Curiosità

La sicurezza stradale tra i banchi di scuola

La pandemia non ha rallentato le iniziative rivolte alle giovani generazioni con iniziative ad hoc per le scuole primarie e secondarie, ma non solo: anche l’ONU ha un programma ambizioso per ridurre gli incidenti del 50%.

Si è conclusa da pochi giorni la sesta edizione della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di mettere in risalto i vantaggi che si traggono dall’avere strade a bassa velocità nei centri abitati e urbani. Uno stimolo per il legislatore a intraprendere azioni per limitare la velocità a 30km/h nelle strade dei centri cittadini di tutto il mondo, laddove le persone vivono, lavorano e giocano. Ma anche l’occasione per promuovere il lancio del Piano globale per il Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale 2021-2030 della Nazioni Unite. Obiettivi raggiungibili attraverso un cambio di mentalità, con iniziative formative e didattiche rivolte alle giovani generazioni. In Italia, fortunatamente, proposte in tal senso non mancano, anche grazie al Ministero dell’Istruzione impegnato a promuovere tra i giovani la cultura della sicurezza in strada, il rispetto delle regole e l’educazione alla mobilità sostenibile. Vediamo le iniziative più recenti.

Le iniziative recenti per la sicurezza stradale, rivolte agli studenti

La mentalità si costruisce tra i banchi di scuola: disegnare strade sicure, e video sui monopattini

Il Piano globale per il Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale 2021-2030

La sicurezza stradale è una priorità in tutto il mondo, e l’ONU vuole prevenire il 50% dei decessi

Le iniziative recenti per la sicurezza stradale, rivolte agli studenti

I giovani studenti di oggi saranno gli automobilisti di domani, perciò è fondamentale predisporre iniziative didattiche proponendo contenuti informativi sui temi della sicurezza stradale, e dei corretti comportamenti da adottare sulla strada. Idee, strumenti e linguaggi adatti alle nuove generazioni, facendo capire loro che strade a bassa velocità rendono le città non solo più sicure, ma anche più sane, verdi e vivibili.

Fondazione Unipolis, insieme a Sicurstrada e Cittadinanzattiva stanno portando a termine un’iniziativa, che ha coinvolto oltre 1.800 studenti di 57 scuole d’Italia, per realizzare il manifesto della mobilità consapevole, intelligente e sostenibile del futuro. Vi parleremo dei lavori del progetto O.R.A. in un prossimo articolo del blog.

A maggio è partita la campagna di sensibilizzazione “Disegna la tua strada sicura”, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, coinvolgendo i bambini delle scuole primarie su tutto il territorio nazionale, chiedendogli di realizzare dei disegni sulla base della loro idea di “strada sicura”. Un’opportunità per far riflettere i bambini sull’ importanza di vivere la strada in sicurezza, attraverso un’esperienza creativa, con disegni e immagini colorate. I disegni migliori sono pubblicati sul portale Edustrada.it

Sempre il Ministero dell’Istruzione, questa volta in collaborazione con il CNEL e la Polizia stradale hanno realizzato un progetto per educare i giovani all’uso in sicurezza del monopattino elettrico, sempre più diffuso nelle città italiane, spesso preferito ai mezzi pubblici e all’automobile soprattutto per brevi tragitti. Si tratta di video educational sul corretto uso del monopattino, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, principali utilizzatori di questo nuovo mezzo di trasporto. Il video, che verrà anche diffuso sui canali Rai grazie alla collaborazione di Rai per il Sociale, è accompagnato da una nota metodologica e dalle regole sul corretto utilizzo del monopattino, (uso del casco per i minorenni, giubbotto riflettente in determinate condizioni, limiti di velocità). Un utile spunto di riflessione per i ragazzi e supporto per l’insegnamento del corpo docente.

La pandemia non ha rallentato le attività educative, infatti particolare successo ha riscosso il Live streaming “L’educazione stradale a scuola” del novembre 2020 con la sessione didattica interattiva sul tema della distrazione e la percezione del rischio sulla strada, con esperti in materia di educazione stradale, per coinvolgere, formare e rispondere in diretta alle domande degli studenti che hanno partecipato da casa o da scuola, con desktop, tablet o smartphone.

Solo comprendendo che la strada, in quanto “pubblica”, è disciplinata da leggi e soprattutto impone prudenza e rispetto nei confronti di sé stessi, degli altri e dell’ambiente, si può sperare in una riduzione degli incidenti e in una mobilità più sostenibile.

Il Piano globale per il Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale 2021-2030

Il problema degli incidenti e delle strade sicure non riguarda ovviamente solo l’Italia, ma è diffusissimo in tutto il mondo, una priorità delle comunità in ogni paese al quale dedicare la massima attenzione. Basti pensare che prima della pandemia che ha imposto restrizioni alla circolazione, nel mondo si contavano circa 1,2 milioni di morti sulle strade con 54 milioni di feriti. Il numero di incidenti stradali con feriti è aumentato mediamente del 15,7% fra il 1990 e il 2017.

Per cercare di affrontare il problema attraverso un forte impulso che vada oltre le singole iniziative nazionali, nell’agosto del 2020 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 74/299 “Migliorare la sicurezza stradale globale”, proclamando il Decennio di azione per la sicurezza stradale 2021-2030, con l’ambizioso obiettivo di prevenire almeno il 50% dei decessi e degli infortuni stradali entro il 2030.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha così chiesto all’OMS e alle Commissioni regionali delle Nazioni Unite, di preparare un piano d’azione concreto per il prossimo decennio. Inoltre la risoluzione incoraggia gli Stati membri a compiere sforzi per garantire la sicurezza e la protezione di tutti gli utenti della strada, attraverso infrastrutture stradali più sicure, tenendo conto delle esigenze del trasporto motorizzato e non, e soprattutto degli utenti della strada più vulnerabili.

In particolare l’attenzione si deve concentrare sulle strade a rischio con alti tassi di incidenti, attraverso la combinazione di un’adeguata pianificazione, progettazione, costruzione e manutenzione di strade, sistemi di segnaletica e altre infrastrutture, tenendo in considerazione la geografia di ogni singolo paese.

C’è molto lavoro da fare per migliorare il modo di utilizzare le strade, e ognuno di noi, al volante, è chiamato a fare la propria parte. Viaggiare in sicurezza è un diritto, ma non basta rispettare passivamente le regole, sforziamoci in prima persona per cambiare le cose e migliorare tutto ciò che si può. 

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