New mobility

Saranno più sicure le strade del futuro?

Veicoli intelligenti, connessi e green, città riorganizzate, informazioni condivise, ma la prudenza resta la componente più importante.  

 Come sarà la mobilità del futuro? Dalla mobilità sostenibile alla guida autonoma, quali conseguenze ci saranno per la sicurezza stradale? Viaggeremo più protetti grazie alle nuove tecnologie e alle città cosiddette intelligenti? Domande che riguardano la vita di tutti, basti pensare che ad EXPO 2020 a Dubai un intero padiglione tematico è stato dedicato proprio alla mobilità. Vediamo le prospettive più concrete e gli scenari possibili.

La mobilità C.A.S.E.

Conncted, autonomous, shared, electric, come stanno cambiando le cose

 Mobilità sostenibile e città riorganizzate

Italiani molto più attenti all’ambiente e alla mobilità sostenibile

 La sicurezza stradale del futuro

Tecnologie complesse per rendere la vita più semplice e i viaggi sicuri

La mobilità individuale C.A.S.E.

C.A.S.E. è l’acronimo di connected, autonomous, shared, electric, una mobilità integrata della quale si sta parlando molto negli ultimi anni e che si basa su differenti tecnologie.

L’autonomous, ossia la guida autonoma abilitata dall’intelligenza artificiale, non sembra svilupparsi e affermarsi con decisione nel mercato come si prevedeva, per mancanza di infrastrutture pubbliche e di una normativa che ne disciplini nel dettaglio utilizzo, i limiti e le responsabilità, in caso di incidente stradale.

Lo shared, ossia l’utilizzo delle auto in modalità condivisa, resta una soluzione innovativa e smart, e la prevalenza degli investimenti viene orientata sulle auto elettriche. Quanto al connected sappiamo che le automobili sono ormai delle grandi antenne in grado di trasmettere e ricevere dati, e la sfida è renderle aggiornabili in remoto tramite software proprietario, cosa che per ora succede solo con Tesla.

Per quanto riguarda invece l’ultima lettera, la E di electric dell’acronimo C.A.S.E. in Europa si è fissato il 2035 come data limite per raggiungere un livello di emissioni sostenibili. Entro il 2030 un terzo dei nuovi veicoli sarà alimentato con batterie elettriche con una maggiore efficienza, sia nella produzione che nell’utilizzo, rendendo i veicoli più economici, ecologici, sicuri e confortevoli.

Parliamo di un mercato soggetto a numerose condizioni esogene difficilmente controllabili dai produttori e dalle politiche nazionali, ma possiamo dire con certezza che la direzione è tracciata, e nonostante le difficoltà le auto del futuro saranno progressivamente tutte elettrificate, di pari passo all’ampliamento della rete di rifornimento. Con la creazione di questi servizi, entreranno fornitori e si svilupperanno nuovi mercati lungo tutta la catena del valore della mobilità.

Verranno implementate nuove tecnologie, la guida autonoma ad esempio richiede avanzati sistemi di assistenza e interfacce per l’elaborazione dei dati e delle immagini; le auto connesse dovranno comunicare da veicolo a veicolo, e da veicolo a cloud. Le potenzialità delle nuove tecnologie necessarie per le auto del futuro, sono molto ampie, poiché queste nuove capacità di servizio trovano applicazioni potenzialmente su tutti i mezzi di spostamento, su terra, mare e aria.

Maggiore sostenibilità e città riorganizzate

Le prospettive e le suggestioni sono numerose, difficile prevedere con esattezza quali saranno gli sviluppi più promettenti e durevoli, ma sicuramente stiamo assistendo al grande cambiamento del settore della mobilità, a livello tecnico e culturale.

Secondo uno studio di Deloitte il 62% dei cittadini acquisterebbe soluzioni di mobilità da operatori non tradizionali come le società di servizi tecnologici, le assicurazioni e le utilities. Una scelta spinta dal possibile vantaggio economico, ma con una crescita dell’importanza della flessibilità dell’offerta (40%), del livello di assistenza in caso di problemi (36%) e della garanzia offerta dal brand dell’operatore (31%).

È molto forte anche l’attenzione per la sostenibilità, con l’89% dei cittadini che considera l’inquinamento del mezzo quando sceglie una soluzione di mobilità, mentre tre italiani su quattro affermano di valutare un’alternativa elettrica o ibrida al momento dell’acquisto di una nuova auto, percentuale che sale all’83% nella fascia tra i 18 e i 34 anni. Rimane l’ostacolo del costo ancora troppo elevato dei veicoli elettrificati (il 57% del campione) e delle preoccupazioni legate al rifornimento, alle carenze della rete di ricarica, oltre alla limitata autonomia dei veicoli e ai tempi di rifornimento troppo lunghi. L’81% degli intervistati dichiara che il passaggio all’elettrico sarebbe maggiore se l’accesso alle infrastrutture di ricarica diventasse più facile.

La sicurezza stradale del futuro

Anche sul fronte della sicurezza stradale ci sono ragionevoli motivi per essere ottimisti. Pensiamo alle infrastrutture stradali e alla realizzazione di sistemi di trasporto intelligente che si avvalgono di dati condivisi, dinamicamente aggiornati, mentre siamo alla guida. Avremo strade sempre più intelligenti e veicoli che comunicheranno tra loro e con le nuove infrastrutture, grazie IoT, su reti 5G. Una mobilità interamente connessa per ottenere più sicurezza e comfort di viaggio. I veicoli interconnessi comunicano tra loro e forniscono informazioni finalizzate alla scelta del percorso migliore, ad evitare incidenti e ad aumentare la fluidità del traffico. Verranno raccolti dati provenienti dai veicoli in movimento per analizzarli e renderli disponibili, visualizzando notizie, informazioni ed avvertimenti sulla sicurezza stradale e sul traffico, sui lavori stradali, cantieri e presenza di ostacoli.

Le novità non mancano, ma ricordate sempre che prima delle tecnologie, dell’innovazione e delle nuove città intelligenti, servono prudenza e rispetto del Codice della Strada.

 

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