Leggi e normative

Cambiano le regole per ottenere la patente della moto

Sarà possibile conseguire le patenti A2 e A senza l’esame pratico. Sette ore di corsi di formazioni obbligatori

Grazie alle modifiche introdotte nel Decreto Infrastrutture-Bis, ottenere una delle due patenti superiori per le due ruote (A2 o A) sarà possibile senza lo svolgimento dell’esame pratico. Basterà sostenere un corso pratico presso un’autoscuola. Vediamo i dettagli

La nuova patente della moto

Sono in vigore da lunedì 18 settembre 2023 le nuove regole per ottenere la patente per le moto delle categorie A e A2, rispettivamente le moto senza limiti di cilindrata e con potenza fino a 35 kilowatt, ovvero poco più di 47 cavalli. Il decreto Disciplina l’accesso graduale, senza esame, alle patenti di categoria A2 ed A del 9 giugno 2023, ed è stato concepito per diminuire il numero di pratiche che le motorizzazioni devono seguire.

Il passaggio dalla patente A2 alla A senza dover sostenere un esame è permesso a chi ha compiuto venti anni ed è titolare di patente A2 da almeno due anni. Per il passaggio dalla patente A1 (cilindrata 125 di potenza non superiore ai 15 cavalli) alla patente A2 senza esame bisogna essere maggiorenni ed essere muniti di patente A1 da almeno due anni.

Per chi volesse ottenere le patenti A2 o A senza prima possedere rispettivamente la A1 o la A2, le regole restano invariate. Per loro continuano a essere necessari i due esami tradizionali: quello teorico e quello pratico.

La formazione per la patente

Dopo 17 anni, è stata così recepita la normativa comunitaria, Direttiva 2006/126/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio che consente di conseguire la patente A di categoria superiore rispetto a quella già in possesso da almeno due anni, attraverso un percorso formativo presso istituzioni qualificate, riconosciute e autorizzate come le autoscuole.

Perciò per conseguire la patente di categoria superiore non sarà necessario l’esame pratico ma è obbligatorio un percorso di formazione della durata di 7 ore con due obiettivi:

  • Prima fase: preparazione e controllo tecnico del veicolo al fine di tutelare la sicurezza stradale. Manovre particolari ai fini della sicurezza stradale;
  • Seconda fase: guida nel traffico, partenza da fermo, ingresso, guida e uscita dall’autostrada o strade extraurbane principali e secondarie. Chi consegue la patente deve essere in grado di eseguire manovre di guida in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni.

Il corso di formazione, relativamente alla prima fase, può essere anche collettivo per un massimo di 5 candidati. La seconda fase dev’essere invece individuale.

Nessun candidato può ricevere formazione per più di 3 ore al giorno; perciò, il corso deve avere una durata minima di 3 giorni.

Al termine della formazione l’autoscuola invierà, tramite apposito applicativo messo a disposizione dal CED della Motorizzazione, un attestato che certifica la partecipazione al corso di formazione.

Grazie a questa novità normativa l’iter necessario per conseguire le due patenti è molto più veloce alleggerendo considerevolmente la trafila burocratica necessaria per fare la prova di guida, oltre ad alleggerire il carico di lavoro sulle autoscuole.

 

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