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Omologazione caschi moto: come funziona e come leggerla

Tutti i caschi integrali e apribili devono essere dotati di omologazione. Vediamo come riconoscere un casco realizzato secondo la normativa, rispettando i requisiti di sicurezza


In commercio si trovano numerosi tipi di caschi per tutte le taglie, ma ognuno di essi deve ottenere regolare omologazione dal Ministero dei Trasporti, attraverso specifici test che ne garantiscano l’assorbimento dell’impatto, l’effettiva sicurezza in caso di incidente e di caduta. Siamo in presenza di specifiche omologazioni in relazione al tipo di casco, Jet, DemiJet, Integrale o modulabile che sia, sebbene tutte debbano rispettare determinati standard di qualità. Vediamo le differenze.

Omologazione caschi per la moto: cos’è

Il casco va indossato obbligatoriamente per guidare una motocicletta o uno scooter; si tratta di un dispositivo di sicurezza importantissimo per assorbire i colpi in tutte le condizioni di mobilità, viaggiando sia ad alta, che a bassa velocità. Un casco realizzato con tecnologia costruttiva all’avanguardia assicura il massimo livello di sicurezza.

Per sapere se un casco è stato costruito con plastiche resistenti, seguendo gli standard di sicurezza previsti dal regolamento, è necessario verificare la presenza dell’apposita etichetta che certifica l’avvenuta omologazione.

L’etichetta indica l’omologazione europea e dov’è stata realizzata. Vi sono inoltre cinque numeri progressivi che andranno a identificare il numero dell’omologazione. È indicata anche una lettera che identifica il tipo di protezione e il numero progressivo di matricola.

Sono tutte informazioni importanti per accertarsi che il casco sia in regola con le disposizioni di legge e che sia adeguato all’impiego che ne faremo.

Nonostante l’omologazione, ricordatevi di effettuate la manutenzione periodica, controllate che non vi siano ammaccature sulla calotta e verificate che la chiusura del cinturino avvenga correttamente.

Omologazione caschi per la moto: come funziona

L’omologazione dei caschi può essere effettuata in diversi modi, a seconda delle aree geografiche nelle quali viene effettuata. Vi sono perciò caratteristiche alle quali fare riferimento.

Il valore HIC significa Head Injury Criterion: è un modello matematico che rappresenta la probabilità statistica di un danno al cranio derivante da un urto.

Poi ci sono le omologazioni ECE 22-06 (che entrerà in vigore nel gennaio 2021 al posto dell’attuale ECE 22-05), Snell, DOT e le prove Sharp.

L’omologazione DOT (Department of Transportation) invece è una tipologia di verifica valida negli Stati Uniti. L’omologazione Snell è rilasciata dalla Snell Memorial Foundation, ente non profit americano che si occupa di ricerca e miglioramento nel campo della sicurezza.

Lo Sharp (Safety Helmet Assessment and Rating Programme) è un organismo del Ministero dei Trasporti inglese che mette a disposizione una valutazione, da 1 a 5 stelle, relativamente alla sicurezza dei caschi testati.

Stringendo il focus sull’Italia, l’omologazione ECE 22-06 sarà valida nel territorio dell’Unione Europea dal 2021, sostituendo la ECE 22-05.

Vediamola in dettaglio.

Omologazione caschi per la moto: come leggerla

Prima di acquistare un casco controllate sempre l’etichetta di omologazione collocata all’interno. Vediamo cosa significano tutte le sigle dei caschi omologati per motociclisti.

– Il numero distintivo dello stato di immatricolazione è identificato dalla lettera E all’interno di un cerchio. Ogni paese viene associato a un numero, ad esempio E3 significa che il casco è stato omologato in Italia. E1 in Germania, E2 in Francia, E43 in Giappone, etc…

05: indica la versione dell’omologazione ECE. Può essere 03 – 04 – 05, ma la versione 05 indica la versione più recente. Il numero che si interpone tra lo 05 e la sigla alfabetica indica il numero dell’omologazione, ad esempio 05XXXXXX/P

/P indica il tipo di protezione e può essere così suddiviso: NP non protettivo: caschi dotati di mentoniera asportabile o reclinabile. J indica un casco jet o Demi jet Privo di mentoniera. P indica i caschi modulari/crossover con mentoniera protettiva che può essere indifferentemente chiusa o aperta.

Esistono alcuni caschi che hanno la doppia omologazione (J e P) che consente di circolare con la mentoniera aperta, senza prendere multe. Inoltre un casco con l’omologazione per caschi integrali (P) che quella per caschi aperti o jet (J) assicura che siano stati svolti test che ne certificano la sicurezza in entrambe le situazioni.

Omologazione caschi per la moto: l’omologazione ECE

Recentemente è stata approvata la nuova normativa per l’omologazione dei caschi definendo la nuova omologazione ECE 22-06 con importanti novità.

L’ ECE riunisce tutte le norme in materia, in modo che i caschi in commercio, sul territorio nazionale ed europeo, rispondano a determinati standard.

La nuova metodologia di omologazione rispetto alla precedente ECE 22-05 introduce un test per valutare l’impatto in rotazione e la valutazione di componenti accessori integrati, quali videocamere e visiera parasole interne.

La nuova omologazione ECE 22-06 ha definito cinque punti di impatto dell’incudine sul casco: la parte frontale, la sommità, il retro, la parte laterale e la mentoniera. La nuova norma rende ancora più severa la procedura di prova per verificare il livello di protezione dei caschi, aggiungendo nuovi punti di impatto sulle linee mediane. Perciò i nuovi caschi devono essere ottimizzati per riuscire a resistere in modo adeguato ai picchi di energia conseguenti ai grossi urti.

Secondo questo nuovo standard tutte le sporgenze esterne, come ad esempio la predisposizione a sistemi di interconnessione e comunicazione, non dovrebbe essere consentita. Ma su questo specifico punto si sta ancora discutendo e vi sono differenti interpretazioni.

Omologazione caschi per la moto: sanzioni per casco non omologato

Il casco non omologato verrà sequestrato con una multa fino a 333 euro e il motoveicolo può essere sottoposto a fermo amministrativo di 60 giorni. Se nell’arco del biennio vengono contestate due violazioni per omesso uso del casco protettivo non omologato o non allacciato, la sanzione accessoria del fermo amministrativo è di 90 giorni.

Pene severe anche per chi importa, produce o commercializza modelli di caschi non omologati, come previsto dal Codice della Strada: in questo caso le sanzioni vanno da 849,00 a 3.396 euro, con il sequestro per la successiva confisca dei caschi.

 

 

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