Leggi e normative

Disabili: addio ai contrassegni arancioni

Archiviati i vecchi tagliandi per disabili di color arancione, entra in vigore il contrassegno europeo di colore blu. Ecco le principali novità e le caratteristiche del nuovo contrassegno per disabili.

Il diritto al contrassegno: caratteristiche e limiti

Il contrassegno d’invalidità ha lo scopo di agevolare i movimenti e la fruizione dei servizi per coloro che hanno delle difficoltà di movimento, consentendogli di parcheggiare anche in appositi spazi contrassegnati da linee gialle riservati ai disabili e così da circolare senza restrizioni sulle corsie riservate o in zone a traffico limitato. La normativa stabilisce che sono considerati invalidi i cittadini che sono affetti da problematiche, congenite o acquisite, che provocano un danno funzionale del proprio corpo. Le disabilità possono essere di diversa natura: fisiche, psichiche, sensoriali: proprio per questo, il diritto al contrassegno di invalidità viene riconosciuto anche a coloro che hanno problemi di vista o di udito.
Diverse sono le normative che si occupano del contrassegno di invalidità: in primo luogo, il Codice della Strada si occupa dei diritti riguardanti la sosta dei veicoli; in secondo luogo, la normativa che stabilisce quando si ha diritto al contrassegno e le procedure da seguire. In particolare l’articolo 188 del Codice della Strada stabilisce che ogni 50 posti (o frazione di 50) di parcheggio contrassegnati o di parcheggi custoditi, deve essere previsto un posto riservato ai disabili e lo stesso deve essere libero e a uso gratuito per tutti gli aventi diritto.
La norma in oggetto prevede però anche delle limitazioni. Infatti la sosta dei veicoli con contrassegno non deve essere di intralcio al traffico, inoltre il il diritto può essere sospeso o limitato per ragioni di interesse pubblico, pubblica sicurezza, per esigenze di carattere militare, insomma quando vi è un interesse ritenuto prevalente..
Tra le agevolazioni previste per gli invalidi, c’è anche la possibilità di percorrere le corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici e ai taxi e di percorrere le zone a traffico limitato e le aree pedonali urbane, ma solo se per le stesse sia autorizzato l’accesso ai veicoli che si occupano di servizi di trasporto per la pubblica utilità.
Nei casi di particolare invalidità, il Comune può assegnare un adeguato spazio a titolo personale e quindi riservato in modo esclusivo ad un’unica persona, generalmente presso il domicilio di chi ne ha fatto richiesta.

Il contrassegno blu: cosa cambia?

Il contrassegno blu è entrato in vigore il 15 settembre 2015 e consiste in un adeguamento di conformità rispetto a quello adottato all’interno di tutta l’Unione Europea. Il nuovo contrassegno è sbarcato in Italia in seguito all’emanazione del DPR n°151 del 2012 che a sua volta recepisce la Raccomandazione del Consiglio Europeo 98/376 CE.
Nel nuovo contrassegno a cambiare però non è solo il colore, ma variano anche simbolo, formato e contenuto. Andando con ordine il nuovo contrassegno è più grande, plastificato, di colore blu ed ha un ologramma anti-contraffazione. Come il precedente, è nominativo e ad uso personale e può essere utilizzato su qualsiasi veicolo purché a bordo vi sia la persona invalida. Deve essere esposto, sulla parte anteriore del veicolo, in originale in modo che possa essere controllato dalle autorità preposte.
Per facilitarne l’identificazione e gli eventuali controlli, sul retro del tagliando deve essere presente la foto della persona disabile e la sua firma. La foto e la firma sul retro permettono una facile identificazione del soggetto titolare del diritto pur garantendo di rispettarne la privacy perché tali dati non saranno visibili agli altri utenti della strada.

Validità del nuovo contrassegno blu

Come il precedente tagliando, anche il tagliando blu potrà avere una validità temporanea o permanente. Se il tagliando è permanente, la sua validità è di 5 anni e la scadenza, come ormai avviene per gli altri documenti, è fissata nel giorno del compleanno del titolare. Trascorsi i 5 anni, il titolare dovrà chiederne il rinnovo presentando la documentazione medica che attesti il persistere della condizione invalidante. Per il tagliando temporaneo, la validità deve essere fissata dallo staff medico che attraverso le visite riconosce l’invalidità della persona richiedente.
Il contrassegno blu deve riportare il timbro e il nome dell’autorità nazionale che lo rilascia e il numero di serie.
A questo punto è bene precisare che, seppure ogni Stato membro dell’Unione Europea stabilisca in modo autonomo i requisiti per accedere al beneficio del contrassegno per invalidi, lo stesso è valido in tutti i Paesi dell’Ue e permette quindi di usufruire dei servizi concessi agli invalidi in tutto il territorio europeo. Per evitare disguidi è bene controllare le normative applicabili ai vari Paesi dell’Unione Europea prima di mettersi in viaggio.

Comments are closed.

Potrebbe interessarti anche:Leggi e normative

0 %