autostradale. Infine bisogna aggiungere l’IVA al 22% e poi bisogna applicare l’arrotondamento ai 10 centesimi.

Questo è il calcolo di base che viene effettuato per arrivare all’importo del pedaggio autostradale, ma bisogna tenere in considerazione che il costo dipende soprattutto dalla tariffa unitaria. L’autostrada che percorri si trova in città, in pianura o in montagna? Non è una differenza di poco conto, perché i tratti pianeggianti richiedono una manutenzione meno impegnativa e costosa di quelli più scoscesi che si trovano in montagna.

Probabilmente non ci avevi mai pensato prima, ma anche l’altitudine dell’autostrada e la sua pendenza incidono sul costo del pedaggio e questa è soltanto una delle tante variabili. Un altro fattore da valutare è la classe del veicolo che circola sulle autostrade.

Auto e convogli che si occupano di trasporti eccezionali, per esempio, non pagano lo stesso importo perché fanno parte di classi differenti. Ogni tipo di veicolo si distingue per altezza e numero di assi. La classificazione dei veicoli prevede le classi A e B, a seconda se i mezzi abbiano un’altezza inferiore o maggiore di 1,3 metri. Il numero di assi permette, inoltre, di distinguere i veicoli di classe 3, 4 e 5.

Per fortuna non occorre fare alcun conteggio matematico, perché il calcolo del pedaggio è completamente automatizzato. Basta prendere il biglietto all’ingresso dell’autostrada e pagare al casello di uscita.

Il pedaggio varia nella maggior parte dei casi in base alla distanza di percorrenza, ma in alcune tratte è prevista una tariffa fissa che non è legata ai km percorsi.

Pagamento pedaggio: le varie modalità

Le società concessionarie nelle tratte di loro competenza mettono a disposizione diverse modalità di pagamento, in modo da andare incontro alle varie esigenze degli automobilisti. Ad esempio, chi non viaggia spesso in autostrada, preferirà pagare in contanti o carta elettronica, mentre i pendolari troveranno più comodo il Telepass.

Grazie al Telepass il pagamento diventa automatico e l’automobilista non ha bisogno di fermarsi ai caselli. In corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita dell’autostrada, il conducente deve avere solo l’accortezza di rallentare fino a 30 km/h e in questo modo un sensore rileverà il suo passaggio. L’importo corrispondente al pedaggio da pagare sarà addebitato sul conto corrente del titolare del contratto o in alternativa sulla sua carta Telepass ricaricabile.

Chi paga in contanti o tramite carta elettronica, dovrà avere un po’ di pazienza in più e mettersi in coda al casello, sia per prendere il biglietto in ingresso che per pagare all’uscita dall’autostrada. Rispetto alla soluzione del Telepass, i tempi di attesa si allungano, ma non ci sono costi aggiuntivi.

Prima di scegliere su quale casello mettersi in fila, è bene fare attenzione ai cartelli che indicano le modalità di pagamento accettate:

  • I cartelli gialli sono quelli riservati ai possessori di Telepass, che vi accedono tramite una corsia preferenziale;
  • I cartelli blu indicano i caselli in cui si paga con carte elettroniche, dal Viacard fino alle carte di credito o di debito facenti parte dei principali circuiti di pagamento, come MasterCard e Visa;
  • I cartelli bianchi indicano i caselli in cui si può pagare con contanti o carte di pagamento. Alcuni sono interamente automatizzati, mentre altri prevedono l’intervento di un operatore;
  • Infine ci sono i cartelli blu che riportano la lettera T: qui si può passare col Telepass o pagare con carta.

Come puoi vedere, l’organizzazione del pagamento del pedaggio è molto semplice e si può capire in modo intuitivo quali sono le caratteristiche dei vari caselli. Presso ogni casello è possibile chiedere la fattura e la ricevuta riporta anche la percorrenza chilometrica.

Se ti stai chiedendo cosa accade in caso di mancato pagamento, devi sapere che ci sono telecamere posizionate in ogni casello e non è possibile pagare senza essere immortalati dall’occhio elettronico. Grazie alla targa, il trasgressore viene individuato con estrema facilità e riceverà la sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada.

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