Assicurazione con Legge Bersani: ecco come funziona
La Legge Bersani è una delle agevolazioni più utili per ottenere un buon risparmio sulla polizza. Scopri come usufruire dei suoi benefici e quando conviene
La legge Bersani prevede interessanti vantaggi per chi vuole stipulare una polizza assicurativa, ma deve partire dalla classe di merito più alta (CU 14). Permette, infatti, di beneficiare della classe di merito di un familiare convivente oppure di sfruttare quella di un altro veicolo già assicurato e di sua proprietà.
Queste agevolazioni sono particolarmente utili per le famiglie in cui sono presenti più veicoli, ma è possibile solo a determinate condizioni. Scopriamo allora quali sono i requisiti richiesti dal decreto e quando conviene.
Ecco in cosa consistono i vantaggi del decreto Bersani
Tutte le ipotesi e le limitazioni previste dal Legislatore
Scopri quando la legge Bersani ti fa risparmiare
Come funziona la legge Bersani
Quando il premio assicurativo è elevato, ogni conducente farebbe il possibile per accedere ad agevolazioni e pagare di meno. Il Decreto Bersani è stato pensato proprio per andare incontro a questa esigenza e rendere le assicurazioni più accessibili anche alle famiglie con più veicoli e con più guidatori, che in Italia sono molte.
Sono in particolare i neopatentati a trarre maggiori benefici dalla legge, perché anziché partire dalla classe quattordicesima, possono assicurare l’auto con la classe di merito di un altro membro della famiglia, a condizione che siano stabilmente conviventi.
Le compagnie assicurative della persona che cede la classe di merito e di chi ne usufruisce, possono essere anche diverse. Non è necessario rivolgersi alla stessa assicurazione: ai vantaggi della legge Bersani si può aggiungere anche quello di scegliere senza alcun vincolo la polizza più conveniente.
In quali casi e a quali veicoli si può applicare
Per accedere ai benefici della legge Bersani, è necessario rispettare tutte le condizioni previste dalla norma. Vediamo ora nel dettaglio in quali ipotesi trova applicazione.
Per usufruire della classe di merito di un altro veicolo è necessario che questo sia regolarmente assicurato. Si può beneficiare della classe di merito sia da un’auto già di proprietà sia da una vettura intestata ad un altro componente del nucleo familiare o cointestata a più membri della famiglia.
In questi ultimi casi è richiesto il requisito della convivenza. Infatti, il proprietario del veicolo da cui si chiede il trasferimento della classe di merito, deve fare parte dello Stato di famiglia del contraente che vuole sfruttare i benefici previsti dalla legge.
Questo vincolo è molto importante perché limita l’applicazione del decreto Bersani e bisogna fare attenzione nel caso in cui si proceda al cambio di residenza per uno dei familiari. Ad esempio, i figli non più conviventi non possono usufruire della classe di merito del genitore.
La classe di merito può essere ereditata su un veicolo appena acquistato dall’assicurato. In questo caso è importante che si tratti di un mezzo di nuova proprietà nell’ambito della famiglia, che non sia mai stato, quindi, assicurato da un altro familiare.
Il passaggio di proprietà del veicolo tra persone conviventi non è ammesso per l’applicazione del decreto. Ad esempio, un’auto intestata al padre e poi ceduta al figlio convivente, non potrà usufruire del vantaggio di una classe di merito più bassa per effetto della legge Bersani.
L’applicazione della legge Bersani non è possibile tra aziende o persone giuridiche. Sia chi trasmette la classe di merito del proprio veicolo sia chi usufruisce dell’agevolazione dev’essere una persona fisica.
Tra le limitazioni previste dalla Legge Bersani ci sono anche quelle che riguardano il tipo di mezzo. I veicoli in questione devono appartenere alla stessa tipologia. Ad esempio, l’applicazione del decreto sarà possibile tra due auto o tra due moto , ma non sarà possibile tra un’auto e un autocarro.
È irrilevante che si tratti di una nuova vettura appena acquistata oppure di un veicolo usato. Inoltre, si può trattare di un qualunque mezzo a motore regolarmente assicurato, come un ciclomotore un furgone o una moto.
Quando conviene la Legge Bersani
I benefici della legge Bersani sono utili soprattutto a chi deve assicurare il proprio veicolo per la prima volta e deve partire dalla classe più alta. In questa situazione, in genere, il premio assicurativo da pagare è più alto della media e la spesa per l’assicurazione auto può diventare proibitiva.
Utilizzare la classe di merito di un componente della famiglia è un buon modo per risolvere questo problema, soprattutto se il familiare ha una storia assicurativa lunga e un comportamento virtuoso alla guida.
Al neopatentato viene sempre assegnata la classe di merito quattordicesima quando stipula per la prima volta un contratto assicurativo. Se, invece, beneficia della classe di merito dalla madre o da un altro componente della famiglia convivente, può accedere anche alla prima classe di merito e pagare un importo più basso per assicurare l’auto.
È bene tenere a mente che la formula bonus-malus è soltanto uno dei fattori che incidono sull’ammontare del premio assicurativo, ma non è l’unico. Gli altri elementi determinanti sono l’età del guidatore, le caratteristiche e la data di immatricolazione del veicolo.
Non sempre la classe di merito più bassa comporta il pagamento di un premio assicurativo più economico. Ad esempio, chi appartiene alla dodicesima classe, potrebbe pagare un premio assicurativo più alto di chi invece ha la quattordicesima e questo succede quando cambiano le altre condizioni, come il tipo o l’età delle macchine e delle moto assicurate.
I giovani che hanno conseguito da poco la patente di guida sono i soggetti che più spesso traggono vantaggio dalla classe di merito familiare, ma anche gli altri guidatori possono averne beneficio.