Riserva di benzina, cosa fare quando si accende la spia
Gli indicatori del livello del carburante sono strumenti utili ma approssimativi, bisognerebbe sempre tenersi alla larga dal rischio di restare a secco. Alcuni suggerimenti per non restare a piedi per strada, ottimizzando i consumi.
Sarebbe sempre meglio avere il serbatoio di benzina pieno e non affidarsi unicamente alla spia della riserva che offre stime approssimative e variabili dell’autonomia: il livello nel serbatoio è misurato da un galleggiante che comunica col cruscotto la segnalazione dei consumi attraverso strumenti elettronici, o con l’uso di strisce metalliche e bobine. Ciò spiega perché il livello di benzina nel serbatoio può aumentare o diminuire a seconda se l’auto è in pendenza. La spia benzina luminosa è di colore giallo, e quando è accesa indica che il veicolo sta utilizzando una riserva di carburante variabile, a seconda del modello di auto, dal vostro stile di guida e del tragitto che state percorrendo. Alcuni consigli per non restare a secco ed arrivare al primo distributore senza rischi.
Adeguate lo stile di guida, rallentate e chiudete i finestrini
Evitate le accelerazioni, i sorpassi e non fatevi prendere dall’ansia.
Mediamente i modelli in commercio stimano 50 km di autonomia, ma dipende da molti fattori
Spegnere tutte gli accessori non indispensabili e usate dolcemente freni ed acceleratore
Impostate il navigatore satellitare cercando le aree di servizio più vicine
Cosa fare quando si è in riserva di benzina
Quando la benzina scarseggia nel serbatoio e il rischio di non arrivare a destinazione o alla prima stazione di servizio disponibile è concreto, vi sono alcuni accorgimenti molto utili per prolungare l’autonomia dell’auto e ottimizzare la resa del poco carburante rimasto.
Mediamente la riserva di un veicolo alimentato con carburante tradizionale (benzina o gasolio) dura fino a 50 km, ma la distanza percorribile effettivamente dipende dal tragitto, velocità e traffico. Perciò prima di tutto rallentate la velocità, le automobili consumano meno carburante quando vanno piano, a una velocità costante. Cercate di assestarvi sui 50 km all’ora ma se siete in autostrada verificate che non vi siano limiti minimi e che il vostro rallentare non metta a repentaglio la sicurezza degli utenti della strada.
Spegnete tutto ciò che comporta un consumo energetico, il climatizzatore, l’aria condizionata, lo stereo e tutti i dispositivi elettrici in carica, dal satellitare allo smartphone, al fine di ottimizzare la riserva di carburante.
Tenete i finestrini chiusi in modo da ridurre la resistenza al vento e gli attriti, sfruttando così i vantaggi dell’aerodinamica per sforzare meno il motore e consumare meno.
Se rimanete senza benzina non resta che posteggiare l’automobile, possibilmente in una zona riparata e lontana dal traffico per evitare situazioni di pericolo; indossate abbigliamento catarifrangente, chiamare aiuto e aspettate il soccorso dell’assistenza stradale in una zona in sicurezza.
Cosa non fare quando si è in riserva
L’ansia di rimanere a secco a bordo strada, dovendo chiamare un carro attrezzi per portare l’auto in una stazione di servizio potrebbe provocare comportamenti persino controproducenti. Evitate di accelerare ripetutamente, spingendo al massimo l’auto, pensando di raggiungere il prima possibile un distributore di carburante. Le accelerazioni seguite da brusche frenate comportano maggiori consumi.
Prestate attenzione, se possibile evitate di mettervi in viaggio con l’auto in riserva, usate la scorta solo brevi tratti. Ricordate che la pompa del carburante e gli iniettori potrebbero subire dei danni guidando in riserva perché la polvere e i sedimenti che si trovano sul fondo del serbatoio vengono rimessi in circolazione, causando un problema.
Autonomia della guida in riserva
Quante volte capita di essere a pochi km da casa e vedere che la spia del carburante che si accende? Molti decidono di proseguire e rischiare, ma altri preferiscono cercare una stazione di servizio per i rifornimenti prima che sia troppo tardi. Solitamente un serbatoio in riserva garantisce una cinquantina di km di autonomia ma la stima è molto variabile a seconda dell’utilizzo del veicolo e del tragitto. Un’auto in discesa ovviamente consuma molto meno rispetto ad un tratto in salita. Vi sono delle case costruttrici che stimano un’autonomia fino a 120 km per alcuni modelli, ma sono delle eccezioni.
Il discorso è molto diverso per quel che riguarda le auto elettriche, in tal caso si può incidere molto di più sull’estensione dell’autonomia rispetto ad una macchina tradizionale. Infatti utilizzando la frenata rigenerativa teoricamente si può recuperare fino al 20% dell’energia. Quindi questa energia elettrica che si produce rilasciando l’acceleratore può essere re-immagazzinata all’interno delle batterie e venire utilizzata per aumentare l’autonomia del veicolo.
Come risparmiare carburante
Per limitare i consumi non ci sono molte cose da fare, ma alcuni validi accorgimenti possono dimostrarsi utili. Se disponete di un navigatore satellitare impostate un percorso in pianura e possibilmente con lunghi tratti in rettilineo.
Rallentate il più possibile la velocità di marcia senza tuttavia essere di intralcio alla circolazione degli altri veicoli. Controllate il quadro cruscotto e spegnete tutte gli accessori non indispensabili, i sensori delle spie resteranno attivi ma le strumentazioni elettroniche superflue come impianto radio o digitale per la musica, vanno disattivati. L’ideale per consumare meno sarebbe avere penumatici con la giusta pressione, non troppo sgonfi. Di giorno se l’illuminazione è sufficiente spegnete i fari, abbaglianti, tenendo accese solo le luci di posizione.
Usate il freno dolcemente evitando bruschi stop e ripartenza rapide o sorpassi.
Individuare la stazione di servizio più vicina
Una volta limitati i consumi non vi resta che individuare una stazione di servizio per il rifornimento di benzina, gasolio o gas, solitamente indicate nei sistemi di navigazione satellitare, con mappe e servizi aggiornate.