Revoca e sospensione della patente: quali sono le differenze e le motivazioni?
Quando un’automobilista compie un’infrazione piuttosto grave, oltre alla multa e alla decurtazione dei punti, vi sono conseguenze anche sulla patente di guida
In caso di violazione di alcune specifiche norme del Codice della Strada il conducente, oltre a ricevere una multa, può incorrere nelle cosiddette sanzioni amministrative accessorie, che possono essere il ritiro, la sospensione e la revoca della patente. Tra revoca, sospensione e ritiro della patente di guida spesso si fa confusione, come se fossero sinonimi. Ma non è così. Si tratta infatti di sanzioni che prevedono delle differenti conseguenze. Vediamo di cosa si tratta.
- Revoca della patente
Un atto definitivo che comporta la perdita di validità del documento - Sospensione della patente
È prevista quando i conducenti mettono in serio pericolo la salute propria e degli altri - Ritiro della patente
Una sanzione che scatta quando si circola con la patente scaduta
Revoca della patente
La revoca della patente di guida è un atto definitivo che comporta la perdita di validità del documento. La persona a cui viene revocata la patente per poter ritornare a guidare deve rifare, dopo un certo periodo di tempo, gli esami teorici e pratici.
La Prefettura emette un provvedimento di revoca della patente di guida, sulla base del verbale redatto dal comando che ha rilevato la violazione (Polizia municipale, stradale, Carabinieri). Il provvedimento può essere notificato nel luogo di residenza dell’interessato o tramite il comando di Polizia competente. È possibile far ricorso contro il provvedimento di revoca della patente al Giudice di Pace del luogo in cui è stata commessa violazione, entro 30 giorni dalla notifica.
Ovviamente si tratta di un provvedimento severo relativo a infrazioni di particolare gravità, come nei seguenti casi:
- Il conducente perde definitivamente i requisiti psicofisici prescritti o sostituisce la propria patente con un’altra estera;
- Il conducente guida in stato di forte ebbrezza o sotto stupefacenti e causa incidenti;
Se la revoca è stata provocata dalla scomparsa dei requisiti psicofisici, nel momento in cui il titolare riacquista tali requisiti (ad esempio guarisce da una malattia) può chiedere una nuova patente. Se invece la revoca è stata determinata da gravi motivi di condotta, ad esempio, il titolare ha provocato, da ubriaco, un grave incidente, dovrà aspettare fino a tre anni. Se poi il titolare aveva una patente C o D, per riaverla dovrà prima conseguire nuovamente la patente B.
Sospensione della patente
La sospensione della patente è una sanzione amministrativa accessoria a sanzioni amministrative o penali, irrogata alternativamente dal Prefetto, dall’autorità giudiziaria, anche in caso di procedimento penale, o dalla Motorizzazione civile.
La sospensione è prevista in tutti quei casi nei quali i conducenti hanno violato determinate norme di comportamento, ponendo in serio pericolo la salute propria e degli altri. Ad esempio, in caso di guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità di almeno 40 chilometri orari oltre al limite, circolazione in contromano oppure andare in autostrada nella corsia di emergenza quando non è consentito dal Codice delle Strada. Ma anche quando si guida un veicolo sequestrato o un veicolo senza adattamenti o con una patente non idonea. La sospensione può anche essere disposta nei confronti chi abbia falsificato o contraffatto i documenti relativi all’assicurazione del veicolo.
Si dispone, inoltre, la sospensione della patente anche nel caso di determinati comportamenti scorretti ripetuti per due volte nel corso di un biennio. Ad esempio, quando non si rispetta l’obbligo di dare la precedenza: ci si immette nella circolazione e non si dà la precedenza a chi già circola su strada oppure, non si dà la precedenza ai veicoli circolanti su rotaie.
Esiste la possibilità di richiedere al Prefetto un permesso di guida valido per tre ore al giorno, per ragioni di lavoro, per i conducenti a cui è stata sospesa la patente. In tal caso il periodo di sospensione aumenta di un numero di giorni pari al doppio delle ore per le quali è stata autorizzata la guida.
Ritiro della patente
Se ci si mette alla guida con la patente scaduta si va incontro, oltre che alla sanzione amministrativa che può andare da 158 euro a 638 euro, alla sanzione accessoria del ritiro della patente. Una volta ritirata la patente viene restituita dall’autorità amministrativa solo dopo che sono state adempiute le formalità omesse. Si tratta di irregolarità che possono riguardare la patente scaduta o una revisione del veicolo non fatta nei tempi previsti per legge, non idoneità temporanea alla guida a seguito di accertamento sanitario oppure la sistemazione errata di un carico sul veicolo. In questi casi solitamente la patente di guida viene restituita in pochi giorni.
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